Probabilmente chi è nato prima degli anni 90 ricorda, in
largo
Regio Parco, la passerella che, attraversando Corso Palermo, univa
gli
edifici della CEAT. Su uno dei due edifici campeggiava anche la
scritta orgogliosa della fabbrica di pneumatici: CEAT. Oggi non ci
sono più né la CEAT né gli uffici. Rimangono gli edifici, che sono
stati ampiamente ristrutturati e destinati a uffici di altri marchi e
ad abitazioni. La
trasformazione più interessante ha riguardato
l'edificio compreso tra via Pisa, corso Regio Parco, via Parma e via
Foggia ed è stata firmata dallo
Studio Rolla per
DE-GA spa.
Anche qui, come già visto
nella ristrutturazione della ex Tobler di via Aosta,
le facciate sono state mantenute intatte, a
ricordare il passato industriale dell'edificio. Le trasformazioni
hanno riguardato l'
architettura interna, il cortile e, curiosamente,
i tetti. Agli architetti che danno una vita postindustriale a questi
edifici, piacciono molto
i tetti verdi e abitabili. Se alla ex Tobler
sono stati riempiti di verde, di verande e di ampie vetrate, alla
CEAT sono state addirittura costruite
dodici ville urbane, immerse in
inaspettati
giardini pensili e caratterizzate, anche in questo caso,
da
ampie vetrate. La facciata dell'edificio su corso Regio Parco è
davvero affascinante, per
la convivenza tra la facciata del passato,
rinnovata con
nuovi colori, e le ville e il verde che si affacciano
dall'alto,
in armonia con l'ampio viale del corso (fate
una
passeggiata in corso Regio Parco, godendovi l'ombra della carreggiata
centrale, pedonalizzata, e ammirando architetture vecchie e nuove,
che si mescolano e convivono in modo gradevole).
All'interno, il progetto di riqualificazione dell'ex CEAT ha
ricavato
60 loft, di diversa metratura, e vari spazi,
destinati a
uffici. La ristrutturazione si è servita anche delle
moderne
tecnologie del risparmio energetico: l'acqua di falda serve per
garantire un raffrescamento eco-compatibile, i vetri a emissione
regolabile usano in modo razionale i raggi solari, le pareti sono
isolate termicamente. L'edificio può essere visto
solo dall'esterno:
è comprensibile, ma, a giudicare dalle fotografie degli interni che
si possono vedere
su divisare.com, cortile compreso, è un peccato.
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