FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Quando in piazza Castello non c'erano le auto

Due foto di Piazza Castello, il cuore di Torino, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, con Palazzo Reale sempre sullo sfondo. Probabilmente bisogna aver visto piazza Castello negli anni 80, per rimanere sorpresi e meravigliati, piacevolmente colpiti, al vedere la piazza affidata praticamente solo ai pedoni.


C'era un originario concetto di piazza, come luogo d'incontro e di socializzazione, appena spezzato dal passaggio dei tram verso via Garibaldi, che negli anni 70 e 80 era andato perduto. In quel periodo, infatti, intorno a Palazzo Madama c'era un traffico circolare, che lo utilizzava come una sorta di rotonda aulica, davanti all'edificio c'erano i capolinea del 72 e le fermate degli autobus e tram provenienti da via Po e diretti verso via Pietro Micca; in piazzetta Reale c'era un parcheggio dell'ACI. Davvero, negli anni 70 e 80, il concetto di piazza aulica era stato stravolto, arreso al dio automobile, su cui Torino ha concentrato la propria fortuna nel XX secolo.

Un concetto recuperato solo recentemente, nel periodo pre-olimpico, con il ritorno di piazza Castello a isola pedonale, il trasferimento del traffico automobilistico, trasporto pubblico compreso, sul lato meridionale. Si guardano le foto e si pensa come quella parentesi di auto davanti a Palazzo Reale non sia stata particolarmente felice. In fondo il recente ritorno alle origini, segnala come sia stata forte l'impronta di chi ha disegnato la città, nel XVII secolo, e come sia stato intelligente chi, negli anni 90, ha voluto il ritorno delle piazze auliche torinesi alla loro originaria funzione di luoghi di bellezza e di socializzazione.


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