FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Da Prochet, il tempio della porcellana e del cristallo, a Torino

A Torino si dice porcellana o cristalli e il pensiero corre a Prochet, quasi come se fossero sinonimi. Sotto i portici di via Pietro Micca, il negozio è stato aperto 150 anni fa, nel 1861, e adesso è diretto da Rosanna Romanisio, la cui famiglia lo ha rilevato negli anni '60. Come molti altri torinesi, mi sono fermata spesso davanti alle sue vetrine, ma mi ha davvero incuriosito su Twitter, grazie alle molteplici attività culturali che accompagnano la vendita delle porcellane e dei cristalli, prodotti dai migliori marchi d'Europa (da Ginori a Rosenthal, da Baccarat a Villeroy & Boch). E' stato così che ho potuto parlare con Rosanna di Prochet, della sua storia, dei suoi progetti. Di ogni intervista rimane sempre qualcosa, come un regalo di esperienze e conoscenze; di questa porto con me la grande passione e la curiosità di Rosanna per gli oggetti che propone nel suo negozio: chi compra un oggetto da Prochet, compra anche una storia di ricerca, di sperimentazione, di studio, che rende quell'oggetto speciale.


Labirinto, Catene by Giò Ponti e Volière di Richard Ginori (foto di Prochet)

"Dietro un piatto o un oggetto d'arte c'è sempre una storia bellissima. Per esempio la serie di piatti e oggetti Labirinto, Catene, firmati da Giò Ponti per la Manifattura Richard Ginori hanno decorazioni eseguiti con la tecnica cromolitografica, studiata per una produzione di serie, che abbatte i costi rispetto a quella manuale. Ancora Richard Ginori propone Volière, una serie di oggetti con disegni presentati sulla forma impero, con illustrazioni artistiche di botanica risalenti al XIX secolo, ci sono uccelli inseriti tra decorazioni floreali realizzate appositamente in oro puro; c'è stato un lavoro di ricerca sia per le illustrazioni che per i motivi impero, tutti diversi gli uni dagli altri, con un effetto elegantissimo, sia per la tavolozza dei colori, oltre una cinquantina. A me piace che il negozio non sia chiuso in se stesso e che mostri il riflesso storico e artistico che c'è dietro gli oggetti che vende. Ci sono studi artistici, decori antichi, design moderno che è un peccato non conoscere e, quindi, non apprezzare" spiega Rosanna Romanisio.

- Come è iniziata la passione per le porcellane e i cristalli?
I miei genitori hanno rilevato Prochet alla fine degli anni 60 e io sono praticamente cresciuta con questa idea del bello. Diventata adulta, ho scritto per una testata del Monferrato, ma non ho mai smesso di aiutare mia madre qui da Prochet, fino a quando ho preso il suo posto. E adesso, accanto a me, c'è mia figlia.


- Una tradizione che continua in linea femminile
Sì, è una cosa curiosa, però la porcellana piace anche agli uomini. Ce ne sono molti anche tra i nostri clienti e possiamo notare le differenze di approccio: la donna si lascia sedurre dalle forme, dai colori, l'uomo invece si incuriosisce di più del lato tecnico, come è stato realizzato un oggetto, che tipo di materiale o cottura. A tutti dico sempre, però, che un oggetto acquistato va usato: non ha senso comprare un bel servizio di piatti di Ginori o Rosenthal o avere cristalli di Baccarat e lasciarli chiusi nell'armadio, bisogna godere della bellezza che abbiamo acquistato!

- I cristalli e le porcellane trattati come un tempo il vestito buono della domenica?
C'è un po' questa tendenza, di usare le cose belle solo in occasioni speciali, invece bisognerebbe apparecchiare la tavola e godersi il proprio piatto di porcellana anche per una cena da soli, in famiglia. In questi anni è cambiata tantissimo l'idea del ricevere, della tavola, non c'è più l'orgoglio di possedere cose belle, le signore non mostrano più i loro servizi come si usava un tempo. Non è colpa di Ikea o della grande distribuzione, ma è proprio cambiato il nostro modo di vivere, si passa meno tempo in casa, si hanno ritmi più veloci. Rimangono poche persone che hanno quest'idea del ricevere, dell'apparecchiare la tavola e tra loro ci sono i nostri clienti.


- La cosa bella di Prochet è che non si limita a proporre collezioni di cristalli e porcellane, ma mostra tutta la cultura che le circonda. Mi ricordo quando su Twitter promuovevate le vostre attività, collaterali alle mostra sulla porcellana in corso a Palazzo Madama.
Sì, una collaborazione nata casualmente su Twitter. Avevano appena lanciato la mostra Il mondo in una tazza, quando ho pensato che anche noi potevamo partecipare e sono nati i nostri workshop, legati a quella mostra. Nel corso degli ultimi anni abbiamo organizzato numerosi eventi: in occasione di Time table, a Palazzo Madama, abbiamo organizzato alcuni eventi collaterali, invitando i torinesi ad apparecchiare la tavola con i nostri piatti e i nostri bicchieri, qui in negozio; da quell'esperienza è nata l'idea che le tavole apparecchiate potessero ospitare vere e proprie cene. Così c'è stata la collaborazione con lo chef Matteo Miscioscia e con il fotografo Gerardo Di Fonzio, che ha fatto un bellissimo lavoro, fotografando e reinterpretando i motivi decorativi delle porcellane e proiettandoli poi sui muri che circondano il nostro cortile, durante le cene. E' stato un modo per far conoscere ai torinesi le nostre collezioni e per dimostrare loro che un bel servizio di porcellana e di cristalli è una cosa viva, da usare, di cui godere.


- E adesso arriva Natale e siete già pronti. Quali sono i progetti futuri?
Pochi giorni fa abbiamo inaugurato la nostra Bottega di Natale, un angolo con ceramiche e servizi pensati proprio per Natale. Cosa consiglio? I carrillon, che sono bellissimi, le classiche boule de neige, abbiamo decorazioni natalizie austriache, la curiosità è una Elsa rossa e piccola proveniente da Copenhagen, mentre la novità di quest'anno sono le porcellane spagnole di Lladró.

- E poi c'è un evento legato a Giò Ponti, il 24 novembre
Sì, tengo molto a questa giornata. Presenteremo la collezione Richard Ginori-Giò Ponti Venatoria, Prospettica, Le mie donne e ci sarà un maestro della pittorìa Richard Ginori che decorerà dal vivo un oggetto d'arte, inoltre parleremo di design italiano con assaggi di cioccolata in tazze Prochet. L'appuntamento è qui in negozio dalle ore 16.

Prochet 1861 è in via Pietro Micca 6, è aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 (fino a Natale anche alla domenica); ha un sito web, www.prochet1861.com, e una vivace pagina Facebook.


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