FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Visita guidata al cantiere di restauro della chiesa di Santa Chiara

La Compagnia di San Paolo riprende l'apertura ai cittadini dei cantieri di restauro da lei finanziati nelle chiese cittadine. Tra settembre e ottobre [AGGIORNAMENTO visto il successo, le visite sono prorogate: tutti i venerdì di novembre 2016, ore 16 e 17!], si potrà visitare il cantiere della chiesa di Santa Chiara, in via delle Orfane 15; gli orari disponibili sono ore 16 e ore 17 per i venerdì, mentre sabato 8 ottobre il cantiere sarà visitabile dalle ore 10 alle 18; l'ingresso è gratuito, ma soggetto a prenotazione all'email cantiere.santachiara@gmail.com (è necessario indicare il numero di persone, il giorno e l'orario prescelto e un numero di telefono); alle visite non sono ammessi più di 12 partecipanti, a cui è richiesto l'uso di pantaloni e di scarpe chiuse e senza tacchi, con suola di gomma (sarà necessario compilare un modulo per l'accettazione delle misure di sicurezza in cantiere e tutti i visitatori verranno dotati di un casco). La visita durerà circa 45 minuti e si articolerà in un'introduzione storica a terra e in una successiva salita sul ponteggio, tramite una comoda scala.

Come si può vedere questo progetto di visita ai cantieri, iniziato con analoghe visite a quelli della Cappella dei Mercanti e dei Banchieri e della Cheisa della Trinità, è decisamente affascinante, con uno scopo evidente e condivisibile: far conoscere ai torinesi e ai turisti il patrimonio architettonico e religioso che la città custodisce e sensibilizzare sull'importanza degli edifici sacri nel ventaglio dell'offerta culturale cittadina.

La chiesa di Santa Chiara, nel cuore del Quadrilatero Romano, si trova in uno degli isolati più antichi della città, a vocazione religiosa sin dal Medio Evo. Intorno al XV secolo, c'era qui un convento delle Clarisse, di cui la chiesa faceva parte, poi, con gli ampliamenti del Settecento, il complesso arrivò a occupare l'intero isolato, cancellando le tracce delle costruzioni più antiche. Anche la chiesa venne completamente ricostruita, tra il 1742 e il 1746, distruggendo le vestigia precedenti, di cui non abbiamo più traccia. Costruita da Bernardo Vittone, l'attuale chiesa di Santa Chiara, che ha subito pochi rimaneggiamenti da allora, è uno dei più affascinanti edifici religiosi di età barocca. "Come è la norma per le chiese conventuali femminili, Vittone disegna un edificio composto di due parti distinte: la chiesa pubblica, uno spazio raccolto, a pianta centrale, e lo spazioso coro delle monache di clausura, dove l'architetto fornisce una prova della sua perizia nel realizzare spazi vivibili, luminosi, adatti alla vita quotidiana. I due spazi corrispondono infatti a obiettivi e usi diversi. La chiesa pubblica non aveva bisogno di essere grande, né di accogliere una intera comunità, come nel caso delle chiese parrocchiali. Vittone le dà pertanto una forma centralizzata, con un forte sviluppo verticale e una cupola impostata su quattro piloni traforati. Grazie a questo notevole sviluppo verticale la chiesa capta una luce a tratti intensa, che si diffonde verso il basso in modo uniforme, soffuso, attraverso le numerose aperture. Il valore anche simbolico di questa luce viene sottolineato da una serie di cartigli in stucco posti al livello dell'imposta della cupola, dove con emblemi e motti in latino si sviluppa il concetto di claritas: e così la luminosità, la fama, e il nome della Santa cui la chiesa è dedicata idealmente coincidono" spiega il comunicato stampa della Compagnia di San Paolo.

Per scoprire poi il resto, basterà partecipare a una delle visite guidate preparate in cantiere, seguendo le modalità d'iscrizione già indicate.


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