La Settimana dell'Arte è un'ottima
occasione per visitare anche una delle più importanti mostre in
corso a Torino in questa stagione,
Roy Lichtenstein – Opera
prima. Alla Galleria d'Arte Moderna, in via Magenta 31, sono
esposte, per la prima volta in Italia, 235 opere del maestro della
Pop Art. Si tratta di opere su carta o grandi dipinti provenienti
dalla Roy Lichtestein Foundation o prestati da Musei come il National
Gallery di Washington, il Museum of Modern Art e il Whitney Museum di
New York, l'Art Institute di Chicago.
La particolarità della
mostra torinese è che si concentra sulle Prime idee, cioè su quelle
che sono state le fonti di ispirazione di opere diventate poi i
capolavori amati in tutto il mondo. "Il progetto curatoriale indaga
sia il lato linguistico delle variazioni stilistiche del processo
creativo dell'opera su carta, sia l'incredibile mondo letterario che
alimenta l'immagine di Lichtenstein, il suo modello narrativo fatto
di sorprendenti sovrapposizioni di racconti e immagini" spiegano
alla GAM. Considerato uno dei più importanti artisti statunitensi
del Novecento, Lichtenstein salì alla ribalta negli anni 50, con le
sue prime mostre, ma fu negli anni 60, con i personaggi dei fumetti
riprodotti con le tecniche puntinate prese dai mass media, che
ottenne il riconoscimento internazionale; il suo stile divenne
inconfondibile grazie all'uso del Benday, il retinato tipico dei
fumetti, nei suoi lavori. Fu una fusione di linguaggi, tecniche e
stili che lo rese popolare in tutto il mondo. Nei decenni
successivi utilizzò le sue tecniche anche nelle riproduzioni prese
dalla storia dell'arte e dall'architettura. Gli anni 90 lo colsero
impegnato nelle indagini su "illusionismo, serializzazione e
stilizzazione" e gli portarono la Medaglia Nazionale delle Arti,
una delle onorificenze più importanti degli Stati Uniti.
Una delle
chicche della mostra sono le fotografie, che mostrano Lichtenstein al
lavoro: si entra così nella parte più intima e più privata della sua vita di artista, laddove la sua opera prende corpo e l'idea
diventa oggetto concreto. In questo modo si assiste a tutto il processo
creativo. E' un'occasione davvero unica: i lavori di Lichtenstein
sono stati esposti in poche mostre e le sue fotografie private si
vedono ancora meno.
Seguendo l'onda pop della mostra, la GAM
ha aperto una bacheca in cui vengono pubblicate tutte le immagini riguardanti la mostra, ispirate alla Pop Art e postate su Instagram con l'hashtag #followthepop.
La mostra alla
GAM è aperta fino al 25 gennaio 2015; gli orari di apertura sono da
martedì a domenica dalle 10 alle 18, il giovedì dalle 10 fino alle
22.30, lunedì chiuso. Il biglietto d'ingresso alla mostra costa 12
euro, ridotto 9 (il biglietto GAM+mostra costa 16 euro, ridotto 12).
Il sito web della GAM è
www.gamtorino.it
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