Il
Museo d'Arte Orientale approfitta delle
Giornate Europee del
Patrimonio, per proporre, il prossimo weekend,
dal 18 al 20 settmebre
2015,
Destinazione altrove, una serie di riflessioni sul viaggio in tutte le sue
declinazioni. E, se si può aggiungere, mi piace che Torino, in
questi giorni di viaggi drammatici, in cui interi popoli cercano la
salvezza nel nostro Continente, sappia utilizzare il proprio patrimonio e la propria curiosità, per farsi paladina di conoscenza e
humanitas, invitando all'accoglienza dell'altro, in attesa di
soluzioni più ampie e globali.
Il punto di partenza del MAO è
l'installazione
Parole Sospese: Biblioteca arabo sicula, che sarà
prolungata fino al 27 settembre 2015 e che invita a scoprire la
cultura araba e le sue declinazioni. E' l'occasione, dunque, di
riflessioni sul
significato del viaggio, sia come
scoperta di mondi
lontani, attraverso i suoni e le poesie (come propone
l'installazione), ma anche
come fuga, alla ricerca di terre che
offrano
rifugio.
Il primo appuntamento della rassegna,
il 18
settembre alle ore 18, è
Andar per genti: i viaggi di Ibn Battuta, a
cura di Claudia Maria Tresso. Considerato il Marco Polo arabo, Ibn
Battuta passò 28 anni in viaggio, per oltre 120mila km, dall'Africa
al Medio Oriente, dall'India alla Cina, nel XIV secolo. Alle
ore
19.30, dopo la visita guidata a
Parole sospese, ci sarà la
proiezione del film documentario italo-palestinese
Io sto con la
sposa, presentato alla 71° Mostra di Venezia, che racconta il
drammatico viaggio di un corteo nuziale improvvisato da un gruppo di
profughi, decisi a riparare in Svezia, dalle loro terre incendiate da
guerre e povertà, e per questo pronti ad attraversare illegalmente i
confini dell'Europa. Il film è stato realizzato con
la più grande
campagna di crowdfunding mai vista nella storia del cinema italiano.
L'ingresso al Museo per la visita guidata costa 5 euro, la proiezione
è gratuita e in esclusiva per i partecipanti all'attività.
Il
19 settembre, alle ore 21, ci sarà
Safar, una lettura di componimenti
di Nizar Qabbani, realizzata da Maroua El Ghorfi, accompagnato dal
liutista tunisino Helmi Mhadhbi, nella Galleria dei Paesi islamici
dell'Asia; qui, tra le suggestioni delle opere arabe conservate dal
Museo, i suoni e le parole faranno sì che posti così lontani
diventino quasi parte degli ascoltatori. La serata costerà 7 euro,
che comprendono ingresso e reading.
Il
20 settembre, alle 17.30,
infine, il viaggio sarà declinato nella versione esplorazione e
racconto. Questa volta, infatti, la visita all'installazione servirà
per scoprire
i testi dei viaggiatori arabi della Sicilia musulmana,
tra il IX e il XII secolo; subito dopo, verrà presentato un
capolavoro conservato nella Galleria dei Paesi islamici dell'Asia.
Dopo aver letto questo calendario suggestivo di appuntamenti
viene da pensare alla
sempre sorprendente attualità delle nostre
culture millenarie, alla
preziosa creatività dei nostri Musei
torinesi, che sanno sempre trovare una chiave di lettura
attuale e
intrigante, per presentare i loro capolavori al pubblico, a
tutto
quello che può essere un viaggio, se davvero lo si sa compiere,
osservando l'altro e cercando di entrare davvero nel suo mondo, a
tutto quello che si può costruire,
intorno a un'installazione
artistica profondamente amata.