FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Il Festival del Giornalismo Alimentare per parlare di cibo e comunicazione

A furia di parlare tanto di cibo, di mostrarlo in tutte le salse fino alla pornografia (come non dare ragione a Carlin Petrini, quando si scaglia contro le troppe trasmissioni televisive dedicate alla cucina?), un po' di ordine ci voleva. E promette di darlo il I Festival del Giornalismo Alimentare, in programma dal 25 al 27 febbraio 2016 nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino.

Come comunicare il cibo, dalla sicurezza agli allarmi più o meno reali, dai reati alimentari all'enogastronomia, diventata quasi un settore a parte del turismo e del web? Sono argomenti interessanti non solo per i giornalisti, ma anche per i sempre più potenti food bloggers, per gli appassionati e per il grande pubblico: come è cambiata la figura del critico enogastronomico, dalle guide di carta ai food bloggers e ai social, come le redazioni devono affrontare le bufale alimentari diffuse dal web, quale linguaggio adottare per diffondere l'allarme senza fare allarmismo. Fino all'argomento più interessante di tutti per chi vive di scrittura (o di essa è appassionato): Tra concept food e apericena: il linguaggio disinvolto del giornalismo alimentare si interroga sulla necessità di rincorrere mode e inglesismi quando si offre informazione. Sono molti gli eventi di interesse di questa prima edizione del Festival.

Le lezioni, gli incontri e i casi studio affronteranno i temi legati alla Sicurezza Alimentare, alla Biodiversità, agli Stili di vita e all'Enogastronomia, saranno rivolte soprattutto ai giornalisti, ma saranno aperti al pubblico. Show cooking, degustazioni guidate e incontri serali animeranno la tre giorni del Festival, per dare uno sguardo a tutto tondo alle tematiche dell'alimentazione. E lo faranno, bisogna sottolinearlo, in uno degli spazi più belli e più polemici di Torino, quella Cavallerizza Reale di impianto barocco e di futuro incerto, attualmente occupata da un gruppo di cittadini che vuole garantirle una destinazione pubblica, legata alla Cultura. Cibo e architettura, degustazioni e barocco, incontri sotto il cielo in cerca d'autore della Cavallerizza: l'associazione è suggestiva e fascinosa.

Il Festival del Giornalismo Alimentare è nato dall'idea di un gruppo di giornalisti, che "partendo dal basso e sfruttando le opportunità dei social media, vuole accendere il confronto e fare rete, creando una community di esperti del settore, tra stampa, comunicatori, blogger, aziende, istituzioni, uffici stampa, scienziati, alimentaristi e influencer" spiega il primo comunicato stampa della manifestazione. Nel sito web www.festivalgiornalismoalimentare.it, c'è una sezione, Vivere il Festival, a cui si possono inviare curiosità e proposte sui temi affrontati nella tre giorni di febbraio.

Gli incontri del Festival danno ai giornalisti diritto ai crediti formativi dell'Ordine.

Dal sito ufficiale, il programma di massima della manifestazione (tenete d'occhio il sito web per gli aggiornamenti)

25 febbraio 2016
Mattina
Convegno nazionale sulle politiche del cibo dopo Expo
Terminata Expo, Torino ospita un confronto di livello nazionale che, partendo da un bilancio del cammino intrapreso e percorso fino ad oggi dalle esperienze delle Città e delle Città metropolitane, faccia emergere i punti essenziali per realizzare, entro questa legislatura, vere ed efficaci politiche sul cibo.
Pomeriggio
Se la città discute di cibo: l'esperienza delle agende metropolitane
Il panel prende le mosse dalla proposta della città di Torino di dare vita a specifiche Agende metropolitane del cibo, cioè veri e propri piani regolatori per garantire ai cittadini il diritto all'alimentazione di qualità. L'evento, a partire dal racconto di ciò che è stato fatto nel capoluogo piemontese, punta ad aprire un confronto con altre esperienze nazionali e internazionali
L'acqua pubblica 'buona e sicura': quanto conta la comunicazione
La qualità dell'acqua è uno degli elementi, che incide sull'identità di un territorio e che qualifica l'impegno di una città verso le politiche di sicurezza alimentare. Trasmettere ai cittadini la percezione che bere dal rubinetto è sano e buono è, tuttavia, un impegnativo lavoro che spetta alla comunicazione.
Quando il grano è una commodity: il giornalismo economico di fronte al diritto al cibo
Nelle pagine economiche dei giornali le materie prime, quotate in borsa, sono troppo spesso affrontate sotto l'unico aspetto finanziario e della remunerabilità dell'investimento. Tuttavia ogni oscillazione di prezzo corrisponde a un preciso effetto sull'economia reale. Come far entrare il diritto al cibo e le diverse sensibilità etiche e culturali nella comunicazione finanziaria.
Tra cancri immaginari e vermi improbabili: quando una bufala sul cibo passa dai social alle redazioni
I social sono il luogo in cui maggiormente si diffondono gli allarmi alimentari. Leggende metropolitane, che trovano terreno fertile nella pratica giustizialista del web. Spesso si tratta di false notizie, dalla vita breve. Ma, altrettanto spesso, un giornalismo, pressato dalla fretta di 'andare online' e bruciare la concorrenza, finisce per cadere nella trappola e veicolare le bufale.
La critica enogastronomica 2.0: dalle guide ai blog
Un tempo il critico enogastronomico era il verbo e le guide erano la Bibbia per chi cercava ristoranti e vini di qualità. Oggi siamo nel pieno di una rivoluzione. Si sta affermando sempre di più la figura del food blogger, capace di comunicare il proprio giudizio a milioni di persone attraverso i social. Fra vecchie e nuove figure professionali, il problema resta quello della qualità dell’informazione.

26 febbraio 2016
Come la ricerca alimentare può diventare notizia
La ricerca universitaria in campo agroalimentare spesso viene accantonata dal giornalismo, perché ritenuta nelle redazioni materia difficile da divulgare. Spesso, però, dietro a complesse ricerche scientifiche si nascono notizie importanti, che riguardano il grande pubblico e che cercano solo il modo corretto di essere divulgate.
I reati alimentari
I cronisti di nera e giudiziaria si trovano spesso a maneggiare notizie che riguardano la normativa in campo alimentare. In questo panel, viene offerta l’occasione di comprendere meglio il complesso universo dei reati alimentari.
Dalla pizzetta al broccolo: quando la comunicazione spinge i bambini a nutrirsi bene
Attraverso il racconto di alcune esperienze di comunicazione verso i bambini, come si può convincere anche i più piccoli a mangiare sano e come si può arrivare a orientare anche le scelte di spesa delle famiglie.
La sicurezza alimentare, come è percepita e come si comunica
I cittadini chiedono alle istituzioni e agli operatori privati di conoscere in modo sempre più approfondito la sicurezza degli alimenti. Per questa necessità, è diventato un imperativo creare un dialogo diretto e continuo fra enti, imprese e giornalisti.
Se la mozzarella fa ammalare e la carne è cancerogena, gli errori da non commettere nel comunicare gli allarmi alimentari
Partendo dalle ricerche dell’Università di Torino verranno spiegate le tecniche per affrontare correttamente la comunicazione di crisi quando scoppia un allarme alimentare. Una lezione rivolta ai giornalisti delle redazioni, ma anche a quelli che lavorano negli uffici stampa.
Tra concept food e apericena: il linguaggio disinvolto del giornalismo alimentare
Una corretta comunicazione nei confronti del pubblico passa soprattutto da un'oculata e consapevole scelta del lessico. Occorre avere paura della terminologia scientifica? Il giornalismo è per forza obbligato a 'obbedire' alle mode linguistiche.

27 febbraio 2016
Giornata dedicata agli eventi collaterali, programma non ancora definitivo e non ancora pubblicato.

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