Avete già visto le panchine rosse, nei
giardini di Torino? Sono ventuno, al momento presenti soprattutto
nella parte settentrionale della città, e vogliono ricordare il
dramma del femminicidio. Il rosso è diventato un po' il colore delle
donne vittime di violenza: il colore della passione, della
sensualità, usato anche per ricordare chi è vittima di sentimenti
che d'amore non sono, anche se così vengono interpretati e venduti.
Dalla Spagna, uno dei primi Paesi latini a lottare contro la violenza
di genere e a creare un clima di condanna sociale intorno ai
maltrattatori delle donne, sono partite le scarpe rosse, che oggi
sono diventate il simbolo delle donne uccise dalla violenza domestica
(ricordo una manifestazione, nelle strade spagnole, in cui ogni paio
di scarpe rosse ricordava una donna uccisa dal proprio compagno,
quando le vittime di questa violenza odiosa erano decine e decine
all'anno, era stato impressionante, perché è impressionante vedere
un numero rappresentato in modo concreto).
Da Torino arriva la
proposta delle panchine rosse, che appaiono gentili e hanno un che di
inquietante: guardano al passante con un paio di grandi occhi
femminili, come a ricordare malinconicamente le assenze e come a
lanciare moniti contro la violenza. Accanto allo sguardo femminile
una scritta, La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci. Asimov,
che è un invito alla riflessione per tutti. Le ha disegnate
appositamente il writer torinese Karim Cherif, per un progetto della
Circoscrizione 6, decisa a sensibilizzare i cittadini contro la
violenza di genere (la prima panchina è nei giardini di via San
Gaetano da Thiene). Di lì le panchine sono arrivate nei parchi e nei
giardini di altre Circoscrizioni e adesso sono ventuno. Le ultime, in
fase di realizzazione, nel quartiere San Paolo. Se le volete
incontrare, questi sono i luoghi in cui si trovano:
Circoscrizione
6: via alla Chiesa – via San Gaetano da Thiene (fronte
Ecomuseo); giardino Giuseppe Saragat (ex Ceat); giardino Peppino
Impastato; strada san Mauro tra i civici 34 e 42; via delle
Betulle; via degli Ulivi; piazza Sofia; via Scotellaro
(area gioco); piazza Rostagni; piazza Bottesini; via san Benigno 22
(fronte Circoscrizione).
Circoscrizione 7: Campus
Luigi Einaudi.
Circoscrizione 3: Area giochi del
giardino Italo Calvino (fra le vie Val Lagarina, Don Michele Rua,
Chanoux e Vandalico); Piscina Trecate; Area giochi giardino Vittime
del Femminicidio (fra le vie Cirenaica, Postumia, Chambery e Col Di
Lana); Parco Ruffini (corso D’Albertis – fronte scuola elementare
Dal Piaz); Area giochi davanti alla Fondazione Merz (via Pollenzo
angolo via Caraglio); giardino via Ozieri (angolo via
Monginevro);; Giardino Braccini (fra via Braccini, Osasco e
Spalato); Giardino (recintato) di via Monte Asolone angolo Fattori;
Giardino Nicola Grosa (vicino al grattacielo) e Giardino corso
Vittorio Emanuele II angolo via Revello (di fronte a impianto
sportivo Cenisia), le ultime due in fase di ultimazione.