Quando è stato aperto, nel lungo ponte
dell'Immacolata,
Fiorfood aveva suscitato qualche
perplessità: cosa
c'entrava un supermercato della Coop nell'
elegante Galleria San
Federico?
Nova Coop, che aveva fortemente voluto il suo negozio e vi
aveva investito circa
2 milioni di euro, aveva rassicurato la città:
in Galleria non sarebbe stato aperto un comune supermercato del
Gruppo, ma
il primo concept store della cooperazione in Italia,
Fiorfood. Non solo un supermercato, concentrato sui prodotti della
linea Fiorfood, dedicata alle
eccellenze gastronomiche, ma anche un
bistrot, una
libreria, un
ristorante gestito dagli chef stellati
Giovanni Grasso e Igor Macchia, del ristorante
La Credenza di San
Maurizio Canavese (TO).
1300 metri quadrati distribuiti su due piani,
per offrire
il meglio del mondo cooperativo, nel centro di Torino.
A
quasi due mesi dall'apertura, Fiorfood
non ha stravolto la Galleria
San Federico: se vi aspettate famiglie con i carrelli della spesa,
tra i marmi novecenteschi, cambiate immagine; non ci sono
né
carrelli né famiglie chiassose. E non ci sono
neanche code da sabato
pomeriggio al centro commerciale. Tutto è
elegante e molto chic. E'
la prima cosa che colpisce di Fiorfood, insieme alla
gentilezza del
personale, che è visibile e che si fa trovare, per aiutare e
consigliare (non come in altri ipermercati, dove trovare qualche
commesso che indichi dove si trova il tale prodotto è impresa
titanica). E' il personale che consiglia di passare per il bistrot
intorno alle 12.30, se si vuole mangiare tranquilli, senza folla e
senza coda: la cucina è aperta fino alle 14.30 e dalle 13.00
arrivano gli impiegati degli uffici dei dintorni, per cui diventa
complicato assicurarsi un tavolino (durante la giornata, il bistrot è
aperto per caffè, panini, frappè, concentrati di frutta, panini,
tutti squisiti e a prezzi accessibili).
La
ristrutturazione degli
spazi che un tempo furono del
cinema Lux ha rispettato le
architetture esistenti: all'esterno non ci sono colori o loghi
chiassosi a identificare il marchio Coop, ma, anzi, bisogna prestare
attenzione per individuare gli ingressi al supermercato e al bistrot.
All'interno del supermercato, distribuito su due piani, si trovano i
prodotti con il marchio Coop, senza maggiorazione di prezzo, per
approfittare della posizione privilegiata (e questo è un bel vantaggio per chi abita in centro).
Al
secondo piano ci sono anche
l'
elegante libreria e i
tavolini del bistrot. E' uno degli
angoli più
belli del concept store, aggiorna l'idea del
caffè torinese, in cui
fermarsi a leggere qualcosa e sfogliare un libro mentre si sorseggia
una bevanda e si mangia qualcosa,
la lentezza del tempo che scorre e
la capacità di goderselo tutto, che Torino non ha perso, neanche nel
XXI secolo. E' qui che si organizzano
presentazioni di libri,
incontri e conferenze, per offrire la socialità a cui il
concept
store punta. Scendendo la rampa delle scale si arriva al
piccolo
ristorante, che ha la cucina quasi a vista e la sala con i tavoli con
i vetri trasparenti. Continuando a scendere, si arriva al
bistrot,
con i suoi tavolini, i suoi sgabelli, la sua cucina a vista e i
banconi appoggiati alle vetrine sulla Galleria San Federico. Non
perdetevi la
parete luminosa accanto alla scala, con magnifiche
stampe della Torino barocca e di vecchi articoli de
La Stampa, a
offrire una sorta di veloce sintesi della storia torinese. Al bistrot
bisogna 'azzeccare' l'ora: sarà la novità, sarà il passaparola,
sarà che è un bel posto in una delle location più belle e più
eleganti del centro di Torino, ma è sempre
molto frequentato. Se
azzeccate l'ora (o se avete pazienza nelle folle e nelle code, io non
ne sono dotata ed è un mio difetto), non perdetevelo, lo meritano i suoi prodotti, il rapporto qualità/prezzo e la
location.
Fiorfood
ha
una pagina web e
una pagina su Facebook, in cui trovate tutte le
novità, i menù del giorno (con relativi prezzi, cosa che i locali
amano dimenticare su Facebook, come se i prezzi non fossero
importanti).
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