Il filo conduttore sarà Visioni, l'ospite non sarà un Paese, ma la cultura araba, gli
anniversari da celebrare saranno tanti, dai 70 anni della nostra Repubblica ai 400
anni dalla morte di Miguel de Cervantes e William Shakespeare, dai
500 anni dalla pubblicazione dell'Orlando Furioso ai 100 anni dalla
morte di Guido Gozzano e dalla nascita di Natalia Ginzburg. Sono le
prime anticipazioni dal XXIX Salone del Libro di Torino, dal 12 al 16
maggio 2016 al Lingotto Fiere.
Sarà il primo Salone del Libro
con Giovanna Milella alla Presidenza, mentre, dopo un periodo
piuttosto complicato, alla Direzione è stato confermato Ernesto
Ferrero, uno dei padri storici della manifestazione torinese. Il
Salone, ha assicurato la presidente Milella nella prima conferenza
stampa di avvicinamento a maggio, sarà profondamente rinnovato, non
solo risanato nei conti, ma anche grazie alla presenza del Ministero
dell'Istruzione, "sarà uno dei poli formativi più importanti
nel sistema del Paese, capace di proiettarsi attraverso l'Università
e la Ricerca in una dimensione del sapere di livello internazionale".
Tra le novità più interessanti, importata direttamente
dall'esperienza positiva dell'Expo 2015, ci sarà un biglietto serale
ridotto a partire dalle ore 18, che permetterà di delineare un
programma di incontri serali particolarmente attraente, così da
animare il Salone durante l'intera giornata.
Visioni è il tema
del 2016, si è già scritto ed è stato scelto perché si “vuole
dare ospitalità alle esperienze di chi ha la capacità di guardare
lontano, di darsi e vincere sfide che sembravano impossibili, di
lavorare nel futuro e per il futuro, attuando progetti forti, basati
su una conoscenza vera, ma anche sul patrimonio letterario, artistico
e filosofico, che costituisce la nostra identità culturale, e dunque
nell'indispensabile saldatura tra cultura scientifica e cultura
umanistica". Tra i visionari che hanno già dato l'adesione al
Salone del Libro, ci sono il fisico Roberto Cingolani, direttore
dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, centro avanzato di
robotica e nanotecnologie; Giulio Tonelli, responsabile dell'esperimento che ha permesso di scopre al CERN il bosone di Higgs;
Marino Golinelli, fondatore della Fondazione che porta il suo nome e
che ha investito 80 milioni nell'imprenditoria e nei giovani, e Carlo
Ginzburg, che ha aperto nuove metodologie agli studi storici.
Sempre
al passo con i tempi, e in certi casi anticipandoli, il Salone del
Libro ha sempre scelto il Paese ospite con grande tempismo
sull'attualità. Lo ha fatto anche quest'anno, puntando sulla Cultura
araba, più che su un Paese vero e proprio: dal Marocco all'Iraq, il
quadro letterario è vasto e variegato e la letteratura è forse uno
dei modi migliori per conoscere i nostri vicini della riva
meridionale del Mare Nostrum; hanno già accettato l'invito del
Salone il direttore del Museo del Bardo di Tunisi Moncef Ben Moussa,
il poeta siriano-libanese Adonis, lo scrittore algerino Yasmina
Khadra.
Tra gli appuntamenti che torneranno, ci saranno quelli di
Officina. Editoria di Progetto, programma curato da Giuseppe
Culicchia e dedicato agli editori indipendenti, il Bookstock Village,
dedicato alla promozione della lettura tra i giovanissimi, con
laboratori, letture e giochi, Book to the Future, che si occupa
dell'editoria del futuro, con 10 startup internazionali che offrono
servizi innovativi.
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