FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Giugiaro e il suo percorso, un'epopea italiana al Museo dell'Automobile

Al Museo Nazionale dell'Automobile, è in corso una mostra che può essere considerata un vero e proprio evento culturale, un omaggio a una delle eccellenze della Torino più legata all'automobile. Giugiaro e il suo percorso, aperta fino al 26 febbraio 2017, ripercorre il cammino del celebre designer dai suoi esordi, nella sua Garessio natale, incoraggiato dal padre, fino alla fondazione dell'Italdesign e alla creazione delle sue auto più famose. In mostra ci sono le prime prove di un giovanissimo Giorgetto, appassionatosi al disegno sin da bambino, grazie al padre Mario, i primi bozzetti dei suoi anni a Garessio, fino al trasferimento a Torino. Poi, dopo la formazione scolastica, le caricature dei personaggi famosi e le prime manifestazioni di interesse per i modelli automobilistici. Eravamo a metà degli anni '50 e quei disegni attirarono l'attenzione di Dante Giacosa, direttore tecnico della Fiat. Di lì l'apprendistato nell'orbita Fiat e, finalmente, l'Italdesign, la società formata con l'amico tecnologo Aldo Mantovani e diventata in pochi anni uno dei gioielli del design automobilistico italiano, capace di sedurre tutto il mondo, per la sapiente e spesso audace mescolanza di cultura artistica e rigore ingegneristico. Creatività, arte e rigore, che sono poi alla base del design italiano apprezzato nel mondo.


La visita alla mostra è come un viaggio non solo nella straordinaria epopea di un ragazzo di provincia diventato uno dei più importanti designer del mondo, ma anche nel cambiamento del gusto in questi decenni, nei simboli che quel cambiamento hanno accompagnato. È anche un viaggio appassionante e un po' malinconico in un'Italia che individuava i propri talenti, investiva su di essi, li incoraggiava e li aiutava a evolversi, invece di indicare loro la porta dell'estero. Sarebbe possibile una storia così entusiasmante come quella di Giugiaro nell'Italia di oggi? C'è ancora spazio per i ragazzi appena usciti dalla scuola nelle grandi fabbriche? È del tutto sbagliata l'impressione che un ragazzo di talento deve avere tanta, moltissima fortuna, per non finire a fare qualche stage gratuito, nel rapido turnover voluto dalle imprese per continuare a non investire e a sottopagare il proprio personale, e deve avere molta fiducia in se stesso per continuare a crederci, sbattere la porta e andarsene in Germania o in Gran Bretagna? Domande, che questa mostra fa frullare per la testa.


Poi ci sono le interviste che Giorgetto Giugiario ha rilasciato in questi giorni. In una dice una cosa curiosa e interessante, ricordando che alla base del suo lavoro c'è la matematica: "E' la base da cui sono partito per realizzare tutte le mie auto. Lo schizzo è l'idea, poi però devo darle una forma con le misure: devo sapere dove metto il volante, il motore, il sedile. Per la Panda non mi hanno dato nemmeno uno schizzo: l'ho inventata e lo stesso è successo per la Golf, presentata al Salone di Torino nel 1974. Prima sono andato in Germania alla sede della Volkswagen e mi sono trovato davanti 40 ingegneri e uno schema: volevano fare concorrenza alla Fiat 128, così ho dovuto fare i conti per contenere i costi. Certo, c'erano l'aspetto estetico, che deve conquistare il cliente, e quello ingegneristico. Ma prima di tutto venivano i calcoli, dunque ancora la matematica". Magari non è la prima cosa che viene in mente, ma è buono a sapersi, passeggiando tra i modelli che hanno segnato un'epoca, la Ferrari GG50, la Maserati Ghibli, la Panda, l'Alfa 2600, la berlina della Bugatti, fino alla DeLorean, immortalata da Ritorno al futuro, già opera dell'Italdesign di Fabrizio, il figlio di Giorgetto, che continua la tradizione patern.

Giugiaro e il suo percorso è al Museo Nazionale dell'Automobile, in corso unità d'Italia 40, fino al 26 febbraio 2017. L'orario di apertura della mostra segue quello del Museo: lunedì ore 10-14, martedì pre 14-19, mercoledì, giovedì, domenica ore 10-19, venerdì, sabato ore 10-21. Il biglietto alla mostra e al Museo costa 12 euro, ridotto 8 euro (over 65, 6-14 anni), gratuito per under 6 e possessori delle tessere Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Tutte le info sul sito web del Museo. Le foto sono di Andrea Guermani.


Commenti