A Torino si dice
porcellana o cristalli e il pensiero corre a
Prochet, quasi come se
fossero sinonimi. Sotto i portici di
via Pietro Micca, il negozio è
stato aperto 150 anni fa, nel 1861, e adesso è diretto da
Rosanna
Romanisio, la cui famiglia lo ha rilevato negli anni '60. Come molti
altri torinesi, mi sono fermata spesso davanti alle sue vetrine, ma mi ha davvero
incuriosito su
Twitter, grazie alle
molteplici attività culturali
che accompagnano la vendita delle porcellane e dei cristalli, prodotti dai migliori marchi d'Europa (da Ginori a Rosenthal, da
Baccarat a Villeroy & Boch). E' stato così che ho potuto parlare con Rosanna di
Prochet, della sua storia, dei suoi progetti. Di ogni intervista
rimane sempre qualcosa, come un regalo di esperienze e conoscenze; di questa porto con me
la grande passione e
la curiosità di Rosanna per gli oggetti che propone nel suo negozio:
chi compra un oggetto da Prochet, compra anche
una storia di ricerca,
di sperimentazione, di studio, che rende quell'oggetto
speciale.
Labirinto, Catene by Giò Ponti e Volière di Richard Ginori (foto di Prochet)
"Dietro un piatto o un oggetto d'arte c'è sempre
una storia bellissima. Per esempio la serie di piatti e oggetti
Labirinto, Catene, firmati da Giò Ponti per la Manifattura Richard
Ginori hanno decorazioni eseguiti con la tecnica cromolitografica,
studiata per una produzione di serie, che abbatte i costi rispetto a
quella manuale. Ancora Richard Ginori propone Volière, una serie di
oggetti con disegni presentati sulla forma impero, con illustrazioni
artistiche di botanica risalenti al XIX secolo, ci sono uccelli
inseriti tra decorazioni floreali realizzate appositamente in oro
puro; c'è stato un lavoro di ricerca sia per le illustrazioni che
per i motivi impero, tutti diversi gli uni dagli altri, con un
effetto elegantissimo, sia per la tavolozza dei colori, oltre una
cinquantina. A me piace che il negozio non sia chiuso in se stesso e
che mostri il riflesso storico e artistico che c'è dietro gli
oggetti che vende. Ci sono studi artistici, decori antichi, design
moderno che è un peccato non conoscere e, quindi, non apprezzare"
spiega Rosanna Romanisio.
- Come è iniziata la passione per le
porcellane e i cristalli?
I miei genitori hanno rilevato Prochet
alla fine degli anni 60 e io sono praticamente cresciuta con questa
idea del bello. Diventata adulta, ho scritto per una testata del
Monferrato, ma non ho mai smesso di aiutare mia madre qui da Prochet,
fino a quando ho preso il suo posto. E adesso, accanto a me, c'è mia
figlia.
- Una tradizione che continua in linea femminile
Sì, è
una cosa curiosa, però la porcellana piace anche agli uomini. Ce ne
sono molti anche tra i nostri clienti e possiamo notare le differenze
di approccio: la donna si lascia sedurre dalle forme, dai colori,
l'uomo invece si incuriosisce di più del lato tecnico, come è stato
realizzato un oggetto, che tipo di materiale o cottura. A tutti dico
sempre, però, che un oggetto acquistato va usato: non ha senso
comprare un bel servizio di piatti di Ginori o Rosenthal o avere
cristalli di Baccarat e lasciarli chiusi nell'armadio, bisogna godere
della bellezza che abbiamo acquistato!
- I cristalli e le
porcellane trattati come un tempo il vestito buono della
domenica?
C'è un po' questa tendenza, di usare le cose belle solo
in occasioni speciali, invece bisognerebbe apparecchiare la tavola e
godersi il proprio piatto di porcellana anche per una cena da soli,
in famiglia. In questi anni è cambiata tantissimo l'idea del
ricevere, della tavola, non c'è più l'orgoglio di possedere cose
belle, le signore non mostrano più i loro servizi come si usava un
tempo. Non è colpa di Ikea o della grande distribuzione, ma è proprio cambiato il
nostro modo di vivere, si passa meno tempo in casa, si hanno ritmi
più veloci. Rimangono poche persone che hanno quest'idea del
ricevere, dell'apparecchiare la tavola e tra loro ci sono i nostri
clienti.
- La cosa bella di Prochet è che non si limita a
proporre collezioni di cristalli e porcellane, ma mostra tutta la
cultura che le circonda. Mi ricordo quando su Twitter promuovevate le
vostre attività, collaterali alle mostra sulla porcellana in corso a
Palazzo Madama.
Sì, una collaborazione nata casualmente su
Twitter. Avevano appena lanciato la mostra
Il mondo in una tazza,
quando ho pensato che anche noi potevamo partecipare e sono nati i
nostri workshop, legati a quella mostra. Nel corso degli ultimi anni
abbiamo organizzato numerosi eventi: in occasione di
Time table, a Palazzo Madama, abbiamo organizzato alcuni eventi collaterali, invitando i torinesi ad apparecchiare la tavola con i nostri piatti e i nostri bicchieri, qui in negozio; da
quell'esperienza è nata l'idea che le tavole apparecchiate potessero
ospitare vere e proprie cene. Così c'è stata la collaborazione con
lo chef Matteo Miscioscia e con il fotografo Gerardo Di Fonzio, che
ha fatto un bellissimo lavoro, fotografando e reinterpretando i
motivi decorativi delle porcellane e proiettandoli poi sui muri che
circondano il nostro cortile, durante le cene. E' stato un modo per far conoscere ai
torinesi le nostre collezioni e per dimostrare loro che un bel
servizio di porcellana e di cristalli è una cosa viva, da usare, di
cui godere.
- E adesso arriva Natale e siete già pronti. Quali
sono i progetti futuri?
Pochi giorni fa abbiamo inaugurato la
nostra Bottega di Natale, un angolo con ceramiche e servizi pensati
proprio per Natale. Cosa consiglio? I carrillon, che sono bellissimi,
le classiche
boule de neige, abbiamo decorazioni natalizie
austriache, la curiosità è una Elsa rossa e piccola proveniente da
Copenhagen, mentre la novità di quest'anno sono le porcellane
spagnole di Lladró.
- E poi c'è un evento legato a Giò Ponti, il 24 novembre
Sì,
tengo molto a questa giornata. Presenteremo la collezione Richard
Ginori-Giò Ponti
Venatoria,
Prospettica,
Le mie donne e ci sarà un
maestro della pittorìa Richard Ginori che decorerà dal vivo un
oggetto d'arte, inoltre parleremo di design italiano con assaggi di
cioccolata in tazze Prochet. L'appuntamento è qui in negozio dalle
ore 16.
Prochet 1861 è in
via Pietro Micca 6, è
aperto tutti i
giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 (fino a Natale anche alla domenica); ha un
sito web,
www.prochet1861.com,
e
una vivace pagina Facebook.
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