La
Compagnia di San Paolo riprende l'apertura ai cittadini dei
cantieri di restauro da lei
finanziati nelle
chiese cittadine.
Tra settembre e ottobre [AGGIORNAMENTO visto il successo, le visite sono prorogate: tutti i venerdì di novembre 2016, ore 16 e 17!], si potrà visitare il cantiere della
chiesa di Santa
Chiara, in via delle Orfane 15; gli orari disponibili sono
ore 16 e ore 17 per i
venerdì, mentre sabato 8 ottobre il cantiere sarà visitabile
dalle
ore 10 alle 18; l'ingresso è
gratuito, ma soggetto a
prenotazione
all'email
cantiere.santachiara@gmail.com
(è necessario indicare il numero di persone, il giorno e l'orario
prescelto e un numero di telefono); alle visite non sono ammessi più
di
12 partecipanti, a cui
è richiesto l'uso di pantaloni e di scarpe
chiuse e senza tacchi, con suola di gomma (sarà
necessario compilare un modulo per l'accettazione delle misure di
sicurezza in cantiere e tutti i visitatori verranno dotati di un
casco). La visita durerà
circa 45 minuti e si articolerà in
un'introduzione storica a terra e in una successiva
salita sul ponteggio,
tramite una comoda scala.
Come si può vedere questo progetto di
visita ai cantieri, iniziato con
analoghe visite a quelli
della Cappella dei Mercanti e dei Banchieri e della Cheisa della Trinità, è decisamente
affascinante,
con uno
scopo evidente e condivisibile: far conoscere ai torinesi e
ai turisti il
patrimonio architettonico e religioso che la città
custodisce e sensibilizzare sull'importanza degli edifici sacri nel
ventaglio dell'
offerta culturale cittadina.
La
chiesa di Santa
Chiara, nel cuore del
Quadrilatero Romano, si trova in uno degli
isolati più antichi della città,
a vocazione religiosa sin dal
Medio Evo. Intorno al XV secolo, c'era qui un
convento delle
Clarisse, di cui la chiesa faceva parte, poi, con gli ampliamenti del
Settecento, il complesso arrivò a occupare l'intero isolato,
cancellando le tracce delle costruzioni più antiche. Anche la chiesa
venne completamente ricostruita,
tra il 1742 e il 1746, distruggendo
le vestigia precedenti, di cui non abbiamo più traccia. Costruita da
Bernardo Vittone, l'attuale chiesa di Santa Chiara, che ha subito
pochi rimaneggiamenti da allora, è uno dei più affascinanti edifici
religiosi di età barocca. "Come è la
norma per le chiese conventuali femminili, Vittone disegna un
edificio composto di
due parti distinte: la chiesa pubblica, uno
spazio raccolto, a pianta centrale, e lo spazioso coro delle monache
di clausura, dove l'architetto fornisce una prova della sua perizia
nel realizzare spazi vivibili, luminosi, adatti alla vita quotidiana.
I due spazi corrispondono infatti a
obiettivi e usi diversi. La
chiesa pubblica non aveva bisogno di essere grande, né di accogliere
una intera comunità, come nel caso delle chiese parrocchiali.
Vittone le dà pertanto una forma centralizzata, con un forte
sviluppo verticale e una cupola impostata su quattro piloni
traforati. Grazie a questo notevole sviluppo verticale la chiesa
capta una luce a tratti intensa, che si diffonde verso il basso in
modo uniforme, soffuso, attraverso le numerose aperture. Il
valore
anche simbolico di questa luce viene sottolineato da una serie di
cartigli in stucco posti al livello dell'imposta della cupola, dove
con emblemi e motti in latino si sviluppa il concetto di claritas: e
così la luminosità, la fama, e il nome della Santa cui la chiesa è
dedicata idealmente coincidono" spiega il comunicato stampa
della Compagnia di San Paolo.
Per scoprire poi il resto, basterà
partecipare a una delle visite guidate preparate in cantiere,
seguendo le modalità d'iscrizione già indicate.
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