Si chiama
Palazzo Valperga Galleani, si trova in via
Alfieri 6, a
Torino, e secondo
archdaily.com, "il sito web di architettura più
visitato del mondo", è l'
Edificio dell'Anno 2015 nella sezione
Ristrutturazione. Ne avrete sentito parlare in questi giorni
torinesi: i media l'hanno definita subito
la casa più bella del
mondo.
Costruito
nel 1663 da Valperga, secondo i canoni del
Barocco torinese, Palazzo Valperga Galleani fu poi ristrutturato
dall'architetto
Barberis, che nel XVIII secolo, lo dotò dell'
attuale
facciata. Dal XIX secolo è stato trasformato in
edificio di
rappresentanza e questa sua vocazione è stata mantenuta nell'ultima,
grande ristrutturazione, che è stata affidata a
Building Engineering e che
ha colpito archdaily.com.
"Tutti gli appartamenti, uffici e
spazi comuni sono stati riportati alla loro
struttura essenziale,
restaurati e riqualificati, dotati di impianti, infrastrutture e
finiture che ne migliorano
funzionalità e comfort, con una
particolare attenzione al
benessere abitativo, senza compromettere, e
anzi esaltando,
l'estetica originale" spiega la brochure del
palazzo, che trovate nel suo sito web ufficiale,
thenumber6.it.
Il
complesso ospita così
36 lussuosi appartamenti e uffici di diverse
tipologie, con materiali pregiati e arredi esclusivi scelti dai nuovi
abitanti. "I progettisti di The Number 6 hanno lavorato in stretta
sinergia con
esperti ambientali, artisti della luce, agronomi,
impiantisti e tecnici specializzati con l’intento di trovare le
migliori soluzioni per offrire il massimo benessere abitativo" spiega ancora la brochure.
Nelle sue motivazioni per il riconoscimento, archdaily.com definisce Palazzo Valperga Galleani "uno dei
migliori esempi di recupero architettonico, avvenuto nel
rispetto dell'eredità culturale, la tecnologia, l'eleganza e il
senso della bellezza". L'intervento di Building Engineering ha
permesso di recuperare un importante edificio storico, sfigurato da
altri usi in passato. L'obiettivo principale, spiega il sito web, è
stato "
aprire lo spazio privato del cortile alla città,
decorandolo con oggetti d'arte, luci appropriate, piante e fiori"; il suggestivo progetto illuminotecnico del cortile è stato affidato a
Richi Ferrero. La
ricostruzione dei 36 appartamenti è stata fatta "in accordo con il
disegno pre-esistente, con l'intenzione di conciliarlo con soluzioni
d'avanguardia, per minimizzare l'impatto ecologico".
Niente è
stato lasciato al caso. Il giardino è adesso un "
simbolo emotivo,
che rinnova la sorpresa nella percezione quotidiana dei residenti e
rivitalizza la memoria di chi una volta ha abitato lì". E anche i
vasi da fiori, disposti sulla lunga linea orizzontale delle ringhiere dei balconi del cortile, "sono dotati di un
dispositivo automatico di irrigazione e da due
lanterne montate su staffe semirigide, che li illuminano". La
tecnologia più moderna al servizio della bellezza antica. Un
progetto rivoluzionario, come sostiene la brochure del Palazzo.
Le foto sono della brochure di Number 6, che trovate al link già indicato. Una bellissima galleria di immagini, su
www.building.it.