Con la collaborazione dell'ICA, la Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo presenta
Beware Wet Paint, una collettiva di 11 artisti
che indica le tendenze della pittura contemporanea. A questa,
aperta fino al 1° febbraio 2015, si affiancano due mostre monografiche,
dedicate a Isa Genzken e a David Ostrowski.
"
Beware Wet Paint è
la tappa più recente di un viaggio alla scoperta della pittura
contemporanea che la Fondazione ha intrapreso ormai da qualche tempo,
a partire dal progetto Artland Series che ha portato in
project room
il lavoro di giovani artisti quali Chao Kao e Christian Rosa" spiega la presidente della Fondazione Patrizia Sandretto "La
varietà di approcci, tecniche e poetiche in mostra rende infatti
evidente la vitalità di questo medium, che accanto a linguaggi
apparentemente più attuali, quali video e fotografia, è sempre in
grado di offrire uno sguardo critico sulla contemporaneità" E non
solo. Questa mostra è il primo appuntamento di una serie di
collaborazioni internazionali preparati dalla Fondazione in vista del
ventennale della sua attività, che sarà celebrato nel 2015.
Gli
artisti selezionati considerano la pittura come parte integrante di
una pratica multidisciplinare. Il risultato è una mostra che colpisce, sorprende e
disorienta, per le molteplici varietà di colori, pitture,
ispirazioni, tecniche. C'è infatti anche il web e ci sono anche le
tecnologie digitali a influenzare l'estetica degli artisti. Parker
Ito lo dice chiaramente: "Mi piace moltissimo Internet". E
infatti molti contenuti delle sue opere arrivano direttamente dal web
e sono stati poi interpretati in collage e tecniche varie. Si usa
Internet tutti i giorni, soprattutto come fonte di informazione e di
conversazione, non si pensa alla sua possibile influenza anche sulle
arti. Alla Fondazione Sandretto, invece, si ha davanti agli occhi come tutto
sia legato, come tutto sia prodotto di influenze, suggestioni e come l'arte sia, in fondo, la vera interprete delle inquietudini di un'epoca. Gli
artisti selezionati sono quasi tutti molto giovani, nati negli anni
80, ma c'è anche il 59enne Christopher Wool, uno degli artisti statunitensi più
legati alle nuove tecnologie.
La
mostra monografica dedicata alla tedesca Isa Genzken porta per la
prima volta in Italia
Basic Research, una serie di opere realizzate
tra il 1989 e il 1991 con la tecnica del
frottage: "Dopo aver
posizionato la tela libera sul pavimento del proprio studio,
l'artista ha applicato uno strato di pittura ad olio, poi l'ha
rimosso con una spazzola lavavetri. Le immagini così prodotte
raccolgono le consistenze, la sporcizia e le imperfezioni del
pavimento, ma il procedimento del calco le restituisce sotto forma di
astrazione".
Anche la mostra dedicata al 33enne tedesco David
Ostrowski presenta quadri mai visti in Italia; appartengono alla
serie
F, che ha contribuito al successo internazionale dell'artista e
che nasce da un incendio, nel suo studio di Colonia. Tutte le sue
tele sono andate perdute, meno una, danneggiata e coperta di fuliggine.
Da quest'opera Ostrowski è ripartito, iniziando una serie di
dipinti ancora in corso. In Germania la F indica il voto più basso a
scuola, ma è anche l'iniziale della parola
Fehlermalerei, che in
italiano si può tradurre come
pittura sbagliata. La F come simbolo
del fallimento e quindi dell'urgenza di una rottura con il passato e
di un cambio.
Durante la Settimana dell'Arte, dal 6 al 9 novembre
2014, la Fondazione Sandretto, in via Modane 16, sarà aperta giovedì
6 dalle 12 alle 23 (dalle 20 alle 23 ingresso gratuito), venerdì 7
novembre dalle 10 alle 19, sabato 8 novembre dalle 10 alle 22,
domenica 9 novembre dalle 10 alle 19; gli orari abituali della
Fondazione sono giovedì 20-23 (ingresso libero), venerdì, sabato e
domenica ore 12-10. Il biglietto d'ingresso costa 5 euro, ridotto 3
euro, gratuito per bambini fino a 12 anni e per i possessori della
tessera Abbonamento Musei. Per ogni informazione, il sito web è
www.fsrr.org.
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