Il
17 ottobre 2015 è una di quelle date che rimarranno nella
memoria di noi,
tifosi granata. E' il giorno in cui è stata posta la
prima pietra del nuovo Stadio Filadelfia, alla presenza di varie
autorità cittadine, del presidente del Torino Urbano Cairo e di molti giocatori del presente e del passato del Toro.
Lo Stadio Filadelfia è lo
stadio del
Grande Torino, quello che vide le
straordinarie imprese di
una squadra straordinaria, capace di vincere
cinque scudetti
consecutivi e di far sognare l'Italia appena uscita dalla guerra a
prescindere dai colori della squadra per cui si tifava. C'è
qualcuno, bambino negli anni 70, che non abbia avuto un nonno in grado
di ricordare almeno un gesto della squadra di capitan Mazzola? Io
avevo un nonno campano, tiepido tifoso del Napoli, che mi raccontava
con gli occhi vivaci di quando
capitan Mazzola si rimboccava le maniche e partiva la carica del Toro. Mai nessuna invidia, mai nessun risentimento, nelle parole di chi ha visto giocare il Grande Torino: c'è qualche altra squadra che ha ottenuto tanto? Questo spiega perché il Filadelfia non
è solo un patrimonio granata, ma è
un progetto sentimentale di
portata più grande.
Il 17 ottobre
non è una data scelta a caso,
per avviare il cantiere del nuovo Stadio: è stato il 17 ottobre
1926, che il Filadelfia è stato inaugurato, e sarà il 17 ottobre
2016, esattamente 90 anni dopo, che il Filadelfia del XXI secolo
dovrebbe aprire le sue porte. Ce la faremo? Incrociamo le dita,
perché sarebbe bello vedere le due squadre della città (sì, ci
sono due squadre a Torino ed è stupido non riconoscere il patrimonio che entrambe rappresentano nella storia
del calcio italiano) dotate
entrambe di una propria cittadella
sportiva, in cui possano convivere sport, passione e orgoglio.
L'anima del nuovo stadio granata è la
Fondazione Stadio
Filadelfia, costituita nel 2011 dal Torino, il Comune di Torino, la
Regione Piemonte e varie associazioni di tifosi. E' stata la
Fondazione a bandire il
concorso di idee che ha permesso di
selezionare il progetto di ricostruzione. Saranno realizzati
due
campi di calcio, il primo avrà le stesse dimensioni dello Stadio
Olimpico e avrà un manto d'erba naturale, il secondo, più piccolo,
avrà un manto misto di erba naturale e sintetica. Ci sarà anche una
tribuna coperta da 2mila posti, simile a quella del Filadelfia
originario. Intorno al nuovo Stadio sorgeranno un
Museo del Toro, una
caffetteria, una
foresteria per i giovani calciatori, il
Cortile
della Memoria e vari spazi per la società granata.
Il progetto sarà
finanziato grazie ai contributi del Comune di Torino, della Regione
Piemonte e della Fondazione Mamma Cairo; gli 8 milioni di euro già trovati sono sufficienti per la costruzione delle strutture sportive, ma non per quelle museali e
d'aggregazione, per questo la Fondazione ha lanciato
una campagna di
crowdfunding attraverso una pagina web,
insiemeperilfila.filadelfia.it;
si potranno donare
dai 50 euro, che daranno in regalo "una
sciarpa del Filadelfia da collezione, l'attestato digitale di tifoso
del Filadelfia e il ringraziamento sul sito della Fondazione",
fino ai 10mila euro che permetteranno, tra le altre cose, di "scendere in campo il
giorno dell'inaugurazione del nuovo stadio, battere il calcio
d'inizio ed entrare per sempre nella storia del Toro" (il sito web specifica che i numerosi riconoscimenti da
10mila euro saranno riservati a due donatori). In mezzo, c'è tutta
una serie di donazioni che garantiranno riconoscimenti e benefici ai
donatori. La campagna crowdfunding non è rivolta, ovviamente, solo
ai tifosi del Torino, ma tutti i donatori conteranno sul
ringraziamento incondizionale dei granata. Nei prossimi mesi, si
tornerà a parlare del nuovo Filadelfia.