A furia di parlare tanto di cibo, di mostrarlo in tutte le salse fino alla pornografia
(come non dare ragione a Carlin Petrini, quando si scaglia contro le
troppe trasmissioni televisive dedicate alla cucina?), un po' di
ordine ci voleva. E promette di darlo il
I Festival del Giornalismo
Alimentare, in programma
dal 25 al 27 febbraio 2016 nell'
Aula Magna della
Cavallerizza
Reale di Torino.
Come
comunicare il cibo, dalla sicurezza agli
allarmi più o meno reali, dai reati alimentari all'enogastronomia, diventata quasi
un settore a parte del turismo e del web? Sono argomenti interessanti
non solo per i giornalisti, ma anche per i sempre più potenti
food bloggers, per gli appassionati e per il
grande pubblico: come è
cambiata la figura del
critico enogastronomico, dalle guide di carta
ai food bloggers e ai social, come le redazioni devono affrontare
le
bufale alimentari diffuse dal web, quale linguaggio adottare per
diffondere l'allarme senza fare allarmismo. Fino all'argomento
più
interessante di tutti per chi vive di scrittura (o di essa è
appassionato):
Tra concept food
e apericena: il linguaggio disinvolto del giornalismo alimentare
si interroga sulla necessità di
rincorrere mode e inglesismi quando
si offre informazione. Sono molti gli eventi di interesse di questa prima edizione del Festival.
Le lezioni, gli incontri e i
casi studio affronteranno i temi legati alla
Sicurezza Alimentare,
alla
Biodiversità, agli
Stili di vita e all'E
nogastronomia, saranno
rivolte soprattutto ai giornalisti, ma saranno aperti al pubblico.
Show
cooking,
degustazioni guidate e incontri serali animeranno la tre giorni del Festival, per dare uno sguardo a tutto tondo alle
tematiche dell'alimentazione. E lo faranno, bisogna sottolinearlo,
in
uno degli spazi più belli e più polemici di Torino, quella
Cavallerizza Reale
di impianto barocco e di futuro incerto,
attualmente occupata da un gruppo di cittadini che vuole garantirle
una destinazione pubblica, legata alla Cultura. Cibo e architettura,
degustazioni e barocco, incontri sotto il cielo in cerca d'autore
della Cavallerizza: l'associazione è
suggestiva e fascinosa.
Il
Festival del Giornalismo Alimentare è nato
dall'idea di un gruppo di
giornalisti, che "partendo dal basso e sfruttando le opportunità
dei social media, vuole accendere il confronto e
fare
rete,
creando
una community di esperti del settore, tra stampa,
comunicatori, blogger, aziende, istituzioni, uffici stampa,
scienziati, alimentaristi e influencer" spiega il primo
comunicato stampa della manifestazione. Nel sito web
www.festivalgiornalismoalimentare.it,
c'è una sezione,
Vivere il Festival, a cui si possono inviare
curiosità e proposte sui temi affrontati nella tre giorni di
febbraio.
Gli incontri del Festival danno ai giornalisti diritto ai
crediti formativi dell'Ordine.
Dal sito ufficiale,
il
programma di massima della manifestazione (tenete d'occhio il sito
web per gli aggiornamenti)
25 febbraio
2016
Mattina
Convegno nazionale sulle politiche del cibo dopo
Expo
Terminata Expo, Torino ospita un confronto di livello
nazionale che, partendo da un bilancio del cammino intrapreso e
percorso fino ad oggi dalle esperienze delle Città e delle Città
metropolitane, faccia emergere i punti essenziali per realizzare,
entro questa legislatura, vere ed efficaci politiche sul
cibo.
Pomeriggio
Se la città discute di cibo: l'esperienza
delle agende metropolitane
Il panel prende le mosse dalla
proposta della città di Torino di dare vita a specifiche
Agende
metropolitane del cibo, cioè veri e propri piani regolatori per
garantire ai cittadini il diritto all'alimentazione di qualità.
L'evento, a partire dal racconto di ciò che è stato fatto nel
capoluogo piemontese, punta ad aprire un confronto con altre
esperienze nazionali e internazionali
L'acqua pubblica 'buona
e sicura': quanto conta la comunicazione
La qualità
dell'acqua è uno degli elementi, che incide sull'identità di un
territorio e che qualifica l'impegno di una città verso le politiche
di sicurezza alimentare. Trasmettere ai cittadini la percezione che
bere dal rubinetto è sano e buono è, tuttavia, un impegnativo
lavoro che spetta alla comunicazione.
Quando il grano è una
commodity: il giornalismo economico di fronte al diritto al
cibo
Nelle pagine economiche dei giornali le materie prime,
quotate in borsa, sono troppo spesso affrontate sotto l'unico aspetto
finanziario e della remunerabilità dell'investimento. Tuttavia ogni
oscillazione di prezzo corrisponde a un preciso effetto sull'economia
reale. Come far entrare il diritto al cibo e le diverse sensibilità
etiche e culturali nella comunicazione finanziaria.
Tra cancri
immaginari e vermi improbabili: quando una bufala
sul cibo passa dai social alle redazioni
I
social sono il luogo in cui maggiormente si diffondono gli allarmi
alimentari. Leggende metropolitane, che trovano terreno fertile nella
pratica giustizialista del web. Spesso si tratta di false notizie,
dalla vita breve. Ma, altrettanto spesso, un giornalismo, pressato
dalla fretta di 'andare online' e bruciare la concorrenza, finisce
per cadere nella trappola e veicolare le
bufale.
La
critica enogastronomica 2.0: dalle guide ai blog
Un
tempo il critico enogastronomico era il verbo e le guide erano la
Bibbia per chi cercava ristoranti e vini di qualità. Oggi siamo nel
pieno di una rivoluzione. Si sta affermando sempre di più la figura
del food blogger, capace di comunicare il proprio giudizio a milioni
di persone attraverso i social. Fra vecchie e nuove figure
professionali, il problema resta quello della qualità
dell’informazione.
26 febbraio 2016
Come
la ricerca alimentare può diventare notizia
La
ricerca universitaria in campo agroalimentare spesso viene
accantonata dal giornalismo, perché ritenuta nelle redazioni materia
difficile da divulgare. Spesso, però, dietro a complesse ricerche
scientifiche si nascono notizie importanti, che riguardano il grande
pubblico e che cercano solo il modo corretto di essere divulgate.
I
reati alimentari
I cronisti di nera e giudiziaria si trovano
spesso a maneggiare notizie che riguardano la normativa in campo
alimentare. In questo panel, viene offerta l’occasione di
comprendere meglio il complesso universo dei reati alimentari.
Dalla
pizzetta al broccolo: quando la comunicazione spinge i bambini a
nutrirsi bene
Attraverso il
racconto di alcune esperienze di comunicazione verso i bambini, come
si può convincere anche i più piccoli a mangiare sano e come si può
arrivare a orientare anche le scelte di spesa delle famiglie.
La
sicurezza alimentare, come è percepita e come si comunica
I
cittadini chiedono alle istituzioni e agli operatori privati di
conoscere in modo sempre più approfondito la sicurezza degli
alimenti. Per questa necessità, è diventato un imperativo creare un
dialogo diretto e continuo fra enti, imprese e giornalisti.
Se
la mozzarella fa ammalare e la carne è cancerogena, gli errori da
non commettere nel comunicare gli allarmi alimentari
Partendo
dalle ricerche dell’Università di Torino verranno spiegate le
tecniche per affrontare correttamente la comunicazione di crisi
quando scoppia un allarme alimentare. Una lezione rivolta ai
giornalisti delle redazioni, ma anche a quelli che lavorano negli
uffici stampa.
Tra concept food e apericena: il linguaggio
disinvolto del giornalismo alimentare
Una corretta
comunicazione nei confronti del pubblico passa soprattutto da
un'oculata e consapevole scelta del lessico. Occorre avere paura
della terminologia scientifica? Il giornalismo è per forza obbligato
a 'obbedire' alle mode linguistiche.
27 febbraio 2016
Giornata dedicata agli eventi collaterali, programma non ancora definitivo e non ancora pubblicato.
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