Il Mediterraneo, crocevia di civiltà,
saperi e incontri, adesso protagonista delle cronache come un
fastidio e una frontiera, per il dramma di migliaia di persone in
fuga dai Sud del mondo verso il Nord benestante.
A San Salvario,
dal 6 al 12 settembre 2015, il I Festival Internazionale della Cucina
Mediterranea, organizzato da Slow Food e l'Associazione Mediterran: il nostro stile di vita, con l'Associazione dei Commercianti di San Salvario e numerosi locali del quartiere, vuole rimettere al centro
della scena il ruolo del Mediterraneo come centro di culture. "Un
terzo della produzione alimentare dell'umanità proviene dalla
regione Mediterraneo che rappresenta uno dei più grandi territori
planetari di piante endemiche e di epicentri della diversità
vegetale" spiegano gli organizzatori, che sottolineano come la
sua biodiversità sia seconda solo a quella dell'Amazzonia per la sua
ricchezza e come il Mediterraneo, raccogliendo un quarto dei siti
culturali e naturali Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, sia una
sorta di grande Museo a cielo aperto.
Insomma, nessun mare al
mondo è come il Mare Nostrum.
Il Festival torinese vuole rendere
omaggio alle eccellenze prodotte sulle rive del Mediterraneo, per
proporre un nuovo modello di sviluppo, che "veda come fulcro
l'immenso valore mondiale del suo mercato agro-alimentare, perché la
cooperazione e l'empatia verso la diversità bio-culturale del
Mediterraneo siano il motore di nuove economie verdi, riequilibrando
verso Sud l'attuale baricentro Nord-Est dell'Europa". Un
obiettivo non solo culturale, ma anche politico, dato che l'Unione
Europea tende a vedere il Mediterraneo come una sua periferia,
essendo impegnata a ridurre "l'Italia e la Francia, suoi membri
fondatori, ad un ruolo secondario” e vedendo "Portogallo,
Grecia, Spagna come satelliti periferici di subordinata importanza."
Nella sette giorni torinese, conferenze, mostre, concerti, vini
della tradizione e piatti sconosciuti, racconteranno in vari locali
l'arte culinaria mediterranea, riscopriranno uno stile di vita e gli
effetti benefici della Dieta Mediterranea. Il tutto in uno dei
quartieri più multiculturali di Torino, che ha mostrato come la
convivenza di tante culture possa essere occasione di conoscenza e di
arricchimento. Davvero un bel progetto per salutare l'estate e per
ripensare il nostro mare, attraversato ogni giorno da migliaia di
persone che, in cerca di futuro, sfidano le sue onde. Che il viaggio
possa trasformare i loro sogni, che il Mediterraneo torni a essere
considerato non fonte di problemi e fastidi, ma centro di cultura e
di incontri.
Il calendario degli eventi I Festival Internazionale della
Cultura Mediterranea:
6 settembre 2015, ore 20
Torino e il Mediterraneo: acciughe,
sale e olio in provenienza dai porti storici di Villafranca e Oneglia
Introduzione del biologo-nutrizionista
Salvatore Alessandro Giannino, Presidente dell'Associazione
Mediterran: il nostro stile di vita.
Camaleonte, Si Vu Plé e Greek Food
Lab, via Berthollet, 6-9-11
7 settembre 2015, ore 20
Piccole delizie quotidiane con
Sicilia: cereali, semi e legumi della più grande isola del
Mediterraneo
Con l'intervento di Carla La Placa,
seed saver, dell’ Az. Ag. San Giovannello di Enna e in
collaborazione con ZABBARA.
Il Cortile, via Bidone, 12/g
8 settembre 2015, ore 20
La Dieta Mediterranea e gli studi
del biologo americano Ancel Keys
Intervengono il prof. Secondo
Fassino, Direttore del Centro per i Disturbi del Comportamento
Alimentare dell'Ospedale Molinette di Torino e il cardiologo
Gianpaolo Monaco.
Nuove Salette, via Goito, 7
9 settembre 2015, ore 20
La graine et le mulet: un
film del regista tunisino Abdellatif Kechich, da vedere in V.O.
Alliance française di Torino, via
Saluzzo, 60
10 settembre 2015, ore 20
Salento terra d’incontro tra
cucina Greca e Spagnola
Intervengono Giorgio Olmati e Federico
Sirianni con Di terre e di Acque
Enò, via Galliari, 12
11 settembre 2015, ore 20
Mar Rosso: un viaggio interculturale
tra cucina sefardita, araba, copta e africana
Interviene il duetto musicale Musettes
Mar Rosso, via Silvio Pellico, 13/E
12 settembre 2015, ore 20
Città imperiali del Marocco e i
segreti della cucina mediterranea
in collaborazione con
l'Associazione Bab Sahara. Con l’intervento di Abderrahmane Amajou
di Slow Food e la narrazione del regista-drammaturgo Gabriele Vacis.
Bagni Municipali, Via Oddino Morgari,
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