Tra
Monet alla GAM o
Raffaello Sole delle Arti alla Reggia di Venaria, le due grandi mostre evento della
stagione torinese (se ne parlerà presto su Rotta su Torino), trovate
il tempo di visitare, al
Museo Accorsi-Ometto,
Divisionismo tra
Torino e Milano – Da Segantini a Balla, aperta fino al 10 gennaio
2016
[prorogata al 24 gennaio 2016]. Raramente capita di vedere tutti insieme i
maestri del
Divisionismo e di poter così conoscere da vicino le istanze di
questo movimento, nato
alla fine dell'Ottocento per offrire una
nuova
visione della luce e della tessitura dei colori. Il Divisionismo si
sviluppò grazie agli studi ottico scientifici, che spinsero a una
nuova interpretazione del colore, non più mescolato, ma affiancato, a
creare, nel suo insieme, l'effetto cromatico. A portare in Italia i
primi testi internazionali di ottica, fu V
ittore Grubicy de Dragon,
titolare di una prestigiosa galleria d'arte milanese e pittore; per
questo è considerato il padre del Divisionismo italiano.
La
mostra inizia con le sue opere e, seguendo
un percorso cronologico,
porta fino
alle porte del Futurismo, attraverso, tra gli altri, Giovanni Segantini,
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Matteo Olivero, Giuseppe Cominetti. Si indaga nel
Dvisionismo torinese e milanese non a caso: le due città erano il
veicolo industriale della giovane Italia, erano protagoniste di "una
trasformazione sociale in senso riformista, condizione che stimolava
più che altrove il passaggio da una cultura strettamente positivista
al moderno idealismo". Dall'arte del 'vero' si passava a quella
delle idee e a raccontare le inquietudini del Regno in trasformazione
c'erano eventi come le Triennali, sia a Torino che a Milano.
Il
percorso cronologico aiuta a seguire
l'evoluzione del movimento,
attraverso lo studio del colore e l'uso della luce dei vari autori.
La scelta di concentrare l'attenzione tra Torino e Milano, riempie la
mostra di paesaggi alpini, morbide colline, tramonti e albe quasi
sempre invernali, tutti
con una dolce malinconia e una tristezza
gentile come sensazione finale. Rimangono in testa i disegni a matita
di
Giovanni Segantini, i quadri degli
Idilli di
Pellizza da Volpedo
(passato alla storia d'Italia come autore de
Il Quarto Stato), la
straordinaria luce de Le Parche di
Angelo Morbelli, i paesaggi
vigezzini di
Carlo Fornara, con tecniche cromatiche di grande
impatto, la
Solitudine di
Matteo Olivero, con la polvere dorata ad
accentuare l'effetto straordinario della neve nel paesaggio alpino.
Molti dei quadri in mostra sono esposti
per la prima volta o,
appartenendo a collezioni private, appaiono in pubblico
dopo molti
decenni.
E'
una mostra davvero preziosa, di grandi emozioni
cromatiche, che merita di stare
tra i grandi eventi culturali
dell'autunno torinese e che il Museo Accorsi accompagna con
varie
iniziative.
Nell'ultimo sabato di ottobre e di novembre, alle
ore
18, ci saranno
due conferenze di approfondimento sulla storia della
pittura divisa; il
31 ottobre Aurora Scotti parlerà di
Divisionismo
in Lombardia e in Piemonte, dalla fase 'eroica' alla vigilia del
Futurismo; il
28 novembre il tema, affrontato da Ada Masoero, sarà
"Non può sussistere pittura senza Divisionismo. Il Divisionismo
nella pittura nei fondatori del Futurismo. L'ingresso alle conferenze
è gratuito fino a esaurimento posti.
Ancora a ottobre e a
novembre, il
giovedì sera, dalle
ore 18, sarà dedicato alla luce e
al colore, i due grandi temi del Divisionismo. L'8 e il 22 ottobre,
il 5 e il 19 novembre e il 3 dicembre
Pittura di Luce. Le
sperimentazioni artistiche di fine Ottocento nella ricerca della
rappresentazione dell’irrappresentabile proporrà un incontro in
sala conferenze e una visita tematica a cura di Alberto Tosa.
Le
metamorfosi del colore. Nuove possibilità cromatiche nel racconto
della vita moderna prevede incontro e visita tematica a cura di Anna
Maria Cavanna, il 15 e 29 ottobre, il 12 e 26 novembre e il 10
dicembre.
La domenica mattina, alle ore 11, le
Conversazioni
d'Arte, a cura di Anna Maria Cavanna, offrono
numerosi spunti di
approfondimento:
L'evoluzione della pittura divisionista tra
realismo, simbolismo e avanguardie (4 ottobre 2015), "
Condurre il
dipinto verso la luce, l'aria e la verità"
: la pittura di
paesaggio da Monet a Segantini (25 ottobre 2015),
Le strategie
commerciali della Galleria Grubicy e la promozione del Divisionismo
in Italia e all'estero ( 8 novembre 2015),
La visione della montagna
tra realtà e trascendenza nelle opere di Segantini, Maggi e Fornara
(22 novembre 2015),
Verso l'avanguardia futurista: il dinamismo e
l'energia della vita moderna espressi attraverso la 'pennellata
divisa' (13 dicembre 2015).
Il
biglietto per gli appuntamenti del
Giovedì e le Conversazioni d'Arte costa 15 euro, ridotto 12 euro, 5
euro per i possessori della Tessera Abbonamento Musei e
Torino+Piemonte Card. La prenotazione è obbligatoria al numero di
telefono 011.837688 int. 5.
Se amate la fotografia, inoltre, c'è
un divertente concorso
fotografico,
Luce Divisa, che mette in palio u
n ingresso per
due persone e la
locandina della mostra, ogni mese. I partecipanti
devono postare su Instagram o su Twitter
una foto in cui la luce sia
protagonista, con l'hashtag #lucedivisa e #museoaccorsi. Il Museo
sceglierà la
miglior fotografia per un biglietto gratuito che potrà
essere utilizzato in determinati weekend: 3-4 ottobre o 17-18
ottobre, 7-8 novembre o 21-22 novembre, 5-6 dicembre o 19-20
dicembre.
Divisionismo tra Torino e Milano – Da Segantini a
Balla, aperta
fino al 24 gennaio 2016, è al
Museo Accorsi-Ometto, in
via Po 55. L'
orario di apertura è da martedì a venerdì dalle 10
alle 13 e dalle 14 alle 18; il sabato e domenica dalle 10 alle 13 e
dalle 14 alle 19; lunedì chiuso; l'accesso al Museo avviene solo
attraverso visite guidate ogni ora, comprese nel prezzo del
biglietto; per info e prenotazioni, tel 011 837688 int. 3.
Il
biglietto costa 10 euro, ridotto 8 euro (studenti fino
a 26 anni, over 65), gratuito per bambini fino ai 12 anni, possessori
Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card.
Tutte le info su
www.fondazioneaccorsi-ometto.it.