L'apertura sarà domani, finalmente. Il 24 marzo
2016, i Giardini Reali torneranno alla pubblica fruizione, dopo i lunghi anni di restauro. Non sarà riaperto l'intero complesso, ma la parte più vicina a Palazzo Reale; per
la parte intorno alla Cavallerizza Reale, bisognerà aspettare ancora
qualche mese.
I Giardini Reali riaperti rappresentano il nucleo
più antico, con i suoi primi ampliamenti. La parte originaria,
appena a Nord di Palazzo Reale, era tagliata in diagonale dalle
adiacenti mura romane e fu voluta dal duca Emanuele Filiberto per
dare un aspetto di palazzo aristocratico alla sua prima residenza
torinese: nei suoi spazi c'erano fontane, grotte, peschiere e animali
esotici. Poco dopo la sua morte, iniziarono gli ampliamenti e, nel
XVII secolo, il tracciato delle nuove fortificazioni permise di
dare ai Giardini Ducali un aspetto più regale. Il celebre
paesaggista francese André le Nôtre, ideatore dei giardini di
Versailles, li ridisegnò, immaginando un nuovo asse di simmetria per
l'area orientale, dotata di un grande specchio d'acqua, e sistemando
un Giardino dei Fiori intorno al Bastione Verde, con aiuole quadrate
e due piccole fontane. A metà del XVIII secolo venne aggiunta la
grande Fontana dei Tritoni di Simone Martinez: con la scultura
centrale di una Nereide circondata da Tritoni, al centro della vasca,
mentre tutt'intorno alla Fontana ci sono dodici statue di esseri metà
umani e metà acquatici. Tra il 1896 e il 1905, gli ultimi interventi
e cambiamenti, con il disegno definitivo del Bastion Verde.
Restituiti al pubblico da domani, i Giardini sono stati
restaurati in modo filologico. I Giardini Ducali hanno recuperato
l'aspetto che avevano in epoca umbertina, quando è stato effettuato
l'ultimo intervento, documentato da un disegno di Alfredo D'Andrade,
che riproduce il parterre tripartito con disegno neobarocco. Nel Giardino
delle Arti si sono recuperate le prospettive disegnate da André le
Nôtre, con il disegno mistilineo dei parterre e con particolare
attenzione alle visuali laterali e agli assi compositivi. Nell'area
del Boschetto sono stati recuperati i percorsi pedonali e rimessi in
ordine i servizi e i sottoservizi.
I restauri non sono ancora
finiti: dal 4 aprile 2016 riguarderanno la Fontana dei Tritoni, le
statue e i vasi e si concluderanno a giugno. Una volta che tutti i lavori saranno terminati, i Giardini Reali acquisteranno una funzione da protagonisti nel complesso dei Musei Reali, diventando un vero e proprio snodo di distribuzione dei percorsi interni: la Galleria Sabauda e il Museo d'Antichità, adesso raggiungibili dagli ingressi in via XX settembre, diventeranno visitabili attraverso un percorso museale interno, che passerà dai Giardini. In questo modo, i visitatori avranno anche un'idea più completa dell'intero complesso.
In questi primi due
mesi, l'orario d'apertura è tutti i giorni meno il lunedì dalle ore
9 alle ore 19; l'ingresso sarà gratuito. La
riapertura ufficiale sarà a Pasquetta, il 28 marzo 2016, con una
festa che si prolungherà per tutto il giorno. Il programma è il
seguente:
dalle ore 10.30 alle ore 12.00
Gruppo storico
Pietro Micca della Città di Torino
Ronde, guardia e cambio della
guardia presso l'ingresso di Palazzo Reale, scarica di fucileria a
salve. Saranno inoltre presenti momenti didattici volti a spiegare al
pubblico il funzionamento delle 'armi storiche' e la composizione
delle diverse divise
dalle ore 10.30 alle ore 17.00
Gruppo
Storico Ventaglio d'Argnto
In un'atmosfera magica, i visitatori
potranno incontrare molti figuranti in costume che faranno rivivere
le passeggiate nel parco dell'epoca
ore 12.00
Gruppo storico Pietro
Micca della Città di Torino
Un colpo di cannone a salve segnerà
l'inizio ufficiale dell'inaugurazione dei Giardini Reali
dalle ore 14.30 alle ore 17.00
Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino
presenta Ciit Brass Quintet
Concerto quintetto d'ottoni
dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Associazione Storico-Culturale Historia Subalpina
L’800 ai
Giardini Reali – animazioni storiche e danze di tradizione
Ore 15.00 – 16.30
Fondazione
Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
Caccia alle uova di Pasqua
Ispirandosi alla tradizione giunta dal
mondo anglosassone e dal Nord Europa, Il Coniglio Bianco,
accompagnato da alcuni personaggi delle fiabe, condurrà i bambini e
le famiglie alla ricerca delle uova pasquali
Ore 17.00 – 18.00
Associazione
Storico-Culturale Historia Subalpina
Verranno presentate ai
visitatori alcune danze di tradizione quali quadriglie, contraddanze
e valzer, simbolo in musica del Risorgimento italiano. La festa
terminerà coinvolgendo il pubblico in una grande danza collettiva
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