Se sarà realizzato davvero
entro il
2015, in tempo
per Natale, così come annunciato, l'arrivo di
NovaCoop in
Galleria San Federico, sarà davvero
il
progetto dell'anno.
NovaCoop appartiene a
LegaCoop, è
una delle
più grandi cooperative del consumo d'Italia, è la più grande del
Nord Ovest e gestisce il marchio
Ipercoop, tra i più popolari tra le
famiglie piemontesi. Possiamo immaginarci un Ipercoop
tra le volte
liberty della Galleria San Federico e
tra le vetrine del glamour
torinese? Chiaramente no. Non se lo immagina neanche NovaCoop, che
sta preparando
un progetto originale e a suo modo rivoluzionario per
la grande distribuzione nel
cuore di una grande città con
aspirazioni turistiche.
"La nostra idea, e la nostra sfida,
è quella di inaugurare il primo di una serie di negozi, insediati
nei centri delle grandi città della nostra regione, che, nel
rapporto tra consumatore e consumo, si propongano come
centri di
innovazione" ha scritto il
presidente di NovaCoop Ernesto Dalle
Rive a
la Repubblica, per spiegare l'obiettivo progetto. Il nuovo
grande store sarà aperto in Galleria,
intorno al Cinema Lux, negli spazi
che sono stati inutilmente riservati a una specie di centro
commerciale del lusso che, arrivata la crisi, non ha mai funzionato.
Nel supermercato vero e proprio saranno in vendita
i prodotti
alimentari, ma non bisogna immaginarsi famiglie e massaie con i
carrelli stracolmi, mescolati tra i turisti che girano la città, a
due passi dal Museo Egizio e da Palazzo Reale. L'idea di NovaCoop è
proporre
i prodotti del marchio Fiore, su cui sta puntando per
promuovere il
controllo della filiera, la
garanzia della qualità e
un p
rezzo equo e sostenibile anche per i produttori. Ed è qui che
entra in gioco l'innovazione di cui parlava Dalle Rive: "Non
sarà solo un ipermercato. Saremo l'innovazione nel cuore di un luogo
storico, con un distretto sperimentale. Un punto di riferimento epr
fare la spesa a tutte le ore, ma il concetto forte saranno anche le
molte iniziative, per guidare soci e clienti a una spesa
consapevole" ha spiegato a
La Stampa.
Intorno all'ipermercato sorgeranno anche
un
ristorante, guidato da Igor Macchia e Giovanni Grasso, chef del
ristorante
La Credenza di San Maurizio Canavese (TO),
un bistrot aperto
tutto il giorno e
una libreria Coop, vero
centro culturale del mondo
coop aperto in Galleria San Federico. Qui, infatti, ci saranno
incontri, presentazioni di libri, conferenze, che aiuteranno i
consumatori a districarsi nelle maglie del consumo, per diventare
acquirenti consapevoli. Si sta realizzando, insomma,
una vera e
propria vetrina dei valori della cooperazione, quella vera, quella
che vuole migliorare la vita delle persone e che si impegna tutti
giorni per trovare gli strumenti migliori. Alla fine dei lavori, a
dicembre, i vari punti aperti in Galleria saranno "luoghi da
frequentare, da vivere, nei quali far crescere la socialità, la
condivisione di temi, assistere a presentazione di libri e
conferenze. Favorendo la conoscenza di cosa c'è dietro al prodotto,
di quali tendenze sono al centro dei cambiamento verso cui i nuovi
stili di consumo e le nuove tendenze alimentari ci spingono" ha
scritto ancora il presidente di NovaCoop.
E perché sia stata
scelta
Torino, prima città d'Italia a ospitare un progetto
sperimentale così ambizioso, in cui si uniscono prodotti di qualità
(che possono interessare non solo i torinesi, ma anche i turisti di
passaggio), consumo consapevole e valori di condivisione, viene
spiegato da Dalle Rive come
un gesto d'amore per la città. "E'
giusto che questa prima sperimentazione la si realizzi qui, nella
città che vide muovere i primi passi alla cooperazione di
consumatori e che oggi assiste alla moderna evoluzione di quel
modello" . L'appuntamento, per scoprire l'effettivo valore del
progetto, è per dicembre.