Non solo Torino è circondata
da una Corona Verde, un sistema di parchi, boschi e orti che le corre
intorno e coinvolge le antiche Residenze sabaude, con le loro tenute
agricole, e le nuove costruzioni. Ma è anche una delle città
italiane dotate del
maggior numero e della maggiore estensione di
orti urbani, quasi 2 milioni di metri quadrati.
La foto del Boschetto di via Petrella è di Urban Barriera, la foto dell'Hortus Conclusus del Comitato Parco Dora
La
maggiore
sensibilità verso l'ambiente, il
vivere e mangiare sano, magari con
prodotti a km 0, fanno sì che le fasce della popolazione interessate
agli orti urbani siano
ampliate: non solo più gli anziani, ma anche
i giovani e le giovani famiglie. A queste nuove esigenze di attenzione
alla produzione agricola, la Città ha risposto con il
progetto Tocc
(Torino Città da Coltivare), che "intende promuovere lo
sviluppo dell'agricoltura nel territorio urbano: coltivazioni
sostenibili e indirizzate al concetto di 'catena corta', agricoltura
sociale, orticoltura individuale o collettiva, agriturismo,
forestazione urbana". Alcune aree un tempo industriali
sono
state riqualificate con la presenza di parchi e orti, basti pensare a
Spina 3, con il suo Parco Dora, dotato di un
hortus conclusus, a
Spina 4 e il suo
Parco Peccei. agli orti riqualificati del
Sangone,
a quelli appena inaugurati
in via Petrella, in Barriera di Milano, a
quelli che presto saranno aperti alla
Falchera e alla
Cascina
Piemonte. Torino crede nel valore economico e sociale degli orti e
punta anche sulla passione dei suoi abitanti per la produzione a km 0
per risparmiare i costi della gestione del verde urbano. Negli ultimi
anni le aree dedicate agli orti sono
raddoppiate e oggi sono presenti
a Torino
24 attività agricole.
Ma non è solo Torino. Anche
nell'immediata cintura gli orti urbani si sono affermati come
espressione di una
nuova sensibilità economica e sociale e adesso
sbarcano nel web. Il sito
www.korto.it
punta a
vendere i prodotti degli orti di Venaria Reale direttamente
online, proponendo agli utenti la creazione di
un proprio orto. Si
potranno scegliere i prodotti da coltivare, siano verdure, ortaggi,
piante aromatiche, frutta; si potrà seguire
la maturazione dei
propri prodotti tramite webcam e, una volta maturi, si potranno
raccogliere personalmente o si potranno
ricevere a casa, con cassette
settimanali, il cui
costo varia a seconda del pacchetto scelto:
Single, 9 euro alla settimane per un minimo di 2,5 kg di ortaggi,
Famiglia 16 euro alla settimana per minimo 5 kg di ortaggi,
XL 29
euro alla settimana per un minimo 10 kg di ortaggi. Un sistema di
produzione e distribuzione come quello proposto da Korto ha evidenti
vantaggi per il cliente, a cui sono assicurati la qualità dei
prodotti, la certezza della provenienza, il risparmio, con la
riduzione della catena distributiva, la consegna programmata, con
orari e data prefissati. Ci sono poi anche
vantaggi per l'ambiente,
con zone di verde più ampie grazie agli orti urbani e con una
filiera più corta, che riduce l'inquinamento, e
vantaggi sociali,
grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro. Se volete saperne di
più su Korto, il sito web è
www.korto.it.
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