Quale emozione vi procurano le immagini
della vostra città, in questo caso Torino, scattate qualche decennio
fa? A me, lo ammetto, molta tenerezza.
Passerei pomeriggi interi
nella sezione Torino Sparita, del forum skyscrapers.com, in cui si
raccolgono vecchie cartoline d'epoca, ricordi di nonni e genitori
sulla Torino che fu e vecchi aneddoti perduti, che appartengono al
substrato sul quale noi torinesi ci muoviamo, magari senza saperlo.
Foto come queste, scattate in epoche diverse intorno al Lingotto. La
prima, a sinistra nel post, è davvero impressionante. L'imponente
stabilimento del Lingotto costruito davvero dove era tutta campagna,
con un sistema ferroviario sorprendentemente complesso, l'odierna
stazione del Lingotto, oggi ridimensionata rispetto ad allora. Il Po
appare lontano, quasi come Torino, che rimane più a nord, e la sua
conquista sarà cosa dei decenni successivi e di Italia 61. A
sottolineare come le grandi manifestazioni internazionali siano state
decisive per l'immagine di Torino e per la conquista di quartieri e
spazi, si intravede, sul Po, la passerella lasciata dall'Esposizione
del 1911, abbattuta solo negli anni 30 (cosa abbiamo perso, demolendo
i magnifici padiglioni dell'Expo1911, anche se realizzati in
materiali provvisori!).
La seconda foto è stata scattata
probabilmente negli anni 50, dal lato opposto rispetto alla prima,
dal Po verso le Alpi. Il quartiere di Lingotto inizia a fiorire con i
suoi palazzoni intorno alla grande fabbrica, la stazione ferroviaria
continua a occupare grandi spazi alle spalle dello stabilimento, lo
stesso stabilimento appare monumentale ed enorme, molto più grande
di quello lasciatoci dalla ristrutturazione di Renzo Piano In
lontananza si vedono le ciminiere di Mirafiori, non ancora circondate
dai quartieri operai di Mirafiori Sud. Ma sapete qual è la cosa che
più mi impressiona? La grande pianura verso le Alpi, appena
punteggiate di insediamenti, a confermare che una volta era tutta
campagna davvero; e poi, vedendo quest'angolo di Nord Ovest
dall'alto, si capisce perché Francesi e Spagnoli si siano contesi la
piazza di Pinerolo per secoli e perché la Francia fosse restia a
restituirla a Emanuele Filiberto, dopo Cateau Cambresis: alle falde
delle colline d'ingresso alla val Chisone era davvero strategica come
nessuna.
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