Questa è una cosa
bella e inaspettata
successa ieri pomeriggio, che testimonia quanto la nostra provincia
italiana (perché solo piemontese o torinese?) sia capace di
accoglienza, intelligenza e talento.
Ieri mattina sono stata al
Castello di Parella (TO), di cui tornerò a parlare nei prossimi
giorni, invitata da
Turismo Torino, insieme ad altri
giornalisti e
blogger del Torinese (Paola Forneris di
Viaggi e Delizie, Irene Prandi di
Stuzzichevole, Alessandra Giovanile di
Ricette di Cultura, Silvia Badriotto di
Nuovi Turismi). Mattinata gelidissima, ma piacevole, grazie
anche alla compagnia e al progetto di rinascita del Castello, che si
preannuncia davvero interessante. Come al solito, un po' tutti
condividiamo impressioni e fotografie
sui social, e Silvia Lanza,
l'ufficio stampa di Turismo Torino, riceve un inaspettato messaggio
su Facebook: è
Luca Berolatti, giovane chef e proprietario del
Ristorante
Del Monte di Colleretto Giacosa, che, vista la nostra vicinanza, ci invita a
passare a trovarlo. E, siccome causa freddo gelido siamo in anticipo
sugli orari previsti, Silvia propone davvero di andare a trovare
Luca.
Pochi minuti e siamo nel piccolo locale che Berolatti gestisce
con sua madre. Passiamo lì circa un'oretta, di quelle
sorprendenti e piacevoli. La
sala da pranzo ha colori caldi e
accoglienti e una
stufa con il fuoco vivo e vivace riscalda
l'ambiente, facendoci dimenticare le rigide temperature invernali dell'esterno.
Tutt'intorno l'arredamento è
natalizio, con
tre originali presepi e un
grande albero di Natale, tutto giocato sui toni del bianco. La
padrona di casa è gentilissima: mentre il figlio prepara il dessert,
ci porta i
torcetti canavesani e valdostani, diversi nelle forme, ma
entrambi ottimi nel gusto, e apre per noi una
bottiglia di passito.
Io non bevo, chi legge Rotta su Torino lo sa; non è che non reggo
l'alcol, è che non mi piace il suo sapore; ma, quando mi invitano a tour enogastronomici, ne assaggio sempre un sorso, per curiosità e perché non si sa mai (ci
sono vini dolci che hanno un buon sapore e riesco persino a berne un
bicchiere intero!). L'ho fatto anche ieri, ma la mia preparazione enologica
è limitatissima per ovvi motivi, per cui riporto il giudizio di
Irene, che è molto più esperta di me, conosce le mie mancanze e mi
ha detto: "Questo sì che è un passito!".
Poi è
arrivato un
dolcino al cioccolato preparato per noi da Luca, con una
panna delicata e deliziosa ad accompagnarlo e uno sciroppo di
fragola; i sapori si sono mescolati
con dolcezza, insieme alle
chiacchiere, alla simpatia della padrona di casa e a un paio di
clienti, che si sono incuriositi per la nostra presenza. Prima di andare via abbiamo scoperto anche ai
prodotti di Luca Berolatti, che vende confetture, salse e dolci realizzati
nel suo laboratorio, secondo le
tradizionali ricette canavesane, da
lui rivisitate. C'è anche chi ha fatto acquisti e tutti abbiamo
promesso di ritornare, per un pranzo e non solo per il dessert. Per
curiosità, ho scorso le recensioni in vari siti web
e il Ristorante Del Monte è apprezzatissimo per la sua
frittura
mista piemontese, per i suoi
agnolotti al plin e i
suoi risotti, che
Luca interpreta secondo il suo gusto di giovane chef contemporaneo.
Tornando verso casa, due conti: a Colleretto Giacosa, un
piccolo paesino del
Canavese, arrampicato alle preAlpi e dotato di un grandioso panorama
verso la pianura torinese, c'è questo ristorante, portato avanti da
un giovane cuoco che
crede nel suo territorio e si è creato
reputazione e credibilità tra la sua gente, un piccolo gioiello che
lui sa condurre con intelligenza
anche sui social. Ha scritto a
Silvia, siamo passati a trovarlo, e a occhio, grazie alle nostre condivisioni nei social, deve aver raggiunto
oltre 30mila contatti. Non bastassero l'accoglienza cordiale e il dessert
buonissimo, anche solo per l'uso intelligente dei social, Luca Berolatti meriterebbe
di essere segnalato. Se siete dalle parti di Ivrea, passate al Ristorante Del Monte per un pranzo o una cena
in un'atmosfera accogliente e intima, è a Colleretto Giacosa, in via Torino 7.
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