La decima edizione della
Biennale della
Democrazia inizierà il
29 marzo 2017 alle ore 18, al
Teatro Regio,
con una lezione del presidente dell'INPS
Tito Boeri, su
Populismo e
stato sociale nelle democrazie industrializzate ("La
superficiale ideologia del populismo vede negli immigrati una
minaccia per lo stato sociale. In realtà, uno stato sociale ben
strutturato può non solo reggere l'onda migratoria in atto, ma anche
trarre grande giovamento dagli effetti dell'immigrazione" spiega
la scheda informativa); un paio d'ore prima, alle ore 16, si
inaugurerà la mostra
Corpi attraverso i confini. Memorie dell'Europa
di oggi alla
Fondazione Merz (via Limone 24); in serata alle ore 21,
di nuovo al
Teatro Regio,
Il giro del mondo in 80 minuti, con
l'Orchestra di Piazza Vittorio. La chiusura, il
2 aprile, alle ore
21, ancora al
Teatro Regio, sarà affidata a
Roberto Saviano, in una
serata che ha come titolo
Il racconto del potere, perché "la
narrazione dei meccanismi del potere criminale ci offre gli strumenti
per interpretare il nostro mondo".
Tra questi eventi, ci
sono tre giorni di incontri, dibattiti, mostre e dialoghi che hanno
come tema centrale
Uscita d'emergenza, perché emergenza è "
una
delle parole più evocate nel linguaggio politico contemporaneo:
emergenza"; si presterà così attenzione "
ai suoi usi e ai
suo abusi. A ciò che questo termine nasconde e a ciò che manifesta.
Alla sua capacità di segnalare l'insorgere imprevisto di un
problema, di un'eccezione, di un allarme. Ma anche di trasfigurare,
come una maschera, le realtà e i corpi che ne sono toccati: il corpo
dei migranti, il pianeta aggredito dall'uomo, le città 'sotto
assedio', le economie in dissesto, le nuove povertà, le aree del
mondo dove dilaga la guerra". Non senza lanciare
un messaggio
positivo, perché emergere indica anche "il manifestarsi di
qualcosa che era celato alla vista e, quindi, il presentarsi di
opportunità inedite e di occasioni di cambiamento, la possibilità
di
nuovi inizi".
Il
programma della Biennale della
Democrazia è molto vasto, diffuso
in vari luoghi cittadini: il
Teatro Regio, il Circolo dei Lettori, la Cavallerizza Reale,
l'Auditorium Vivaldi, il grattacielo Intesa Sanpaolo, sempre più
deciso a diventare anche uno dei centri della vita culturale
cittadina, oltre che l'edificio più visibile dello skyline torinese.
Anche
gli ospiti sono molti e diversissimi, da Massimo Cacciari a
Emma Bonino, da Enrico Letta a Dario Argento, fino al dialogo di tre
direttori di quotidiani e tg, Mario Calabresi (
la Repubblica),
Maurizio Molinari (
La Stampa), Enrico Mentana (TG la 7), con Anna
Masera e Barbara D'Amico, sulla fiducia nei media, sempre più
labile.
Tutti gli appuntamenti in calendario sono
su biennaledemocrazia.it.
Tra tante cose da vedere e da fare in questa kermesse, c'è il
Focus
La città che cambia, organizzato alla
Scuola Holden (piazza
Borgo Dora 49), per narrare le nostre città: " Letteratura,
musica, cinema, fotografi a sono gli
strumenti attraverso i quali
prende forma la
rappresentazione di quell'agglomerato instabile di
uomini, pratiche, culture che chiamiamo città. Con le sue
contraddizioni e i suoi
elementi critici: dalle frontiere che
separano il centro dalle periferie, all'insicurezza sociale,
alimentata dal controllo del territorio da parte di gang malavitose e
violente. Con la sua capacità di rinnovarsi, attraverso nuovi
linguaggi, percorsi d’integrazione, pratiche di rigenerazione e
progetti, rafforzati da processi di inclusione e di partecipazione".
Uno dei
progetti più interessanti presentato alla Holden, e nato da
una collaborazione con la
Fondazione per l'architettura / Torino, è
Architetture da favola: il
2 aprile, alle ore 16, quattro studenti
della scuola racconteranno con linguaggi narrativi differenti
quattro
progetti di rigenerazione urbana, realizzati anche attraverso il
coinvolgimento di cittadini. "Spesso l'architettura e
l’urbanistica sono vissute dai cittadini come lontane quando non
incomprensibili, ma in verità sono ciò di cui si fa quotidiana
esperienza: case, strade, piazze, uffici, ospedali,… sono frutto di
un progetto di cui non sempre si è consapevoli. La ragione forse sta
nel linguaggio ed è per questo che la Fondazione per l'architettura
/ Torino ha scelto di rinnovare la partecipazione alla manifestazione
torinese chiedendo aiuto a chi fa della cura delle parole una
professione" spiega il comunicato stampa della Fondazione. Gli
interventi selezionati per questa giornata sono Binaria Centro
Commensale – Fabbrica del Gruppo Abele, in via Sestriere 34;
Promenade dell'Arte e della Cultura Industriale, nel Parco Peccei, in
Spina 4 (via Cigna 128); Soave sia il vento, in via Mottalciata 10/B;
Laghetti Falchera, alla Falchera. Al termine delle presentazioni la
parola passerà al pubblico che votando con una pallina da ping pong
colorata sceglierà la narrazione e il progetto più convincente.
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