Probabilmente l'avrete notata, in via
Zanella, nei pressi dell'ingresso al Cimitero Monumentale di Torino.
E' un grande rudere, ormai nascosto quasi completamente dalla vegetazione.
Se passate da quelle parti, dedicategli qualche minuto d'attenzione:
è quello che rimane di una delle più antiche cascine del territorio
torinese, la Cascina Airale. Il suo nome deriva da ajra o aia, il
luogo della battitura del grano; dunque la sua funzione era quella,
molto probabilmente, di granaio. Di impianto medievale, a corte
chiusa, non si sa bene quando sia stata costruita, si sa però che
era già esistente quando il duca Emanuele Filiberto acquistò il Viboccone,
nel 1567, perché i documenti dell'epoca sostengono che la proprietà
comprendesse "il ristretto del’Ayralle col suo ricetto…di
origine medioevale". Il Viboccone fu una delle residenze predilette
del Duca Emanuele Filiberto, quella in cui poteva dedicarsi alla
caccia, una delle sue passioni, senza allontanarsi troppo da Torino;
di quella residenza, all'interno del Regio Parco, è arrivato niente
al nostro tempo, se non, incredibilmente, la Cascina Airale.
Arrivata senza troppi scossoni al XVIII secolo, l'Airale ebbe un
momento di gloria durante l'assedio del 1706, trovandosi sulla linea
della battaglia finale; in questa circostanza rifornì le truppe
piemontesi di viveri, esaltando la sua vocazione originale di
granaio. Pochi decenni dopo ci fu un ampliamento, con l'aggiunta di
un'intera ala all'impianto originario. Da allora in poi non c'è
stata più alcuna sostanziale modifica.
C'è sì stato
l'abbandono del Novecento. Diventata nel 1978 proprietà comunale,
dal 1982 è ufficialmente disabitata, essendo stati allontanati anche
gli ultimi abitanti, una famiglia di contadini che si dedicava alle
attività agricole. Adesso la Cascina Airale è in stato di totale
abbandono, divorata dalla vegetazione spontanea, che appena fa
intuire la sua esistenza: i tetti sfondati, le finestre murate, le
capriate ancora in piedi, a ricordare il tempo che fu. Tutt'intorno
il Parco Colletta, con i suoi sentieri e i suoi prati, e, a vegliare
dall'alto, la Basilica di Superga. Una delle costruzioni più antiche
di Torino, arrivata a noi dal Rinascimento (o forse dal Medioevo),
che potrebbe avere avuto un altro destino, più consono al suo
passato, più utile alla comunità che la circonda, siano il Parco
Colletta, il Cimitero Monumentale o il quartiere di Regio Parco. Ci
sono vari esempi di cascine recuperate nel territorio torinese, si
pensi alla Cascine Giaione, oggi Biblioteca, in via Guido Reni, o
alla Cascina La Fossata, di prossima ristrutturazione in Borgo
Vittoria. Peccato che nella lista non ci sia anche la Cascina Airale.
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