Le
grandi opere
infrastrutturali che hanno caratterizzato Torino negli ultimi
vent'anni, con il sotterramento dei binari ferroviari, hanno lasciato
in superficie nuove aree, tutte da
inventare nelle loro destinazioni. Sono nate così le grandi
spine centrali, che da largo Orbassano, nella città meridionale,
porteranno fino al raccordo con l'aeroporto di Caselle, nella
periferia settentrionale. Ed è nata così
la cosiddetta Clessidra,
un'area limitata da corso Turati (all'altezza dell'Ospedale
Mauriziano), corso Enrico De Nicola, largo Orbassano e via Tirreno:
se la guardate su Google Earth sembra davvero una clessidra, che si
allarga verso largo Orbassano e corso Turati e si restringe verso il
centro, all'altezza di corso Galileo Ferraris.
L'area Clessidra da Google Earth
Per anni questo
spazio è stato
un'incolta terra di nessuno, ma adesso, grazie anche
a
un bel progetto che ha coinvolto i residenti, potrebbe trasformarsi
presto in un'area verde con percorsi interni, orti urbani, piste
ciclabili e spazi per i più piccoli; potrebbe insomma diventare uno
degli spazi di socializzazione più importanti del quartiere. La
Clessidra Verde è infatti il nome dato al progetto che ha concluso
il
Bilancio deliberativo per la riqualificazione dell'area e che ha
coinvolto migliaia di residenti. Come ha funzionato?
Tra il 21
settembre e il 6 ottobre 2016 ci sono stati
sei incontri pubblici, aperti
a tutti i cittadini interessati, per analizzare insieme i
punti di
forza e le criticità della Clessidra, quindi sono stati
elaborati in
modo condiviso vari progetti, che hanno visto la partecipazione di
alcuni cittadini estratti a sorte e dei tecnici del Comune, e quindi,
dal 1° al 21 dicembre 2016, è stato
votato, sia online che offline,
il progetto vincitore, che verrà inserito nel
Bilancio preventivo
2017 della Città di Torino con una disponibilità di
500mila euro (il progetto sarà poi realizzato nei prossimi 2-3 anni, con partenza della progettazione preliminare nel 2017).
I progetti arrivati alla fase finale erano due, la
Clessidra
sportiva, che ha ottenuto il 34,4% dei voti, e la
Clessidra verde,
che si è affermata con il 65,6% dei voti, per un totale di circa
1200 votanti.
La Clessidra Verde è
un bel progetto, che non
snatura l'area, la lascia divisa in tre parti (la zona centrale è
attraversata da corso Galileo Ferraris e da corso re Umberto) e
valorizza le loro differenze. L'ingresso principale ovest è stato
individuato in
largo Orbassano, dove verrà ampliata la rampa, quindi
verranno create piccole
colline artificiali, non più alte di 150 cm,
per garantire anche l'inserimento di alberi da frutta od ornamentali;
sono previste anche aree per il
gioco libero, per i
cani e per la
sosta, con panche e tavoli ombreggiate da alberi e magari dotate di
un piccolo chiosco;
interessante lo spazio pensato per le scuole o
comunque per l'educazione ambientale, che immaginano anche cassoni
per la coltivazione, alberi da frutta, tane per insetti e uccelli,
erbe aromatiche, un gazebo in metallo con vasche pensili arboree e al
cui interno si trovano anche tavoli e panche. Il progetto immagina
anche un
percorso sportivo attrezzato, varie strutture sportive per i
più giovani, un percorso pedonale, di svago e la creazione dell'
ingresso su corso Turati, che sia debitamente segnalato e che
sia facilmente utilizzabile anche
da carrozzelle e passeggini. Nei
Parchi di nuova costruzione sembra sempre indispensabile una pista
ciclabile e la Clessidra Verde fa un po' eccezione: i
cittadini-progettisti hanno immaginato sì
una pista ciclabile, ma
all'
esterno del Parco, lungo la via Tirreno, "in modo da
agevolare il transito ai ciclisti e migliorare la fruizione del
Parco".
Potete leggere
i dettagli del progetto Clessidra
Verde sul sito
www.bilanciodeliberativotorino.it,
che racconta questa
seconda esperienza di progettazione condivisa con la
cittadinanza; nel biennio 2014-2015,
la prima edizione del
Bilancio Deliberativo aveva infatti coinvolto la
Circoscrizione 7.
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