Dal
2 al 5 giugno 2016, si daranno appuntamento a
Ostana (CN) le
letterature nelle lingue minoritarie. Il
Premio Ostana: scritture in
lingua madre premierà autori e traduttori provenienti dall'Ecuador,
dalla Nigeria, dal Paese Basco, dalla Frisia, dall'Occitania e dalla
Grecìa salentina. L'obiettivo è " una festa sulla
biodiversità
culturale dell'umanità, animata da un ideale di
convivència, parola
trobadorica che significa 'l’arte di vivere insieme in armonia' e
che si traduce in una rassegna nella quale gli artisti sono sempre a
stretto contatto col pubblico, libero di partecipare e
interagire".
Il
programma di questa quattro giorni in lingue
sconosciute è affascinante, perché riunisce letteratura, arte,
musica, cinema, facendo di Ostana, fascinoso borgo alpino collocato davanti alla vetta triangolare del Monviso, una piccola capitale del
multilinguismo, della scrittura e della convivenza.
Si inizia
il
2 giugno alle ore 10, con l'inaugurazione della mostra
Lenga(s) de guerra e con la presentazione del Convegno
Disobbedienti
alla guerra, a cura di Fredo Valla in programma il 25 giugno 2016, e
dello spettacolo
Vesamont. La mattinata sarà tutta dedicata
all'
occitano; verrà infatti presentato
Lo pavòt dins la nívola:
431 poesias d’Emily Dikenson, tèxt englès/occitan, revirada da
Peyre Anghilante, a cura di Aurélia Lassaque, e sarà proiettato
Lo
sol poder es que de dire, intervista filmata da Andrea Fantino a
Fausta Garavini, redattrice della rivista letteraria Paragone di
Firenze. A seguire,
Humour Nero Occitano, una conversazione tra il
documentarista Fredo Valla e lo scrittore occitano Joan Ganiayre,
Premio Lingua Occitana di questa edizione.
Dalle ore 16 alle ore 19
toccherà alla lingua
Yoruba, con
Twitta in Yoruba! Le lingue minoritarie e i nuovi mezzi di
comunicazione, un incontro tra Kola Tubosun e Lola Shoneiyn, scrittrice nigeriana. Shoneiyn
offrirà anche una lectio magistralis dal titolo
Le dinamiche tra
lingua dominante e lingua dominata: come uscire da una identità.
Alle
ore 19, il Centro Polifunzionale offrirà anche un
Minjar
Drech, la merenda sinoira, e la serata proseguirà alle 21:30
con la presentazione in prima assoluta di
Mravalzhamier, il film di
Renato Morelli dedicato alla via dei canti tradizionali di Svaneti,
in Georgia.
Il
3 giugno, alle
ore 10, inizierà una
passeggiata
"antropologica, letteraria e musicale per far risuonare le
lingue madri degli artisti per le antiche borgate di Ostana".
Nel pomeriggio, l'appuntamento è con
la lingua Grika, parlata in
Puglia:
Dalla voce alla scrittura: una nuova prospettiva per il griko
è il titolo dell'incontro con lo scrittore griko Salvatore Tommasi;
mentre
Sapere di terra e aspirare al cielo: comporre musica in griko
sarà il titolo della conversazione con il musicista griko Rocco De
Santis. Quest'ultimo sarà protagonista dello spettacolo
Il canto di
Anteo: viaggio d'autore nelle Grecia Salentina, alle ore 21.30, con
Matteo Longo (fisarmonica), Doriano Longo (violino).
Il
4 giugno
sarà dedicato all'
euskera e allo
shuar, parlati nei Paesi Baschi e
nell'Ecuador. Per il primo la traduttrice Lurdes Ausmendi discuterà
de
La funzione della traduzione nelle politiche e strategie di
normalizzazione e uso dell'euskera con Maria Teresa Atorino. Per il
secondo, una lingua antichissima, parlata nell'Amazzonia ecuadoriana
ancora prima dell'arrivo degli Incas, la scrittrice Maria Clara
Sharupi Jua sarà protagonista dell'incontro con Maurizio Gnerre,
Lingua che non muore cresce. Dopo il pranzo, come tutti al Rifugio La
Galaberna, ci sarà un
dibattito sull'antropologia visiva del cinema,
curato dalla Scuola di Cinema L'Aura di Ostana, al quale
parteciperanno Renato Morelli e Fredo Valla.
Nel pomeriggio,
l'incontro con l'ultima lingua di questa edizione del Premio Ostana,
il
frisone:
Intrecci dal frisone all'olandese. Tsead Bruinia,
esploratore dei sogni farà incontrare Tsead Bruinja, Premio Giovani
di questa edizione, e Aurélia Lassaque, poetessa occitana. Seguirà
lo spettacolo
Aura boreala II, una performance di poesia e musica
proprio con Aurélia Lassaque e Tsead Bruinja.
Il
5 giugno,
dalle ore 10, la
cerimonia di consegna dei premi a
Kola Tubosun (yoruba, Nigeria), Maria Clara Sharupi Jua (shuar,
Ecuador), Salvatore Tommasi (griko, Italia), Joan Ganiayre (occitano,
Francia), Tsead Bruinja (frisone, Olanda), Lurdes Auzmendi (euskera,
Spagna). Ci saranno anche due nuovi premi alla carriera artistica per
Rocco De Santis (Premio Composizione Musicale in lingua grika) e per
Renato Morelli (Premio al Cinema).
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