Inizierà stasera, al
Teatro Gobetti
(via Rossini 8),
Il cielo su Torino, la rassegna che il Sistema
Teatro Torino dedica alle
giovani compagnie locali. Da oggi,
fino al
15 gennaio 2017, andranno in scena cinque spettacoli:
Orlando. Le
primavere, con Silvia Battaglio (3-4 gennaio,),
S.O.S. Storie di
un’odissea psicosomatica con Aurélia Dedieu e Giuseppe Vetti (6-7
gennaio),
Variazioni sulla libellula con la Compagnia Lanavesandri
(11-12 gennaio),
Elettra con Giuliano Scarpinato ed Elena Aimone
(9-10 gennaio),
Edith con Chiara Cardea e Elena Serra (14-15
gennaio); tutti gli spettacoli sono in
anteprima nazionale.
Il
primo spettacolo,
Orlando. Le primavere, è liberamente ispirato
all'Orlando di
Virginia Woolf, "un'appassionata lettera d’amore
a Vita Sackville-West, amante per quasi un ventennio, un testo
a metà
tra la biografia romanzata, il poema e il saggio critico, ambientato
tra l’epoca elisabettiana ed il Novecento, giocato
sull'intercambiabilità dei sessi del protagonista, celebrazione
del mito androgino così nodale nell'autrice anglosassone. Creatura
in continua trasformazione, Orlando si modella su quell'idea di
libertà che è strettamente connessa ai temi dell'identità e
dell'appartenenza, facendosi tramite di valori unici quali amore,
verità, onestà".
Il
6 gennaio, alle ore 15.30, debutterà
S.O.S. Storia di un'Odissea psicosomatica, "un 'viaggio
allucinante', dove al posto della navicella micronizzata si
incontrano strani abitanti dei nostri organi, che agevolano la comprensione dei sottili fili che
uniscono cuore, mente e corpo. Sette organi, sette stazioni di posta
rivelano sorprendenti retroscena: intestino, utero, stomaco, sistema
ormonale, fegato, cuore, cervello. Dalle periferie alla sala macchine
del nostro organismo, in un crescendo paradossale di clownerie,
canto, gag, danza e pantomime, la protagonista cercherà di entrare
in sintonia con se stessa"
Torna il mito con
Elettra, in
scena dal 9 gennaio, per raccontare la vicenda tragica di Elettra
secondo
Hugo von Hofmannsthal, vista come "una travolgente
successione di inquadrature cinematografiche, un 'thriller
dell'anima' dal ritmo incalzante e forsennato. Figlia di
Agamennone, amatissimo padre, eroe della guerra di Troia, Elettra
vive per vendicarne l’ignobile assassinio ad opera della madre
Clitennestra e dell'amante di lei, Egisto. Nessuno riesce a
strapparla al dolore muto e forsennato, è
antica e moderna allo
stesso tempo. In palcoscenico vive per Eschilo, Sofocle, Giraudoux,
de Crebillon, Yourcenar, O'Neill: ancora bambina, non ancora donna,
la figlia di Agamennone è costretta a compiere un fato
incommensurabile, troppo grande per le sue spalle".
L'
11
gennaio, alle ore 20.45, andrà in scena
Variazioni sulla libellulla
- Allegro ma non troppo tratto da
Storia di una malattia e la
libellula (Panegirico della libertà) di Amelia Rosselli, scritto e
interpretato da Roberta Lanave e Camilla Sandri.
"Il lavoro si compone come un trittico, sviluppato
in tre variazioni. In Storia di una malattia si assiste alla
testimonianza di quella che fu definita 'un'insolita esperienza
esistenziale', scorgendo così la fragile natura della Rosselli,
schizofrenica e paranoide. Una volta intravista la personalità della
poetessa si può godere della sua opera
La libellula (Panegirico
della libertà), dove si lascia la prosa per toccare una scrittura in
versi liberi, ipnotica, quasi un rullo, circolare come il moto delle
ali che le libellule usano per volare, un vortice a cui abbandonarsi,
seguendo solo la musicalità dei versi. Qui non c’è una storia o
una trama, ma un grido, un anelito di libertà espressiva".
La
rassegna si concluderà il
14 e 15 gennaio con
Edith, di e con Chiara
Cardea ed Elena Serra. Adattamento teatrale di Grey Gardens,
l’indimenticabile ritratto di Edith Ewing, scava nel rapporto tra
le due
Edith Bouvier Beale, zia e cugina di Jacqueline Kennedy, e
realizza un racconto teatrale su due livelli: "la storia di una
donna alla ricerca della propria indipendenza e di una madre quasi
disincarnata, che prende vita attraverso le proiezioni ossessive
della figlia sul suo ruolo e le sue responsabilità, e c'è il
rapporto tra un'attrice alla ricerca della propria maturità
creativa e una regista che guida, quasi invisibile, il suo percorso,
in una tensione continua di complicità e contrasto".
I
biglietti per i singoli spettacoli costano 27 euro e possono essere
acquistati alla biglietteria del Teatro Stabile di Torino / Teatro
Gobetti, in via Rossini 8; l'
orario di apertura della biglietteria è da martedì a
sabato ore 13-19; la
vendita online è su
www.teatrostabiletorino.it.
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