C'è tempo fino al
4 maggio 2015 per
visitare la mostra
Tibet's Portraits Culture on the Edge, che la
Galleria d'Arte Paola Meliga, in
via Maria Vittoria 46c dedica alle
fotografie tibetane di
Phil Borges. Statunitense, fotografo e
regista, da oltre vent'anni Borges si dedica
a raccontare le tribù
indigene con le sue fotografie. "La sua è una fotografia tesa a
dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione
delle culture che stanno via via scomparendo, mettendo l'accento
sul loro valore e rappresentando le sfide che le attendono. Il suo
lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti
le popolazioni in via di sviluppo" spiega Paola Meliga nel
comunicato stampa della mostra.
L'interesse di Borges per la cultura
tibetana è nato
nel 1994, durante un viaggio
nel Tibet, in India e
nel Nepal, dove è entrato in contatto con i tibetani dell'esilio e
con quelli che, rimasti in patria, sopportano l'occupazione cinese.
Le prime foto sono nate come
testimonianza di quello che stava
succedendo sugli altopiani asiatici e su come i tibetani cercavano di
mantenere identità e cultura.
E' la seconda volta che espone i
suoi lavori nella galleria torinese e questa volta porta
immagini di
paesaggi lirici dell'altopiano tibetano, denunciando come i cambi
climatici stiano seccando i laghi e come il deserto stia riducendo le
aree verdi; ci sono poi
le scene di vita di donne al pascolo, di
uomini davanti alle proprie tende, di credenti buddisti in preghiera.
Tutti
con il proprio nome perché, ha spiegato Borges, non si tratta
di volti anonimi, ma di persone: "Voglio che lo spettatore veda
queste persone come individui, che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli estranei che
abitano terre lontane".
Dai suoi viaggi tibetani, Borges ha
realizzato
due libri, entrambi in vendita sul suo sito web,
philborges.com, che merita una vista per le splendide foto che
raccoglie.
La Galleria d'Arte Paola Meliga
è aperta da mercoledì a sabato dalle 11 alle 12.30 e dalle
15.30 alle 19.30, il martedì dalle 15.30 alle 19.30, lunedì e
festivi chiuso; l'ingresso
è libero.
Se amate il Tibet e la sua cultura millenaria, dopo aver visto questa mostra potete raggiungere la
Biblioteca Nazionale, in piazza Carlo Alberto 3, dove è in corso
Un trono tra le nuvole: 1876-1960 la storia moderna del Tibet raccontata attraverso l'autobiografia del XIV Dalai Lama .
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