Il
Castello di Miradolo, alle porte di Pinerolo (TO), inaugurerà domani, 21 novembre 2015, la mostra
Caravaggio e il suo tempo, che porterà nelle sue
sale
una quarantina di opere, alcune delle quali
mai viste in Italia,
perché provenienti da collezioni private, italiane ed estere.
Le
sezioni della mostra sono
tre e seguono un ordine cronologico. Nella
prima si ricostruisce
la giovinezza e la formazione di Michelangelo
Merisi, diventato poi il Caravaggio, tra Milano e Roma, con un
confronto tra i dipinti da lui realizzati e quelli appartenenti ai
suoi primi maestri, Simone Peterzano e Cavalier D'Arpino. In questa
fase hanno un ruolo importante le
nature morte, che erano un genere
disprezzato dagli accademici del tempo, per l'assenza di figura
umana, considerata più complessa da dipingere, e che il giovane
Caravaggio reinterpreta, aggiungendo quei tocchi di
realismo che
avrebbero poi caratterizzato la sua poetica successiva. La
protagonista della
seconda sezione è la
Maddalena Penitente,
prestata dalla Galleria Doria Pamphilj di Roma e una delle invenzioni
più sorprendenti di Caravaggio. Si potrebbe dire che il dipinto è
il
cuore nevralgico della mostra perché, come spiega il
curatore
Vittorio Sgarbi, rappresenta "la verità del pentimento espresso
dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del
devozionale e del religioso". Con questo quadro si apre anche il
confronto di Caravaggio con il suo tempo, grazie ai lavori degli
"artisti di tutta Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti
di colui il quale rivoluzionerà per sempre la pittura".
Si
arriva così alla
terza sezione della mostra, dedicata ai
pittori della realtà: il
senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni
Serodine, il calabrese Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si
potranno ammirare
due capolavori come
San Pietro penitente e
Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico
Filangieri di Napoli.
Caravaggio e il suo tempo propone anche due
straordinari enigmi della carriera del pittore lombardo: il discusso
San Francesco riceve le stimmate della Galleria d'Arte
antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il
San
Francesco in meditazione,
proveniente da Malta e
mai visto prima
in Italia.
Come ormai da tradizione, la Fondazione
Cosso propone le sue
prestigiose mostre di pittura accompagnandole
sempre alla
musica. Per
Caravaggio e il suo tempo è stata
realizzata, lungo tutto il percorso espositivo,
l'installazione
sonora Lezioni di Tenebre, a cura di Roberto Galimberti e del
progetto Avant-dernière pensée. L'opera è una riscrittura, per
archi e soprano, delle tre
Leçons de Ténèbres
di François Couperin, composte nel 1714 per le l
iturgie della
Settimana Santa. Il testo, che riprende i lamenti di Geremia per la
distruzione di Gerusalemme, sono come "una
metafora della
solitudine della Maddalena e il rito dello spegnimento delle candele
fino all'oscurità, che accompagnava originariamente l'esecuzione,
un'evocazione della pittura di Caravaggio e della lezione per il suo
tempo".
Caravaggio e il suo tempo sarà aperta al pubblico
dal 21 novembre 2015 al 10 aprile 2016, nel
Castello di Miradolo di
San Secondo di Pinerolo (da Torino si può raggiungere facilmente
anche con il
trasporto pubblico, con i treni della
linea 2 del
Sistema Ferroviario Metropolitano e, scesi alla stazione di Pinerolo,
c'è
l'autobus 1 de La Cavourese, in direzione San Secondo di
Pinerolo, che passa ogni ora e 7 minuti e impiega circa un quarto
d'ora fino alla fermata nei pressi dell'ingresso del Castello; al
ritorno l'autobus da prendere, in direzione Pinerolo, passa ogni ora
e 32 minuti).
L'orario di apertura è giovedì e venerdì ore 14-18,
sabato, domenica e lunedì ore 10-18.30, chiuso martedì e mercoledì
(e il 24 dicembre). Il
biglietto intero costa 10 euro, ridotto 8 euro,
ridotto 3 euro per i bambini da 6 a 14 anni, gratuito per i bambini
fino a 6 anni e per i possessori della tessera Abbonamento Musei.
Tutte le info su
www.fondazionecosso.com.
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