Mi piace molto
questa notizia arrivata oggi dall'Ufficio Stampa del
Comune di
Torino, perché parla della Torino che amo, tollerante e aperta, che
dalle diverse culture che la compongono trae la sua ricchezza. Il
16
febbraio 2017, alle
ore 20,
piazza Castello ospiterà
per la prima volta
il Falò della Libertà con cui la
Chiesa Valdese celebra il
riconoscimento dei diritti civili e politici che
re Carlo Alberto
promulgò con le
Lettere Patenti, il
17 febbraio 1848. Ricordate? Se
ne è appena parlato nel blog,
pubblicando anche lo storico testo del
sovrano sabaudo. E adesso arriva questa bella notizia: un Falò in
piazza Castello e il patrocinio della Città di Torino.
"La
concessione della piazza più importante di Torino è stata
fortemente voluta dall'Amministrazione cittadina: accanto alla
catasta che sarà data alle fiamme, di fronte a Palazzo Madama, ci
sarà
un palco per accogliere le
autorità e per
ospitare i tanti
cori che accompagneranno con i canti tradizionali l'accensione del
falò" spiega il comunicato stampa. Che riporta anche la
soddisfazione di
Patrizia Mathieu, presidente del Concistoro Valdese
di Torino: "La Chiesa Valdese è estremamente lieta di poter
realizzare nel cuore della città un evento che è tradizionale nella
nostra storia. Ci siamo
sempre occupati di diritti perché per molto
tempo non ne abbiamo avuti. Le Lettere patenti ci riconoscevano come
cittadini, ma
non ci permettevano libertà di culto. Solo cent'anni
dopo, con la
Costituzione della Repubblica, c'è stato il pieno
riconoscimento". Il Falò del 16 febbraio
non è una festa
religiosa per i Valdesi, ma è la
celebrazione laica di una
ricorrenza storica, per questo, spiega ancora Mathieu, "condividiamo
il palco con tutti coloro che
hanno patito o tuttora patiscono
l'assenza di diritti: ci saranno gli ebrei, destinatari anch'essi
delle Lettere patenti del 1848, e ci saranno le associazioni lgbt, le
associazioni per la laicità e per i rifugiati".
Sarà una
bella festa per Torino e, se potete, partecipate. Come afferma
l'assessore
Marco Giusta, "l'occasione per tutti e tutte di
avvicinarsi alla comunità e conoscerla più da vicino, condividendo
il momento di festa".
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