Torino, che rompe
un altro record e un
altro tabù. E' stata la
prima grande città a ospitare i
Giochi
Olimpici Invernali. E adesso è la
prima grande città italiana a essere circondata da
una
Riserva di Biosfera dell'UNESCO: nei giorni scorsi, il
Parco del
Po e Collina Torinese è infatti entrato nella lista dei territori
protetti dall'ONU ed è la prima volta che un territorio a forte
presenza umana viene inserito in questo elenco.
Nel sito
dell'UNESCO si legge che la nuova Riserva della Biosfera "si
trova nella regione italiana del Piemonte e copre tutto il tratto
torinese del Po con i suoi principali affluenti e le colline
torinesi. Il Po è il
principale serbatoio di biodiversità nella
pianura torinese, in parte grazie alle numerose zone umide formatesi
sul suo percorso. Le sue caratteristiche fisiche e geologiche hanno
portato alla formazione di numerosi lidi ghiaiosi, lanche (
sono gli
stagni formatisi sui bracci morti dei fiumi) e boschi ripariali, che
ospitano varie specie. Queste caratteristiche naturali sono
particolarmente preziose in una zona densamente popolata, vicina a
Torino, con i suoi 900mila abitanti, e le altre città dei dintorni".
Il Parco del Po copre circa
120 km del percorso del Po, nel
territorio di ben
85 comuni, dalla provincia di Cuneo a quella di
Vercelli, passando per quella di Torino, per u
na superficie
complessiva di 171.233,85 ettari. Secondo
il sito web del Parco delPo e Collina Torinese, il
programma MAB (the Man and the Biosphere)
dell'UNESCO, che gestisce la Rete Mondiale delle Riserve della
Biosfera, è "una governance cultural-ambientale-economica che
dà
valore alle diverse anime del territorio in un connubio di
cooperazione, in chiave sostenibile, tra natura, agricoltura,
impresa, paesaggio, ruralità, salute e sport, arte, enogastronomia,
beni culturali tangibili e intangibili". Il riconoscimento
dell'UNESCO "pone le basi
per migliorare la qualità della vita,
per avere una infrastruttura verde più capillare, quindi una
maggiore attrattività economica e buone pratiche di sostenibilità
in tutti in settori,
a partire dall'ecoturismo". Non mancheranno
le iniziative per mantenere le peculiarità del Parco del Po e
Collina Torinese e i suoi rapporti con la grande area urbana con cui
confina e in cui è inserito:
ogni 10 anni l'UNESCO controlla infatti
la sua lista, per verificare che i siti dell'elenco abbiano mantenuto
e migliorato le caratteristiche che hanno permesso loro il
riconoscimento.
Oltre al Parco del Po e Collina Torinese, il
Consiglio dell'UNESCO, riunito a Lima, nel Perù,
ha inserito nella
sua lista anche i Monti di Tlemcen (Algeria), le Beaver Hills
(Canada), Tsa Tué (Canada), il lago Bosomtwe (Ghana), La Hotte
(Haiti), Agasthyamala (India), Balambangan (Indonesia), Hamoun
(Iran), Barsakelmes (Kazakistan), Belo-sur-Mer – Kirindy-Mitea
(Madagascar), l'isola di Cozume (Messico), Atlas Cedar (Marocco),
Gran Pajatén (perù), Albay (Filippine), Fajas de Sao Jorge
(Portogallo), il Tago (Portogallo e Spagna), Jozani-Chwaka Bay
(Tanzania), l'Isola di Man (UK).
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