FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Morgana Crea: così le camere d'aria diventano bijoux e accessori

Se amate frequentare San Salvario Emporium o bazzicate su Facebook alla ricerca di artigiani creativi e sempre originali, vi sarete probabilmente imbattuti in Morgana Crea, marchio torinese che realizza accessori con le camere d'aria e con materiali riciclati. E che accessori! Dai bijoux più sofisticati e sorprendenti a borse e zaini sempre originali. Dietro Morgana Crea c'è Ilaria Martorana, sanremese, una laurea in Psicologia appesa alla parete e molta voglia di sperimentare tra manualità e creatività.


- Come si passa da Ilaria a Morgana?
Morgana è il nick che usavo nei miei primi account su Internet; nessun riferimento a Re Artù, magari qualcosa a Dylan Dog, ma neanche tanto, era semplicemente il mio nick e, quando ho iniziato a cercare un nome per la mia attività, ho pensato di aggiungere il Crea a questo nome, per dare un'idea di quello che stavo facendo.

- E come si passa da una laurea in Psicologia alle creazioni in materiali ecofriendly?
Questo è un passaggio più complesso. C'è stato un momento di crisi durante gli studi, mi sentivo insoddisfatta, così ho cercato cose alternative, che fossero pratiche. Non so perché ho scelto di puntare sul cucito, forse perché mia mamma aveva una vecchia macchina da cucire mai utilizzata. Ho iniziato a usarla da sola, senza avere idea di come funzionasse, guardavo in giro i modelli, andavo al Balon, compravo vecchi vestiti e li destrutturavo; da un paio di pantaloni ricavavo borse... Ma, se si vuole sperimentare, si può andare avanti da autodidatti fino a un certo punto, poi bisogna studiare, così mi sono iscritta a un corso di formazione della Regione Piemonte come sarta teatrale e poi a uno come stilista alle scuole tecniche San Carlo di Torino). Ho studiato nove mesi al Teatro Nuovo per la danza, ho lavorato anche con il Teatro Stabile e nel frattempo ho provato a fare cose per conto mio, continuando a sperimentare e, ovviamente, a studiare all'Università. I primi incoraggiamenti li ho avuti al Balon: è inutile fare cose che ti piacciono, se poi non ci sono persone interessate a quello che fai. Al Balon, che non è il miglior posto per un artigiano, invece mi sono accorta che facevo cose che piacevano.


- Al Balon c'è stato anche un episodio fondamentale per Morgana Crea
Sì, è stato lì che un'amica mi ha dato un sacco pieno di camere d'aria di cui non sapeva cosa fare. "Tieni, vedi se ti viene in mente qualcosa da farci" mi ha detto. Ed è stato un incontro fatale: ho iniziato a studiare cosa potevo farne e sono poi venute fuori le mie collezioni di accessori. Oggi le camere d'aria sono il mio primo materiale di lavoro.

- Riesci a creare sempre oggetti molto originali, con uno stile sempre molto riconoscibile. Cosa ti ispira?
Mi guardo sempre intorno, amo i gioielli etnici e i gioielli contemporanei in materiali non preziosi, realizzati in materiali particolari, elementi che difficilmente si collegano alla gioielleria; il mio fidanzato è writer ed è probabile che il suo lavoro e le sue pitture geometriche siano nel mio immaginario e mi influenzino al momento di pensare le mie creazioni. Direi che anche Pinterest, con tutte le sue proposte e le sue immagini, mi dà delle idee. L'ispirazione è fatta di tante cose, adesso, ad esempio, mi piace sperimentare l'alluminio tagliato al traforo, con cui ho realizzato vari ciondoli per i miei bijoux.

- Hai accennato a Pinterest, sei molto attiva su Facebook, che ruolo hanno le reti sociali, nella diffusione del tuo lavoro?
Sono importanti perché ti permettono di arrivare dove non arriveresti con i mercati: ho avuto l'opportunità di vendere i miei prodotti in Sicilia, di collaborare con negozi di Catania, di Udine e di Milano, oltre che di Torino, non mi sarebbe stato possibile senza Facebook. Ma è chiaro che i mercatini ti danno più immediatezza: San Salvario Emporium, ad esempio, ha un target preciso e aiuta a dare la giusta visibilità.


- Hai capito anche a quale tipo di donna piacciono le tue creazioni, se c'è un solo tipo di donna?
Non so se c'è un solo tipo di donna, perché in genere mi cercano le donne più giovani, attente alle tendenze contemporanee, ma è anche vero che a La Bottega Fulgenzi, il negozio di Torino con cui collaboro, comprano le mie creazioni anche le signore più mature e benestanti, probabilmente attratte da cose più vistose e originali.

- Da qualche mese hai il tuo laboratorio ai Docks Dora. E' un ampliamento?
In casa ormai erano i miei materiali o io e il mio fidanzato. Mancava lo spazio, così mi sono trasferita qui, in una promessa di ampliamento: ho il mio laboratorio, i miei spazi, la possibilità di ricevere su appuntamento le persone interessate al mio lavoro.

Morgana Crea è su Facebook e su Etsy.


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