Il
Piano Particolareggiato dell'Area Regaldi si può considerare
il primo tassello del grande puzzle della riqualificazione di
Torino
Nord. Siamo tra
corso Regio Parco, corso Novara, via Regaldi e via
Ristori, nei pressi del
Cimitero Monumentale, nell'area di quello
Scalo Vanchiglia, che,
con la Variante 200, contribuirà alla
trasformazione dei quartieri settentrionali. La Variante 200 prevede
la costruzione della linea 2 della metropolitana in quello che fu il
trincerone ferroviario, da corso Sempione fino allo Scalo Vanchiglia:
al di sopra dei tunnel della metropolitana sarà costruito un parco
lineare, affiancato da piazze e complessi residenziali.
L'Area
Rigaldi interessa circa
119mila metri quadrati e
sarà trasformata in
10 anni, con
tre diverse tappe: la prima riguarderà il fronte di corso
Novara e via Pacini, la seconda coinvolgerà il tratto tra via Quittengo
e via Pacini e la terza, infine, comprenderà gli isolati tra via
Pacini, la nuova via Regaldi, in progetto, e corso Regio Parco. Ci
sono
numerosi punti interessanti in questo Piano Particolareggiato,
ma quello che colpisce è, prima di tutto, la trasformazione di
corso
Regio Parco in una sorta di parco lineare, che anticipa già il
principale asse di trasformazione della Variante 200, l'ex ferrovia
diventata metropolitana e coperta, per l'appunto, da un parco
lineare, e che getta il primo ponte verso il sistema dei
parchi di
Torino Città delle Acque.
Non bisogna sottovalutare
il legame di
questa parte della città con i suoi fiumi: sia la Dora che il Po
sono a pochi passi. Negli ultimi anni ci sono stati
vari concorsi di
idee sulla trasformazione di Torino Nord e uno di questi ha
riguardato esattamente l'area Regaldi. Il progetto vincitore e alcuni
di quelli che hanno ottenuto una menzione hanno insistito sul legame
con i fiumi, così vicini.
At ego tibi sermone isto Milesio varias
fabulas è il titolo del progetto vincitore, guidato da Marco
Pietrolucci; nel sito
www.barrieracentro.it,
si spiega che "pone la questione della ri-costruzione dell’identità
del nuovo quartiere di Scalo Vanchiglia. Integra il disegno dello
spazio costruito al sistema del verde, proponendo la trasformazione
in nuovo scalo fluviale, grande 'molo multietnico', approdo delle
culture e delle arti". Per questo viene costruito un fascinosissimo
sistema di vasche di acque navigabili che definiscono "un nuovo affaccio sul
Po fino a oggi negato dalla città contemporanea e ristretto a poche
significative occasioni in quella storica: il Valentino, piazza
Vittorio, i Murazzi. Aggregazioni di diverse tipologie rigenerano il
rapporto con gli spazi collettivi e costruiscono 'complessità' urbana. Una mobilità integrata tra le stazioni della metropolitana,
le vasche navigabili e le piste ciclabili rendono il quartiere un
luogo protetto e di qualità". Nella stessa pagina,
un video offre
viste a volo d'uccello sulla trasformazione immaginata.
Pontili verdi
nel delta urbano, uno dei progetti che hanno ricevuto una menzione,
immagina un
nuovo rapporto tra la città e il paesaggio, con i volumi
degli edifici che digradano verso il parco, offrendo "l’opportunità
di visuali prospettiche verso il fiume, la collina e l’arco
alpino". Ci sono anche "
cinque pontili urbani che si
affacciano nel parco e ospitano attività di servizio per il nuovo
quartiere. Un percorso longitudinale attraversa il parco in aderenza
alle funzioni pubbliche, dove stanze attrezzate ad orti didattici si
alternano a macchie arboree e prati". Come si vede quest'area, a
pochi passi dai fiumi e dai parchi, con viste prospettiche di grande
fascino, se debitamente valorizzate, offre numerose possibilità di
interpretazione, che possono essere
mai banali.
Il Piano
Particolareggiato ha
due importanti elementi di 'cerniera' tra i
nuovi edifici e quelli esistenti: le future
piazza Novara e
piazza
Ristori, che diventano
poli di attrazione e fulcri urbani, grazie
anche alla realizzazione delle stazioni della metropolitana. "Le
piazze valorizzano la nuova via Regaldi, vero e proprio boulevard
cittadino e asse portante del nuovo insediamento, in coerenza con
quanto previsto dalla variante 200 che assegna al corso Regio Parco
il ruolo di viale urbano, con la conseguente rivalutazione del suo
carattere storico e di cornice del Cimitero Monumentale. L'ampia
sezione di via Regaldi ospiterà, oltre alle carreggiate stradali,
spazi lineari organizzati per la fruizione pubblica (piste ciclabili,
spazi e percorsi pedonali). A completamento della rete viaria sono
previsti: il prolungamento della via Pacini fino al corso Regio
Parco, l’apertura della via Quittengo verso via Regaldi e il
prolungamento del tratto di via Ristori fino alla futura omonima
piazza".
Il Piano Particolareggiato propone una
riqualificazione affascinante, in cui Torino convive
con il suo
passato e il suo presente e pensa finalmente a un futuro in cui le
residenze siano
inserite nel verde e integrate in un sistema di
trasporti pubblici veloce e moderno. Come si dice,
speruma.
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