Cambiano i mezzi di trasporto, ma le
rotte delle merci rimangono le stesse da secoli. La
Via della Seta
che Marco Polo percorreva a piedi o a cavallo, potrà essere percorsa
sui
treni ad alta velocità in un futuro neanche troppo lontano,
forse addirittura tra una trentina d'anni. Da Lisbona a Pechino,
passando per Madrid, Lione, Torino, Venezia, Belgrado, Istanbul,
Teheran e, più a Nord, da Glasgow, Londra, Rotterdam, Berlino,
Mosca, Ekaterinenburg, Astana. Città che evocano suggestioni
letterarie e profumi esotici e che sarebbero collegate dai treni ad
alta velocità, sulle due moderne Vie della Seta, a cui si attaccherebbero, come in una rete, altre città e capitali, per un totale di
223 città.
Il progetto è del
Mir Initiative, che nel suo sito web
ha pubblicato una
cartina interattiva dell'Eurasia, collegata come se
fosse una grande metropolitana: basta scegliere due città, inserite
nella rete, non necessariamente sulle due rotte principali, e
immediatamente appaiono
la distanza in km e il tempo di percorrenza
(per un errore, durante il test, ho cliccato Lussemburgo e Minsk, che
distano 1623 km e che il treno ad alta velocità collegherebbe in 5
ore, con una media di oltre 300 km/h; se si cliccano le città
giuste, invece, Torino e Pechino sono separate da 9838 km, che sulla
nuova Via della Seta ferroviaria si percorrerebbero in 26 ore).
Torino è parte integrante di questo progetto
ambizioso e
visionario: qualche giorno fa in città è stata inaugurata la
sede
europea del Forum delle Città della Nuova Via della Seta. Finora
sono 30 e presto potrebbero diventare 50: hanno sottoscritto la
Carta
di Torino, con cui i loro sindaci si sono impegnati a promuovere il
progetto. Torino è la prima sede inaugurata, presto verranno aperte
sedi anche a
Pechino e a
Mosca. E fa impressione leggere che le tre
città sede del progetto sono Pechino, Mosca e Torino.
A cosa
servirebbe, però, praticamente, un progetto di questo genere? Quante
persone, potrebbero mai partire da Lisbona per andare in treno a
Pechino, per dire? Quanto sarebbe finanziariamente redditizio un
progetto di questo genere? Non bisogna pensare solo alle persone, in
realtà, anche se i progressi ferroviari potrebbero mettere presto in
dubbio
il vantaggio del volo aereo persino in termini di tempo.
Bisogna pensare anche alle
merci. Un mese fa un treno della compagnia
cinese
Wuhan Asia Europe Logistics ha impiegato
15 giorni per
arrivare
da Pechino a Lione, dovendo superare difficoltà come, per
esempio, i binari di diverso scartamento in Russia, e dovendo aggirare le Alpi, perché
la Torino-Lione non è ancora stata completata. 15 giorni per un
viaggio che
via mare dura un mese di più, 45 giorni: il vantaggio
per il trasporto delle merci è evidente. E cosa non dovrà essere le
città lungo la Via della Seta riusciranno davvero a realizzare una
ferrovia ad alta velocità, con standard di percorrenza e con
scartamenti di binari comuni.
Per realizzare un percorso di
questa rilevanza diventerà fondamentale
la realizzazione della
Torino-Lione, che permetterà di superare le Alpi e creerà il
cosiddetto corridoio mediterraneo, dall'Atlantico di Lisbona, al
Mediterraneo di Barcellona, Marsiglia, la Pianura Padana e poi giù,
di nuovo verso il Mediterraneo, attraverso i Balcani, fino a Istanbul
e all'Asia. Il corridoio mediterraneo, attraverso l'Italia,
permetterà di
risparmiare ben 1500 km. L'interscambio economico tra
Cina e Europa vale oggi
500 miliardi di euro all'anno, destinati ad
aumentare vertiginosamente, se questo progetto andasse in porto.
Il
prossimo appuntamento del Forum sarà il
3 giugno a Sochi, in Russia,
dove i sindaci di numerose città cinesi e russe firmeranno il loro
ingresso nel progetto; verrà anche presentato un libro bianco sulle
città che si troveranno sulla nuova Via della Seta ferroviaria.
Ancora a giugno, Cina e Russia firmeranno l'accordo per realizzare
la
linea tra Mosca e Kazan, primo tratto della ferrovia ad alta velocità
verso l'Asia Centrale e verso Pechino.
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