Per la primavera si annuncia a Torino
un'altra bella
mostra-evento: il
2 marzo 2017 il
Museo
Accorsi-Ometto inaugurerà
Dal Futurismo al Ritorno all'ordine –
Pittura italiana del decennio cruciale 1910-1920, che rimarrà aperta
fino al 18 giugno 2017. La mostra si inserisce nel solco di
Divisionismo tra Torino e Milano. Da Segantini a Balla, con cui il
Museo di via Po ha iniziato l'analisi della pittura del XX secolo, e
analizza
un decennio cruciale per la storia dei movimenti pittorici
italiani. Nel 1910, infatti, vennero pubblicati il
Manifesto dei
pittori futuristi e il
Manifesto tecnico della pittura futurista, che
segnarono l'avvio ufficiale del movimento. Da qui partirà anche la
mostra del Museo Accorsi-Ometto, divisa in
tre sezioni.
Nella
prima parte si potranno ammirare
le opere dei padri del Futurismo,
Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo
Carrà, tra gli altri. "La sezione futurista include la presenza
di due fuoriusciti dalle fila futuriste, Romolo Romani, precursore
delle tendenze astrattive, con due opere anticipatrici della poetica
boccioniana (
Ritratto di Giosuè Carducci 1906 e
Ritratto d'uomo
1908) e Aroldo Bonzagni, testimone di un espressionismo di intonazione
sociale, qui rappresentato dallo storico dipinto dal titolo Il tram
di Monza 1916" anticipano dal Museo. Nella seconda sezione ci
saranno i
simbolismi provenienti dal decennio precedente e rinnovati,
i secessionismi e i
primi segnali dell'avanguardia: "Dai
testimoni di Ca' Pesaro ai partecipanti alle Secessioni romane, agli
animatori della Secessioni bolognesi fino i movimenti giovanili
napoletani degli anni a ridosso della Grande Guerra". La mostra
si concluderà con i lavori che, dopo la Prima Guerra Mondiale,
porteranno al cosiddetto
Ritorno all'ordine, la "Metafisica,
'l'altra faccia della modernità', che perseguiva in comune con le
avanguardie la rivoluzione dei contenuti ma non quella delle forme, è
illustrata in mostra da opere di Giorgio de Chirico, Carlo Carrà,
Filippo de Pisis, accostate a saggi della metafisica eterodossa,
rappresentata da Mario Sironi e Achille Funi, per approdare alla
poetica di 'Valori Plastici', che dal 1918 diffondeva il principio
della supremazia culturale e artistica italiana".
Una
mostra-evento che percorrerà
un decennio chiave nella storia e
nell'arte italiane e che porterà a Torino opere custodite in Musei
come il MART di Rovereto (TN), il Museo del Novecento di Milno, la
Pinacoteca di Tortona (AL) o la Fondazione VAF-Stiftung di
Francoforte, in Germania. L'appuntamento è per il 2 marzo 2017.
Commenti
Posta un commento