Architettura in Città, uno dei miei
festival prediletti di Torino, quest'anno si prende
una pausa. Il
successo delle cinque edizioni passate ha spinto gli organizzatori a
ripensare la formula "un'esigenza condivisa da
molte organizzazioni culturali che stanno accogliendo con piacere
l’invito a discuterne insieme" spiegano la
Fondazione per
l'Architettura/Torino e l'
Ordine degli Architetti di Torino nel comunicato
stampa.
Il
6 luglio 2016 ci sarà una giornata di lavoro a porte
chiuse, per discutere come sarà la prossima
Architettura in Città:
"Ci si chiede se abbia ancora senso parlare di festival, se sia
più opportuno organizzare un evento centralizzato o disseminato sul
territorio, quale debba essere la lunghezza della rete (locale,
nazionale, internazionale), quali siano le modalità più efficaci
per comunicare con i cittadini temi difficili come l'architettura e
in che modo si possa raggiungere la sostenibilità economica".
Il
6 e 7 luglio ci saranno
iniziative aperte al pubblico, che hanno come
filo conduttore l'
ascolto. Dunque, se l'architettura vi appassiona e
vi interessa e se avete idee e proposte per il futuro di architetture
in città, quello sarà il vostro momento.
Mercoledì 6 luglio,
dalle ore 17 alle 20, si lasceranno parlare le architetture e i
progetti che hanno sapientemente interpretato il contesto storico,
recuperando il patrimonio esistente senza alterarne le tracce
architettoniche: l'
itinerario Inserimenti contemporanei
nel centro storico guiderà i visitatori tra le nuove realizzazioni
nel Quadrilatero romano.
Dalle 18.00 alle 22.00,
27 studi di architettura
apriranno le porte a colleghi e curiosi. Un
modo per trasformare per una sera il proprio ambiente di lavoro in un
vero e proprio luogo di incontro nel quale sia possibile conoscersi,
confrontarsi e fare comunità oltre che mostrare il proprio lavoro e
ascoltare suggerimenti. L'iniziativa
Open Studio vuole inoltre
mettere in luce le diverse modalità con cui si esercita la
professione di architetto: a fianco degli studi tradizionali, singoli
o associati, ci saranno spazi di coworking e case studio.
Il
7 luglio l'esercizio
all'ascolto sarà messo in pratica attraverso una
performance
teatrale che si svolgerà alle ore 18 al
Teatro Espace, con la regia di
Davide Barbato e la partecipazione dei curatori Davide Tommaso
Ferrando e Nina Bassoli. Come l'architetto si relaziona al
committente? In che modo la comunità può prendere parte alla
creazione di architettura? Perché la bellezza è un valore? Come si
può progettare con risorse limitate? Sono i temi intorno ai quali ruoterà lo spettacolo, con video,
composizioni sonore e voce dei cittadini per stimolare la
riflessione.
L’attività di ascolto è già
in corso: tutti possono offrire il proprio contributo alla
discussione nella
pagina dell'evento creata su Facebook.
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