Con la primavera, cambiano le
proposte dei ristoranti di Torino e della sua provincia, seguendo il
ritmo delle stagioni e dei prodotti da loro offerte. Lasciati i
grandi bolliti e le zuppe invernali, è l'ora di piatti più leggeri
e più freschi. I sovrani della tavola
sono
gli agnolotti del plin, gli gnocchi alla bava, i tajarin e,
ovviamente, l'
agnolotto: cosa dire di loro? Gli agnolotti del plin
sono uno dei piatti piemontesi più famosi, con la loro deliziosa
pasta ripiena, gli gnocchi alla bava stringono i rapporti tra gli
gnocchi e la toma, uno dei formaggi delle valli alpine, i tajarin sono
una pasta sottile, che vuole nell'impasto solo i tuorli dell'uovo (di
qui il colore giallo acceso), e
Messer L'Agnolotto, infne, si esalta
con un semplice condimento di burro e salvia.
Sono questi i
piatti scelti da
Turismo Torino come rappresentanti della primavera,
nel progetto
La cucina tipica piemontese in... che intende far
conoscere i piatti tipici della tradizione,
nel rispetto delle materie
prime e delle stagioni. Un modo insolito, ma decisamente corretto,
per assaporare i piatti della nostra tradizione
nel loro momento
giusto. Ma anche un modo per valorizzare quell'
enogastronomia che sta
diventando uno dei
punti di forza del turismo in Piemonte. Turismo
Torino, che all'enogastronomia ha dedicato
una
sezione del proprio sito web,
anticipa anche i piatti selezionati
per il periodo estivo, puntando soprattutto sugli antipasti: vitello
tonnato, acciughe al verde, insalata russa, carne cruda di Fassone
battuta al coltello e peperoni con bagna caoda;
in autunno si
potranno gustare i secondi con il coniglio, il celebre brasato, la
trippa e i funghi.
Si potranno assaporare i piatti della primavera
tutti i weekend da aprile a giugno nei locali aderenti al progetto
(la lista è sulla
brochure che trovate su
www.turismotorino.org).
Il comunicato stampa informa che "da aprile
chi si presenterà
con il voucher inserito nel materiale promozionale realizzato ad hoc
riceverà un omaggio dal ristorante scelto; durante i mesi estivi,
nell'ambito di un progetto in collaborazione con la Camera di
Commercio di Torino, verranno indicati, ove presenti, i vini DOC
della provincia di Torino che il ristoratore ha in carta".
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