Cosa
significa
lavorare in coppia? Come si sintetizza la creatività
individuale? Me lo sono sempre chiesto guardando i lavori di
MO e MA
Sculture da indossare, bijoux dalle forme sempre originali e insolite
e dallo stile sempre più riconoscibile. Al secolo
Monica Buraggi e
Mario Cristofori, li avrete incontrati a
San Salvario Emporium o a
Una storia tra le mani, i mercatini dell'artigianato in cui sono
spesso presenti. Sono andata a trovarli nel loro
laboratorio di Borgo
Dora e mi hanno mostrato anche
le tecniche con cui nascono i loro
piccoli gioielli, spesso pezzi unici, perché una delle loro tecniche
predilette è la
fusione a cera persa, che non prevede repliche del
modello, data la fusione della cera.
-
Come Monica e Mario iniziano a occuparsi di artigianato e
bijoux?
Monica:
E' tutto nato da me, sono milanese e ho lavorato per molti anni
nell'editoria. Non mi sentivo soddisfatta, sentivo il bisogno di
creare con le mani e ho iniziato a realizzare collane per me. Quello
che non mi aspettavo era il successo che avrebbero avuto in ufficio.
Il tempo di indossarne una e i miei colleghi hanno iniziato a
chiedermi di farne anche per loro. E' finita che arrivavo in ufficio
con bustine contenenti collane e bijoux da distribuire ai colleghi e
agli altri uffici. Sono andata avanti così per un po' di tempo, fino
a rendermi conto che la mia strada era quella del design e della
creatività e così,
dopo anni di lavoro su di me, ho deciso di lasciare l'azienda e iniziare una nuova vita.
Poi, con il trasferimento a Torino, per stare con Mario, le cose
hanno preso la direzione di MO e MA Sculture da indossare
Mario:
Io lavoro alla Fiat, occupandomi di lavorazioni tecniche su metallo.
Ho iniziato a interessarmi all'artigianato e al design dopo aver
conosciuto Monica, è stato del tutto naturale interessarmi al suo
lavoro e poi me ne sono appassionato; ho sempre avuto il desiderio di
esprimere la mia creatività e di dare un senso al mio lavoro
manuale, ma non avevo chiaro in che modo. Conoscendo Monica ho
scoperto che mi piace molto lavorare alle forme, ascoltare le sue
idee, elaborarle e andare, magari, in un'altra direzione; è un
processo molto interessante.
-
Esattamente di questo volevo chiedervi: come si gestisce la
creatività in coppia? Come se ne fa una sintesi?
Mario:
Non esiste una regola, avviene tutto in modo molto naturale, fluido.
Monica è più propositiva di me, ha molte idee, ne parliamo,
iniziamo a lavorare alla forma, c'è un'elaborazione a volte
individuale, che porta poi all'elaborazione dell'oggetto. C'è un
continuo confronto tra di noi, per migliorare e per perfezionare
l'idea, per esempio, l'anello Segreti,
che nasconde una perla, è nato dal mio interesse per le curve
morbide, ho iniziato a lavorare all'idea e poi Monica ha dato il
tocco finale della perla nascosta.
-
E' facile realizzare oggetti di bijoux per una donna, essendo un
uomo?
Mario:
E' che quando elaboro un'idea non penso per chi è, penso che assuma
una forma che mi piace e che dia vita a quello che sento, lo vedo più
come un processo personale.
-
E l'ispirazione da dove nasce?
Monica:
In genere sono io che ho un'idea, a me piace molto lavorare con le
mani, mettere insieme i pezzi. Una volta una cliente mi ha portato la
cassa di un orologio di suo padre e alcune pietre, volendo ricavarne
un anello, per me una responsabilità enorme, avendo il tutto anche
un valore sentimentale. Ma ho iniziato a mettere insieme i pezzi, a
immaginare, e abbiamo realizzato l'anello che lei voleva. Mario tende
a elaborare in modo personale le idee che io lancio e magari poi
andiamo avanti seguendo la sua direzione. Lui, più di me, è attento
ai dettagli, si ispira anche guardandosi intorno e notando cose a cui
non si presta attenzione più di tanto, lo ispirano anche le insegne
luminose. Abbiamo due personalità diverse ed è interessante come si
compenetrano per creare i nostri oggetti.
-
Potete tracciare un identikit delle vostre donne di
riferimento?
Monica:
In realtà no, ci seguono donne di ogni età, magari più facilmente
tra i 40 e i 60 anni, ma per questione di potere di acquisto. E'
capitato di donne più giovani che sono state per mesi dietro a un
oggetto che piaceva ma non potevano permettersi e hanno voluto
risparmiare il necessario per comprarlo. Ci sono anche signore
intorno ai 70-75
anni, che si interessano molto ai nostri lavori. D'estate, ai
mercatini al mare, sono i bambini che ci amano, ci seguono fino a
portare da noi le loro mamme. Ci sono le nipoti che comprano per le
nonne, davvero non si può dire che ci sia una donna tipo come
cliente. E, una cosa che tengo molto a dire, a me piace molto il
rapporto umano che si crea nei mercatini, le clienti che ti
raccontano cosa vogliono e perché, quelle che ascoltano la storia di
un bijoux e lo comprano con maggiore amore, quelle che guardano ti
raccontano di sé e poi non comprano niente e va bene così, perché
c'è stato uno scambio, che a me piace molto.
-
Il rapporto di MO e MA Sculture da indossare con Internet?
Monica:
E' molto buono e stiamo cercando di svilupparlo ulteriormente, anche
se vorremmo potenziare di più gli appuntamenti in laboratorio, ci
piacerebbe che le persone venissero a trovarci, anche per quei
rapporti umani di cui parlavo, basta che ci telefonino al numero
3924643094 per fissare un appuntamento. Nel web siamo su Facebook e
la pagina è molto utile per conoscere i nostri clienti e per farci
conoscere, siamo arrivati da poco su Instagram, che mi
piace
molto e sto scoprendo, mi piacerebbe realizzare entro breve un sito
web. Data la mia esperienza passata, sono io che mi occupo di queste
cose e penso sia stato molto importante per noi raccogliere le email
dei nostri clienti, nei mercatini. Così ho potuto realizzare una
mailing list davvero utile, per far conoscere le nostre novità e il
calendario dei nostri mercati. Metterei anche la mailing list tra le
cose di Internet da utilizzare.
Questa è
la
pagina Facebook
di MO e MA Sculture da Indossare, questo
il
profilo su Instagram;
i
loro prossimi appuntamenti nei mercatini sono
Una storia tra le
mani (13 febbraio 2016 via Carlo Alberto e 14 febbraio 2016, alla
Crocetta Più,
in largo Cassini),
San Salvario Emporium (6 marzo 2016, piazza Madama
Cristina),
Carrousel (13 marzo 2016, Cascina Cuccagna, Milano),
Fa'
la cosa giusta (18-20 marzo 2016,
Fieramilanocity, padiglioni 3 e 4, viale Colleoni, GATE 4 Milano).
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