I primi giorni di aprile ricordano date davvero dolorose per la
storia di Torino, durante la Seconda Guerra Mondiale. Il primo triste anniversario si
celebra proprio oggi: il
2 aprile 1944 i nazisti uccisero per
rappresaglia
27 innocenti,
sul Pian del Lot. Lo schema usato dai nazisti ricorda quello della strage delle
Fosse Ardeatine, a Roma. Il
30
marzo 1944 un partigiano uccise l'ufficiale tedesco
Walter Wohlfahrt, sul ponte Re Umberto I. I nazisti
impiegarono solo un paio di giorni per mettere in atto la loro
sanguinosa rappresaglia. Il 2 aprile prelevarono 27 persone,
rastrellate precedentemente nelle valli alpine, e le portarono in una
radura della collina torinese, il Pian del Lot, dove l
e fucilarono in
gruppi di quattro. Il
Pian del Lot non fu scelto a caso: Wohlfahrt
era un caporale della contraerea tedesca, collocata nei pressi di questa radura;
dunque, gli italiani furono
vittime sacrificali, in una sorta di rito
barbarico, per ricordare l'ufficiale nazista assassinato. La fossa davanti alla quale gli italiani furono uccisi, fu
coperta poi da alcuni prigionieri, nonostante alcuni
fucilati
fossero ancora vivi.
Sulla strage del Pian del Lot i
nazisti
cercarono di far cadere il silenzio, complice anche la stampa
fascista, che cercò di ridimensionare l'evento, parlando di
delinquenti comuni; ai familiari che cercavano notizie, i tedeschi
dissero che erano stati mandati
in Germania a lavorare.
Poi,
dopo
la guerra, la scoperta della tragica verità: la fossa fu aperta e
furono identificate quasi tutte le vittime (all'appello
mancano i
nomi di quattro persone). Due anni dopo, il 24 novembre 1946, venne
eretto un monumento, che il 2 aprile 1949, in occasione
del quinto anniversario del crimine nazista,
venne donato a Torino.
La stele, realizzata con granito e tubi in ferro, testimonia ancora
oggi la strage ed è meta, ogni 2 aprile, del pellegrinaggio
di chi mantiene viva la memoria della violenza nazista e delle sue
vittime.
Il
Pian del Lot si trova in
Strada Comunale San Vito, ai
piedi del
Parco della Rimembranza, salendo verso il
Colle della
Maddalena; lo si può raggiungere anche
con i trasporti pubblici:
l'
autobus della linea 70, con capolinea in corso San Maurizio,
all'angolo con via Bava, vi passa e ha
una fermata nei pressi del
monumento.
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