FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Isabo': le mie borse dallo stile essenziale e sabaudo

Isabo' è un marchio che rimane in testa da subito, per via dell'apostrofo, a cui la fondatrice e proprietaria, Isabella Trombetta, tiene molto. Sulle reti sociali ricorda sempre che è Isabo' con l'apostrofo e non con l'accento, facendo in modo che la si identifichi subito. L'incontro con lei è avvenuto per la prima volta proprio in qualche rete sociale, mi ha incuriosita per l'uso dei materiali riciclati e per il disegno rigoroso delle borse, di tutte le dimensioni, l'ho cercata nei mercati del design e dell'artigianato di San Salvario Emporium, ma è stato a Paratissima che c'è stato il tempo di due chiacchiere e l'idea di un'intervista.

- Prima di tutto questo nome con l'apostrofo e non con l'accento
Sì, niente accento: sta per Isaborse, che unisce il mio nome, Isabella, a quello che faccio, le borse, quindi è Isabo', con l'apostrofo!

- Come nasce Isabo'?
Ho sempre avuto una passione per le borse: sono sempre tornata dai miei viaggi con una borsa, un paio di orecchini o una sciarpa, che sono un mio debole da quando ho memoria. A questo bisogna aggiungere una vecchia macchina da cucire di mia nonna, una Singer, che mi ha sempre affascinato. A 21 anni, ho iniziato a cucire borse per me, a mia misura. Poi, tra amiche e passaparola, ho iniziato a venderle, ma senza continuità. Fino a quando, un paio di anni fa, ho deciso di provare a trasformare questa passione in una professione.

- Una scelta facile?
No, affatto, in Italia un giovane artigiano non ha molto sostegno. La burocrazia e il fisco non aiutano chi sta iniziando la propria attività e avrebbe bisogno più di un incoraggiamento che di ostacoli e spese. Ma sono contenta lo stesso. La creatività è una bella sfida. E' bello quando ti trovi davanti il materiale e pensi a cosa potrà diventare e ci lavori lasciandoti portare, senza sapere ancora quale sarà il risultato finale. Mi ha sempre appassionato il disegno tecnico, mi piace molto trasportare la geometria nelle mie borse. Penso sia parte del mio stile.

- E come definiresti il tuo stile?
Al di là dell'uso della geometria, lo vedo come molto essenziale, sabaudo, senza eccentricità, molto torinese. Non disegnerei mai cose che non userei, per cui i colori vivaci solo in determinate occasioni e in determinati contesti, no a fantasie caotiche, mi piace non richiamare l'attenzione, avere cura del dettaglio. Per quello che vedo nel web e nei mercatini, sono borse che piacciono a donne di tutte le età, non credo di avere una cliente tipo.

- Quanto è importante il web nel tuo lavoro?
E' molto importante, perché mi permette di arrivare ovunque. La pagina Facebook, fa sì che le clienti si sentano coinvolte nel lavoro; fanno domande, suggeriscono. Ma devo dire che le reazioni più immediate si hanno sempre ai mercatini, per me sono essenziali perché vedi sguardi, espressioni e capisci subito cosa piace, ti fanno domande immediate. Sono molto importanti sia il web che i mercati, direi.

- Quali sono le caratteristiche irrinunciabili di una borsa, secondo te, per piacere a una donna?
Può sembrare incredibile, ma la cosa indispensabile oggi è la cerniera! Se disegno borse senza cerniera mi chiedono immediatamente come mai non c'è. Ma a parte questa curiosità, una borsa dev'essere soprattutto pratica, deve avere le dimensioni giuste per le occasioni in cui si usa, sono ovviamente molto apprezzate le tasche e, direi, anche le borse che si possono portare sia a mano che sulla spalla, secondo l'occasione.

- Una delle tue caratteristiche è l'uso del materiale riciclato
Sì e ci tengo molto. Credo sia un retaggio dei miei studi in Architettura: mi sono laureata con una tesi sul riuso di una fabbrica abbandonata in Borgo Aurora, disegnata da Fenoglio! E adesso amici e parenti quando hanno qualcosa che non usano più lo danno a me, pensando che mi inventerò qualcosa. Avere davanti un materiale che è stato qualcosa e dovergli dare nuova vita mi piace molto, è una delle fasi più belle del mio lavoro.

- Adesso stai pensando alla nuova collezione
Sì e sarà una collezione molto importante perché sarà ancora più mia, in qualche modo. A me la serigrafia è sempre piaciuta; adesso un'amica ha appena aperto un laboratorio, Le print temps, e i miei disegni saranno serigrafati su tessuti che utilizzerò per pochette e borse di varie dimensioni. La collezione sarà ancora più personale e sono molto contenta. La presenterò nei mercatini di dicembre, il 6-7 dicembre A/Mano Market di Piacenza, il 14 dicembre al San Salvario Emporium e il 20-24 dicembre in via Carlo Alberto, sempre a Torino, in Una storia tra le mani.

Isabo' ha un blog, una pagina su Facebook e un profilo su Instagram.


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