Il
28 maggio 2017 è la prima delle
cinque domeniche in cui sarà possibile visitare
Castelli e Dimore
Storiche del Torinese (le altre sono
le ultime domeniche del
mese dell'estate: 25 giugno, 30 luglio, 27 agosto, 24
settembre). Apriranno le porte ben
24 castelli e dimore del Canavese,
del Pinerolese, della Valle di Susa e della collina torinese, si avrà
così l'opportunità di entrare in
edifici solitamente chiusi al
pubblico e ammirare opere e arredi spesso provenienti da altre epoche
e realizzate da
artigiani e artisti prestigiosi.
Castello dei Marchesi di Romagnano, a Virle Piemonte
Qualche giorno fa
Turismo Torino, che organizza l'evento, con la collaborazione
dei proprietari dei Castelli e dei Comuni coinvolti, ha invitato
alcuni giornalisti e blogger a un'anteprima. Abbiamo avuto
l'opportunità di visitare il
Castello dei Marchesi di Romagnano, a
Virle, il
Castello di Osasco e il
Castello di Marchierù, a
Villafranca Piemonte, tutte e tre le residenze sono a sud di Torino, in un'ideale cintura tra Carmagnola e Pinerolo. In comune hanno le
origini medievali e
difensive: quando la pianura era spartita tra le famiglie feudatarie e lo Stato forte dell'area era il
Marchesato di Saluzzo, il
territorio era costellato di fortezze che dovevano assicurare difesa
e controllo; fu
solo nel XVII secolo, quando il Piemonte
sud-occidentale iniziò a essere stabilmente
sotto i Savoia e le
grandi famiglie iniziarono ad ambire un posto di prestigio a corte,
che le fortezze furono
trasformate in residenze signorili. Alla loro
trasformazione lavorarono
architetti e artisti spesso presenti a
corte. Successe nel
Castello di Virle, dove nei begli affreschi e nelle eleganti decorazioni si rincorrono artisti
attivi anche nella capitale del Ducato (ma che belle anche
le grandi cucine sotterranee!). Una delle trasformazioni più
sorprendenti è quella avvenuta a
Osasco, dove sono rimaste le
quattro torri angolari, un tempo di guardia (ma la sopraelevazione avvenuta nei secoli successivi ha ridimensionato il loro aspetto difensivo), ma i fossati e i ponti
di difesa sono diventati
parte integrante e affascinante del
magnifico giardino, dotato anche di bei labirinti. I
giardini sono
una parte integrante del fascino di questi castelli: sia a Osasco che
a Villafranca, i fiori, le siepi, gli arbusti, appassionatamente
curati, ingentiliscono le mura medievali e trasmettono il ritmo del
tempo
Castello di Osasco, a Osasco
A raccontare le dimore sono i
proprietari, spesso
discendenti delle grandi famiglie che servirono la corte sabauda:
curiosamente è
un mondo soprattutto femminile, almeno nel rapporto
del pubblico, sono le signore che raccontano il
passato della loro
dimora, le
decorazioni provenienti da secoli di vita familiare, i
ricordi di estati con i nonni, gli
studi sugli archivi storici, per
continuare a restaurare la dimora avita e trasmetterne il passato. Lo
fanno
con orgoglio e con un sorriso e non temono neanche di
raccontare le difficoltà: un simile patrimonio non può essere
toccato senza l'autorizzazione della Soprintendenza, ma non c'è
alcun contributo pubblico ai restauri. Per finanziare le spese di
manutenzione
si affittano sale e giardini per matrimoni ed eventi, o,
come a Osasco, si gestiscono un B&B e si affitta il parco per
concerti e iniziative (il 23 giugno, nel Castello di Osasco ci sarà
L'italiana in Algeri di Gioacchino Rossini).
Castello di Marchierù, a Villafranca Piemonte
Abbiamo pranzato nella bellissima serra neogotica del
Castello di Miradolo, con l'ottima cucina del
Ristorante Piazza Duomo di Pinerolo; anche il Castello di Miradolo, che ha
appena chiuso
la mostra su Tiepolo, partecipa a
Castelli e dimore
storiche e per
tutte le domeniche di apertura offre la possibilità
di fare
un picnic nel suo parco; i cestini, preparati
dall'Antica Pasticceria Castino di Pinerolo, portano un menù per bambini o uno per gli adulti; vanno
prenotati al
numero di telefono 0121 502761 alcuni giorni prima della domenica di
apertura e poi, credetemi,
perdetevi in quel magnifico parco perché
varrà la pena (per il 28 maggio, cestini in distribuzione dalle ore
12 alla Caffetteria del Castello, biglietto d'ingresso al parco 5
euro).
Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo
Qui di seguito,
la lista dei Castelli e Dimore che saranno
aperti;
su
Turismo Torino troverete una scheda per ogni residenza, con le iniziative organizzate in occasione delle aperture.
Nel Canavese
Castello
Ducale di Agliè; Castello e parco di Masino a Caravino; Palazzo
D'Oria di Ciriè; Castello di Foglizzo; Castello di Parella (visite
su prenotazione); Castello di Rivara – Museo d'arte contemporanea;
Castello di Malgrà di Rivarolo Canavese
Nel
Pinerolese
Palazzo dei Conti Filippa a Castagnole Piemonte;
Castello di Macello; Castello di Osasco; Castello di Piobesi
Torinese; Villa Lajolo di Piossasco; Castello di Miradolo a San
Secondo di Pinerolo; Castello di Marchierù a Villafranca Piemonte
(visite su prenotazione); Castello della Rovere di Vinovo; Castello
dei Marchesi di Romagnano a Virle Piemonte (visite su prenotazione);
Palazzotto Juva a Volvera
Sulla collina torinese
Dimora
storica e Giardino delle Erbe Aromatiche Casa Zuccala a Marentino;
Giardino delle rose del castello di Moncalieri (apertura solo
serale); Castello di Pralormo; Palazzo Grosso di Riva presso Chieri;
Castello Cavour di Santena
in Valle di Susa
Castello e Borgo Medievale di
Avigliana; Torre e Ricetto di San Mauro di Almese.
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