Nelle prossime settimane,
fino al 18
dicembre 2016, Palazzo Reale apre
straordinariamente le
Cucine Reali
e gli
Appartamenti della regina Maria Teresa. Sono spazi che sono già
stati aperti in passato, in modo eccezionale, e che esulano dal
normale percorso di visita, dunque, è sempre bello tornare a vederli
aperti (grazie ai volontari dell'
Associazione degli Amici di Palazzo
Reale e questo è meno bello, perché se l'Italia potrebbe
mangiare
con la Cultura, sarebbe ora di iniziare a farlo).
Le visite si
terranno il
venerdì, sabato e domenica (meno domenica 4 dicembre
2016) alle ore 10, 11, 12, 15, 16 e 17; il
biglietto a ogni visita
guidata costa 4 euro,
da aggiungere ai 12 euro del biglietto
d'ingresso ai Musei Reali (ridotto 6 euro, gratuito under 18,
possessori tessere Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card).
Le
Cucine di Palazzo Reale si trovano nei sotterranei dell'ala di
levante e sono di nuovo visitabili dal 2008,
dopo il restauro che ha
permesso di recuperare ambienti, arredi e utensili, in particolare
una straordinaria raccolta di
duemila pezzi di rame. La visita
offrirà anche la possibilità di conoscere le curiosità legate al
protocollo e al cerimoniale della tavola, con ricette, mode e regole
da seguire a tavola con i sovrani sabaudi.
Gli
Appartamenti della
Regina Maria Teresa prendono il nome dalla moglie di re Carlo
Alberto, nata arciduchessa d'Austria, ma hanno
origine più antica,
essendo stati realizzati tra il XVII e il XVIII secolo per
Vittorio
Amedeo II prima e
Carlo Emanuele III; alla loro decorazione
lavorarono
grandi artisti come Pietro Piffetti, Francesco de Mura,
Claudio Francesco Beaumont e Daniel Seyter. Nel XIX secolo, Carlo
Alberto volle che le sale fossero destinate alla moglie Maria Teresa
e, dopo di lei, l'ultima regina a occuparli fu
Margherita,
curiosamente prima regina d'Italia (la moglie di Vittorio Emanuele
II, Maria Adelaide, morì nel 1855, prima della proclamazione del
Regno d'Italia, e il re non volle risposarsi con altre principesse,
come gli venne proposto; solo pochi anni prima della morte sposò con
matrimonio morganatico la storica amante Rosa Vercellana, la bela
Rosin).
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