L'arrivo di
nuovi voli all'aeroporto di Caselle, non fornisce solo a noi
torinesi maggiori opportunità di viaggiare e passare i weekend in
altre città d'Italia e d'Europa, ma permette agli abitanti di quelle stesse città
di
venire a Torino e trasformarla in meta turistica. Lo ha capito
bene
Turismo Torino, che ha approfittato del primo volo tra il
capoluogo e
Lussemburgo, avvenuto pochi giorni fa, per invitare
alcuni giornalisti del Granducato a scoprire la nostra città.
Il
primo articolo su Torino è uscito sul quotidiano
Le
Journal e scopre una città che, come recita il titolo, è
Alle
radici dell'Italia.
Catherine Kurzawa, l'autrice dell'articolo, ha
apprezzato Torino sin dall'arrivo in aeroporto: "
Le vette alpine che circondano la città le donano un'immagine unica, che
invita a
un soggiorno tra sport invernali e itinerari cittadini".
Poi c'è stata la scoperta della città, che fu
capitale dei
Savoia grazie al duca Emanuele Filiberto, il primo anche a iniziare
la costruzione delle
Residenze Reali. Oggi in città ce ne sono sei e
nei dintorni undici, spiega Kurzawa, che loda i Savoia anche per
essere "all'origine del
Museo Egizio" (ed è inevitabile
ricordare che il nostro è "il secondo Museo Egizio al mondo dopo
quello del Cairo".
La
cultura, nota la giornalista
lussemburghese, è uno dei
punti centrali dell'identità di Torino.
Ma non da adesso: la città "si è trasformata in un centro
culturale
dopo il 1848, con l'arrivo dei
rifugiati politici delle
altre regioni italiane, che chiedevano asilo allo Stato Sabaudo".
E oggi, nelle strade torinesi, convivono
facciate barocche e
installazioni contemporanee e anche le luci notturne donano alla
città "un'immagine ancora diversa". Kurzawa si sofferma
quindi sulla mostra dedicata all'attivista e artista cinese
Ai Weiwei,
in corso da Camera, sottolinea la presenza del
Museo del Cinema, "nel
simbolo della città, la
Mole Antonelliana". E poi il
riconoscimento finale: le
grandi trasformazioni della città, che
hanno avuto uno dei perni nei
Giochi Olimpici di 10 anni fa (a cosa
servono le Olimpiadi, Roma?), l'hanno resa "un
polo turistico
completo. L'anno scorso ha accolto
oltre 4 milioni di visitatori".
L'articolo è accompagnato anche dalle inevitabili
cose da vedere
e da gustare in città. Tra le prime ci sono il
Duomo, che ospita la
Sacra Sindone; il
Mercato di Porta Palazzo, "il più grande
d'Europa a cielo aperto" e "l'occasione di immergersi in
un'atmosfera autentica e calda"; il
Museo del Cinema, che, nella
Mole Antonelliana, offre "un percorso dinamico", mentre gli
effetti speciali sono assegnati all'ascensore, che "si invola
letteralmente verso la parte alta della struttura"; il
Museo
Egizio, con una "impressionante collezione di oggetti della vita
di tutti i giorni" e con "un laboratorio di restauro
visibile al pubblico, così da permettergli di prendere coscienza del
lavoro degli archeologi. Tra i sapori da gustare a Torino, il
cioccolato, il
vermut, il
bicerin e la
pasta fresca (il Porto di
Savona e la Tavera Libraria sono i due indirizzi forniti dal
quotidiano lussemburghese).
VERY GOOD!!!
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