Un modo diverso di fare jazz e cultura,
a
Cumiana, a pochi km da Torino, nel weekend compreso
dal 24 al 26
giugno 2016. Il Jazzit Fest, per tre anni a Collescipoli, in Umbria,
è diventato
itinerante (nel 2017 sarà a Feltre, BL, e nel 2018 ad
Andria, BT) e si è trasformato in
Civitates: non più solo Festival,
ma anche processo sociale e culturale. Organizzato dalle piattaforme
editoriali Jazzit e Il Turismo Culturale, il Jazzit Festival si presenta così: "E'
il primo evento musicale al mondo costruito attorno ai principi della
sharing economy, ciò significa che ciascun protagonista dell'evento, dal musicista alla redazione di Jazzit, passando per il pubblico, i
service e i cittadini della comunità locale, metterà a
disposizione degli altri qualcosa di sé: per dimostrare che si può fare
cultura, arte e promozione turistica in modo partecipato". Il principio di partenza è già affascinante, ma, per l'appunto, è solo la partenza.
Nel loro comunicato stampa, gli organizzatori
spiegano così
le caratteristiche dell'evento: "E' prodotto
secondo una
Carta dei Valori che comprende un
Codice Etico e un
Bilancio Sociale; è prodotto
senza contributi pubblici, a basso
impatto ambientale e in
sharing economy; è organizzato con una
direzione artistica a sorgente aperta, per iniziativa
diretta, libera e spontanea di musicisti, addetti ai lavori e
creativi; si promuove attraverso
due hashtag: #benvenuti_jazzitfest
[per la comunità locale che ospita] ed #eccomi_jazzitfest [per chi
partecipa]; la comunità locale ospita
nelle proprie case tutti i
protagonisti del programma artistico; si
autofinanzia attraverso la
Banca di Sviluppo Culturale, un crowdfunding innovativo perché il
40% dei ricavi viene destinato alla fondazione di una
Scuola Civica
della Musica; mette in scena il coinvolgimento attivo della comunità
locale; è un esempio di
coworking tra istituzioni, privati e
comunità locale; è un evento che nasce come
occasione di incontro e
confronto per una specifica comunità artistica, quella che gravita
intorno al jazz, offrendo la possibilità di scambiarsi informazioni
e di attivare reti professionali; è un evento che esprime un suo
Bilancio Emozionale, ovvero una raccolta delle impressioni lasciate
sui social e sui media da tutti coloro che hanno partecipato
all'evento".
Un Festival decisamente diverso, quasi a misura d'uomo, verrebbe da dire, con principi nuovi e
interessanti, che gli hanno fatto meritare una
good practice europea
dal titolo Culture Shapes the Smart City, il patrocinio onorario
UNESCO e la buona pratica #laculturachevince.
Il
programma della
manifestazione si sviluppa secondo
tre fasce orarie, che hanno
caratteristiche diverse; le attività programmate e la produzione
musicale e artistica sarà di
pubblico dominio, perché
realizzata da persone che operano senza scopo di lucro. Le attività
turistico-culturale saranno a
pagamento, per s
ostenere
l'associazionismo culturale e sociale del territorio, e il tessuto
imprenditoriale della comunità locale.
Alla mattina, dalle ore
10 alle ore 15, la proposta prevede itinerari di turismo culturale
con guide locali; picnic sonori; trekking naturalistici; mercatino
locale; laboratori del gusto, dell'artigianato e di storytelling;
stand enogastronomici a filiera corta.
Al pomeriggio, dalle ore 15
alle ore 18, ci saranno conferenze, masterclass e laboratori di
musica d'insieme; proiezioni di film e videoclip musicali; stand
enogastronomici a filiera corta.
Alla sera, infine, dalle ore 18 a
oltre mezzanotte, showcase musicali diffusi, con performance nelle
piazze, nei chiostri, all'interno di residenze private, palazzi
storici, chiese; stand enogastronomici a filiera corta.
Per
conoscere
tutti i dettagli dell'iniziativa e del programma, il
sito
ufficiale della manifestazione è
www.jazzitcumiana.it.
Commenti
Posta un commento