Pornografia del cibo. Così Carlo
Petrini ha definito una volta la
proliferazione di informazione che
circonda ormai la cucina e, tra talent-show televisivi, contest, blog, riviste che
straparlano di cibo in cerca di visibilità, viene un po' difficile
dargli torto. A fare
il punto della situazione e a cercare di trovare
un equilibrio tra tante fonti di informazione, c'è il
Festival del
Giornalismo Alimentare, che, dopo il successo dello scorso anno,
torna a Torino
dal 23 al 25 febbraio 2017. Lasciata la Cavallerizza
Reale, quest'anno la manifestazione si propone alla
Biblioteca
Nazionale, nell'Auditorium Vivaldi e Sala Mostra. Gli
obiettivi sono
ambiziosi: l'incontro tra le diverse professioni che ruotano intorno
al cibo, da quelle legate all'informazione a quelle che compongono la
filiera, e la conseguente promozione del territorio che le
accompagna. E' un Festival che intende offrire spunti di riflessione e per questo assegna un ruolo importante
anche alla
deontologia, si sia iscritti
all'Ordine dei Giornalisti o si sia blogger appassionati che hanno
trovato nel web la propria vocazione.
Il
programma propone 25
incontri, con 120 relatori, alcuni eventi forniscono
crediti per la
formazione continua dei giornalisti e di varie professioni
scientifiche. Si discuterà di sostenibilità, di spreco del cibo, di
OGM, del ruolo del web nella crescita dell'attenzione per il cibo, di
bufale e social, di deontologia nell'era del giornalismo precario.
Promettenti anche gli incontri previsti in Sala Mostre il 24 febbraio:
Dall'home restaurant alle iniziative sulle food policy (ore
10.00-10.50) e
Quando un prodotto tipico trascina un territorio (ore
11.10-12.00). Da non perdere anche il
confronto tra giornalisti e
blogger, per un'informazione alimentare corrretta e imparziale e per
capire se anche
il blog è giornalismo (e scusate se qui la mia
opinione è proprio
politicamente scorretta, essendo a favore
dell'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti e dell'idea che deve
stare sul mercato chi è in grado di starci e non chi ha superato un
esame a Roma: tanto, è storia proprio di queste ore, a cosa serve
l'Ordine, visto che non garantisce neanche la deontologia dei propri
iscritti? Discorso lungo, ma che i blogger evitino di farsi
imbrigliare nelle Associazioni di Categoria, che prevedono esami,
tariffe di iscrizione e nessuna tutela e si tengano stretta la
libertà).
Oltre al bel calendario di incontri alla Biblioteca
Nazionale, il Festival propone
numerose attività off: il
23
febbraio, dalle ore 20, Fiorfoof di Coop, in Galleria San Federico,
ospiterà lo
showcooking Scienza, sprechi e musica in cucina, con
Massimo Bucchi: il
24 febbraio, alle ore 19, a Palazzo Birago (via
Carlo Alberto 16), ci sarà
Vermouth, cioccolato e…, che presenterà
il risultato di una sorprendente collaborazione, tra il marchio
Anselmo e Guido Castagna: pronti ad assaggiare 'L Türinèis, il
nuovo vermouth con fave di cacao?
L'ultimo giorno del Festival, il
25 febbraio, sarà dedicato agli
educational sul territorio, da Torino fino alle Vallate Ossolane e al
Novese. In città, due laboratori di cucina medievale e spesa
tardo-rinascimentale ai
Musei Reali; all'
Angolo dei Sapori, un
workshop di cucina e fotografia;
Costadoro aprirà le porte dello
storico stabilimento per una degustazione guidata di caffè. E
poi, fuori città, il progetto Baril8 della
Cantina Terre dei Santi,
nel Monferrato, le Cattedrali Sotterranee di
Casa Bosca, a Canelli; a
Novi Ligure, lo
speed-date gastronomico con gli artigiani del gusto
del Novese; il
Museo Menabrea nell'itinerario dedicato all'acqua, dal
Biellese fino alle risaie vercellesi. I press tour sono gratuiti e a
numero limitato, per questo bisogna prenotarsi obbligatoriamente
all'email
stampa@festivalgiornalismoalimentare.it
entro il 20 febbraio.
Da segnalare che l'accoglienza al Festival
sarà a cura degli
studenti della Scuola Alberghiera di Stresa e
dell'Istituto Colombatto di Torino, mentre l'Istituto Beccari curerà
i due light lunch di pausa lavori. Il Festival del giornalismo
alimentare ha il
patrocinio dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri e del Ministero delle Politiche Agricole, Regione Piemonte,
Città Metropolitana di Torino e Comune di Torino, Università degli
Studi di Torino, Slow Food Italia, Federazione Nazionale Stampa
Italiana, Ordine dei Giornalisti del Piemonte e Associazione Stampa
Subalpina. È realizzato con il contributo di Compagnia di San Paolo
e Camera di commercio di Torino.
Tutte le info e gli aggiornamenti
sul sito ufficiale,
www.festivaldelgiornalismoalimentare.it.
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