Da domani,
1° giugno 2016, apre al
pubblico il
Parco Storico della Palazzina di Caccia di Stupinigi,
dopo alcuni anni di lavori di riqualificazione. Il parco della
residenza era una sorta di
continuazione ideale del disegno
architettonico di
Filippo Juvarra: i suoi viali proseguivano infatti gli assi
iniziati dalla croce di Sant'Andrea della Palazzina. Il Parco era
dunque uno strumento ulteriore, come
una scenografia ideale, della
messa in scena del
potere assoluto dei sovrani sabaudi. E sarà
davvero
da non perdere la possibilità di uscire sui giardini dal
grandioso
Salone Centrale, in cui confluiscono le quattro maniche
dell'edificio, per ammirarne la forza.
La concezione juvarriana del Parco è stata mano a
mano
reinterpretata dalle epoche successive. Il paesaggista
Michel
Bénard realizzò il
gran rondò, da cui si irradiano le direttrici
dei viali, nelle direzioni della rosa dei venti, ripetendo così lo
schema a croce di Sant'Andrea della Palazzina, con il fulcro nel
Salone centrale. "Il rondò permetteva agli ospiti (magari in
sella e pronti per la battuta di caccia) di ammirare il maestoso
dispiegarsi delle facciate della Palazzina con le luminose vetrate
del Salone, dall'altra di stendere lo sguardo a perdita d'occhio
sulle rotte di caccia e sugli immensi possedimenti dei Savoia"
spiega il comunicato stampa che annuncia l'apertura dei giardini. Si
ha così un'idea di quanto questo
dispiegamento di bellezza e di
potere avesse il compito di colpire gli ospiti, dimostrando loro la
forza del sovrano sabaudo. "Il giardino venne in origine
sviluppato come giardino formale all'italiana con
parterre a broderie
delimitati da siepi di bosso e ligustro, decorati in estate da vasi
di fiori e agrumi. Vennero piantati con perfette simmetrie viali e
bosquets di carpini, olmi e querce. Gli
apartments verts o cabine di
verzura, ai lati dei parterre centrali, indirizzavano lo sguardo
verso il parco e costituivano l'elemento di maggiore rilievo
scenografico: furono però distrutti dalle truppe napoleoniche"
continua ancora il comunicato stampa.
Nel XIX secolo, ci fu la
trasformazione del giardino, per adeguarlo al
gusto romantico
inglese, allora di moda. Furono creati percorsi con andamento
sinuoso, un laghetto con isola dotata di belvedere, un ponte con
balaustra di rami intrecciati; fu realizzata persino una serra, nella
parte orientale, accanto al Serraglio degli animali esotici, in cui
si potevano ammirare le essenze provenienti da ogni parte del mondo.
Le
scuderie, ricovero invernale degli agrumi, divennero così
citroniere.
Al recupero del Parco di Stupinigi, hanno
contribuito la
Fondazione CRT e la
Consulta di Torino, che in passato
avevano permesso il
ripristino del disegno originale dei parterre
davanti alla Palazzina e il
reimpianto delle alberate storiche di
pioppi cipressini attorno alla residenza.
Fino al 31 luglio 2016,
l'ingresso al Giardino è
compreso nel prezzo del biglietto
d'ingresso alla Palazzina.
Dal 1° agosto, la visita al Parco
costerà
3 euro (ridotto 2 euro), da aggiungere al prezzo d'ingresso (12 euro,
ridotto euro per over 65 e ragazzi tra i 6 e 17 anni, gratuito per
minori di 6 anni, Abbonamento Musei e accompagnatori disabili).
L'
orario di apertura della Palazzina è martedì-venerdì ore
10.00-17.30, sabato, domenica e festivi ore 10.00-18.30.
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