Le cose che possono nascere dal
Salone
del Gusto. Ricordate com'era organizzato? Non più una sede chiusa
come era il Lingotto Fiere, ma
tante location sparse tra vie e palazzi del
centro storico e Parco del Valentino. In via Po, c'era la
Via del
Gelato ed è stata proprio quell'esperienza a spingere
Alberto
Marchetti, uno dei più apprezzati gelatieri italiani e
Maestro del
Gusto per la Camera di Commercio torinese, alla nuova avventura. E
che avventura!
In primavera,
alla fine di marzo, il gelatiere aprirà infatti, in
piazzetta CLN,
Casa Marchetti, uno spazio tutto dedicato
al gelato e
alla sua filiera, per far conoscere al pubblico i segreti più
importanti della produzione del gelato. "E' un progetto nato
dopo la Via del Gelato del Salone del Gusto, durante la quale ho
incontrato tanti clienti e tanta gente curiosa. Mi sono reso conto
che c'era la necessità di un luogo dove raccontare l'intera filiera
del gelato" ha spiegato Marchetti nelle interviste di questi giorni. Chi visiterà Casa Marchetti, articolata
su due
piani, troverà non solo la
gelateria, ma anche
il laboratorio e il
magazzino a vista, che permetteranno di vedere da vicino e dal vivo
gli ingredienti e la produzione del gelato. Al piano di sotto, nello
spazio dedicato agli incontri, il pubblico potrà conoscere
i produttori e i
gelatieri, che verranno mano a mano invitati, per avvicinarsi così
alla cultura del gelato, scoprire le storie che gli ruotano incontro
e comprare i prodotti. Il progetto parla di
90 metri quadrati
dedicati alla gelateria, mentre
180 mq saranno per lo shop e lo
spazio incontri.
Con la sua Casa, Marchetti cambia
la filosofia
del rapporto con il gelato e si mette in gioco in prima persona
perché, ha spiegato, "sarà un posto in cui i clienti possono
essere certi di trovarmi, per fare due chiacchiere. Ogni persona che
lavora con noi ha la mia fiducia totale ma è ovvio che chi compra il
mio gelato abbia piacere di parlarne con me, che do il mio nome".
I
progetti per questo
primo tempio torinese (e d'Italia?) del gelato
sono tanti, ce n'è uno particolarmente interessante: "Ogni mese
mi piacerebbe utilizzare il
latte proveniente da una vallata
specifica del Piemonte, così da dare il suo sapore al gelato"
ha spiegato in una delle interviste rilasciate in questi giorni.
Il
progetto architettonico è firmato dallo studio
Mg2 Architetture, a
cui appartengono le due immagini che illustrano quest'articolo (nel
sito potete vedere
altri rendering di Casa Marchetti). Ma mi piace la
conclusione di
Luca Iaccarino, sulla cronaca torinese di
Repubblica:
"Ancora una volta, dunque, è il food che scommette sul centro
torinese: dopo Eataly, Novacoop, Denegri (con il Cambio), Damilano
(con Defilippis), per fare qualche esempio, ecco un altro
imprenditore del gusto che investe i propri euro in città".
Vero, verissimo: il food, il cibo, le eccellenze del gusto, con la
loro filiera e la cultura che gira loro intorno, come
chiave di
sviluppo economico, turistico e culturale di Torino. Una bella idea,
a km 0.
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