Ieri sera, alla
Casa Creativa LUFT, ho
assistito all'anteprima di
Fuorigioco, spettacolo di danza e pensieri
della compagnia
Zerogrammi, che andrà in scena il
3 e 4 luglio 2015 nel
Cortile
della Diocesi, in via Vescovado 8 a
Fossano (CN), nell'ambito del
Festival Mirabilia.
Ho iniziato a lavorare come giornalista
scrivendo di
teatro, in una testata oggi scomparsa, poi, altre
avventure e altre città mi hanno allontanato dai palcoscenici torinesi; così, quando l'ufficio stampa della Compagnia
di San Paolo mi ha invitato, insieme ad altri giornalisti e blogger, ad assistere all'anteprima di questo
spettacolo, ho accettato molto volentieri.
Fuorigioco è uno degli
spettacoli selezionati da
Scene allo Sbando, il progetto con cui la
Compagnia di San Paolo sostiene
arte e creatività dei giovani artisti, accompagnando le loro produzioni e la loro ricerca.
Fuorigioco è scritto e diretto da
Emanuele Sciannamea, che si
interroga sulle difficoltà della nostra società a trovare
spirito
di squadra,
coesione e
solidarietà. A ispirare lo spettacolo è lo
sport, terreno principe di questi valori: lo sport offre lealtà, obiettivi comuni, solidarietà, perché si fatica poi a
trasmetterli nella vita quotidiana? Sciannamea si è confrontato
con
diversi sport, ha intervistato gli atleti, ha vissuto con loro, ha
condiviso i loro valori.
Primediecipagine.it ha pubblicato
su youtube.com una
bella video-intervista, in cui Sciannamea spiega
la sua
esperienza, con una curiosità inaspettata:
l'unico sport in cui lo spirito di squadra viene meno è il calcio,
in cui l'individuo cerca comunque di emergere. Da questo lungo lavoro di preparazione, è nato
un
documentario, che sarà presentato il
2 luglio, al
cinema I
Portici, in via Roma 74 a
Fossano (CN).
Fuorigioco racconta
le fatiche e le difficoltà, ma anche
la lealtà e la solidarietà
che caratterizzano lo sport. E lo fa con
coreografie precisissime e
fluide, che raccontano anche
un controllo del corpo ammirevole e
appassionante. Le dinamiche che esprime possono essere trasferite
alla
vita quotidiana: si riconoscono fragilità, rabbie, indifferenze,
sfortune, ma anche lealtà, impegno, solidarietà, affetto, amicizia; si passa dalla
fatica alla commedia, dal dramma all'umorismo, il tutto in un
continuum fluido, con corpi perfettamente coordinati, capaci di
incastrarsi gli uni agli altri e di riprendere la propria
individualità, tutto è in movimento, continuamente, come la vita.
I
cinque giovani attori sono Maria Celia, Pieradolfo Ciulli, Roberta De
Rosa, Olimpia Fortuni, Stefano Roveda; meritano una menzione perché
è grazie
al loro carisma,
alla loro fisicità,
alla loro forte
espressività, che il pubblico partecipa ed è coinvolto. Sono
davvero bravi e lo spettacolo di cui sono protagonisti merita ogni
successo (che il lungo applauso ottenuto nell'anteprima anticipi molti altri applausi). Se avete la possibilità,
non perdetevelo, al Festival
Mirabilia di Fossano.