FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Nell'area ex Fiat Mirafiori arriva Nova Coop: un nuovo polo produttivo prende forma

La notizia è di pochi giorni fa e l'ha lanciata Il Sole 24 Ore: Nova Coop, una delle più importanti catene di distribuzione del Piemonte (controlla l'Ipercoop), ha raggiunto un accordo per acquistare 24mila metri quadrati della zona A dell'area ex Fiat Mirafiori, nella periferia meridionale di Torino. Qui, spiega il quotidiano, "verrà realizzato un centro di 38 mila mq con servizi polifunzionali, rivolti, fra il resto, ai 1.500 studenti del Politecnico di Torino, che frequentano il Centro del Design industriale, all'interno del campus disegnato da Isolarchitetti e che l'ateneo affitta da Torino Nuova Economia (TNE)".

Nel 2005, dopo la dismissione degli stabilimenti di Mirafiori, la Fiat, la Regione Piemonte, la Provincia e il Comune di Torino hanno raggiunto un accordo per mantenere un polo produttivo nelle aree ex industriali. E' stata creata una società ad hoc, la Torino Nuova Economia S.p.A. (TNE S.p.A.) per valorizzare e riqualificare circa 300mila metri quadrati di quest'area, restituiti alla città; l'obiettivo è sempre stato quello di portare aziende tecnologicamente avanzate, in particolare legate al sistema dell'automotive, alla ricerca e al servizio nel campo della mobilità sostenibile. I 300mila metri quadrati sono stati divisi in tre lotti: la zona A, lungo corso corso Settembrini, fino all'angolo con corso Orbassano; la zona B, compresa tra corso Orbassano, via la Manta e via Anselmetti; la zona C, lungo via Anselmetti fino all'angolo con via Plava. Sono lotti che segnano i confini esterni nord-occidentali di quella che fu la grande fabbrica torinese.

L'Urban Center ha studiato un progetto di massima per l'introduzione di questi spazi nella città, ipotizzando le possibili vocazioni: "A partire dal limite nord, in corrispondenza dell'innesto fra corso Orbassano e corso Tazzoli, il tema sarà quello della connessione con il parco lineare lungo corso Tazzoli stesso, che assume quale punto di snodo il tassello del nuovo Motor Village e del polo IBM, esterni alle aree acquisite, ma per i quali è stata ipotizzata una riorganizzazione del sistema degli spazi aperti (parcheggi coperti, percorsi pedonali, spazi verdi, etc.). Proseguendo a sud, verso corso Settembrini, si trova il polo della conoscenza, che dovrebbe ospitare nell'edificio dell'ex Dai il nuovo Centro del Design, luogo adibito alla didattica e alla ricerca, oltre che a spazi espositivi e congressuali, a cui si potrebbero aggiungere sempre nello stesso edificio funzioni e attività legate al settore dell'automotive e affini. Nei pressi dell'ex Dai, verso corso Orbassano, potrebbero trovare posto residenze universitarie e servizi ad esse connessi. Oltre corso Settembrini, in prossimità dell'attuale Centro Stile Fiat, per i quale sono previste la conservazione e la riqualificazione della preesistenza come nel caso dell'ex Dai, insieme a Mercato Italia e ad altri capannoni limitrofi, e in stretta connessione con il polo della conoscenza, si ipotizza la presenza di spazi e servizi dedicati ad attività di incubatore di imprese che andando a trasformare, tra gli altri, alcuni spazi attualmente occupati dalle Meccaniche, forniscono una dotazione di laboratori, uffici e servizi comuni. (…) Proseguendo verso sud, oltre via Manta, la grana del costruito si allarga per ospitare spazi per la produzione innovativa che, attestandosi su via Anselmetti, vanno a ridefinire il bordo meridionale di Mirafiori e creano, attraverso percorsi che entrano nel quartiere residenziale di via Plava, una continuità con il parco fluviale del Sangone" (il testo completo nel documento, in pdf, dedicato agli studi per un progetto guida del Centro di Design, su webdata.urbancenter.to.it).

Si ipotizza, dunque, una sapiente e moderna mescola tra aree verdi, percorsi pedonali e ciclistici, parchi, poli dell'innovazione, della ricerca, dell'automotive. Senza dimenticare che su corso Orbassano si muoverà la linea 2 della Metropolitana, per la quale il Comune ha appena dato il via allo studio della fattibilità del progetto. Si parla di una nuova periferia che sarà, perciò, a poche decine di minuti dal centro di Torino e perfettamente collegata al suo sistema di trasporto pubblico. A immaginarla, conoscendo molto bene quell'area, chissà perché vengono in mente concetti scandinavi e tedeschi, di campus universitari a stretto contatto con il lavoro qualificato, il futuro, la natura, le biciclette. Mirafiori come nuovo polo tecnologico, che, senza tradire la vocazione passata dell'area, guarda al futuro (e dà anche una speranza di orgoglio e valorizzazione a chi vive nei lunghi casermoni di via Plava e via Roveda, figli della grande emigrazione meridionale degli anni 60 e 70).

A complicare l'ambizioso progetto è arrivata la crisi economica, che ha reso più prudenti gli investimenti e ha frenato il lavoro di TNE. In quasi dieci anni, TNE è riuscita a firmare pochi accordi e non tutti in linea con gli obiettivi iniziali. Nel 2011, nella zona A, è sbarcato il Politecnico di Torino, con il suo Centro del Design e della Mobilità sostenibile, sistemato su corso Settembrini e disegnato da Isolarchitetti; è un progetto bello e complesso, in cui convivono tracce del vecchio stabilimento per la gommatura e nuovi materiali e nuove tecnologie (se ne tornerà a parlare in un post ad hoc). Nel 2013 Tecnocad Progetti, azienda torinese specializzata nella progettazione di componenti per l'automotive, ha acquistato l'ex Centro Stile, 22mila metri quadrati nella zona B, per 3,4 milioni di euro e qui si insedierà in futuro, non appena saranno completati i lavori di ristrutturazione. Nella zona C, tra via Anselmetti e via Plava, la Centrale del Latte di Torino ha acquistato un lotto edificabile da 47mila metri quadrati, per la costruzione del suo nuovo stabilimento, per 4,3 milioni di euro. Il successo più importante raggiunto finora, però, è l'arrivo di Nova Coop, che ha acquistato un lotto destinato ai servizi, nella zona A, tra corso Settembrini e corso Orbassano, per 19,7 milioni di euro. Un nuovo centro commerciale in vista? Nova Coop ne ha uno a Beinasco, a poca distanza. Ma il comunicato stampa di TNE è rassicurante: nell'area appena acquistata, “sorgerà un comparto polifunzionale a servizi con attività commerciali ad uso del territorio e a supporto del Centro del Design, frequentato da circa 1500 studenti, e delle aziende già presenti e di quelle che si insedieranno in futuro”.

L'area inizia a prendere forma, crisi permettendo.


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