Nato nel periodo del
Protocollo di
Kyoto, quando il mondo ha scoperto l'ambiente e il buco nell'ozono,
celebra i suoi vent'anni nell'anno in cui
Donald Trump minaccia di
lasciare gli
Accordi di Parigi sul clima.
20 anni persi, dunque?
Non
per Cinemambiente. Il bilancio che trae il direttore
Gaetano Capizzi
da questo ventennale è il seguente: "Certi pericoli, una volta
solo paventati, sono purtroppo diventati
drammatiche realtà.
Parallelamente sono
aumentate le persone attente ai temi della
sostenibilità, è
cresciuta la produzione artistica green
e il filone ambientale nel cinema è diventato sempre più
importante. Ai molti film di denuncia se ne sono aggiunti altri che
documentano
scelte di vita ecosostenibili in una società che si sta
muovendo, anche se in modo carsico, verso nuovi modelli.
CinemAmbiente nei suoi vent'anni si è trovato coinvolto in questo
processo, diventando
catalizzatore di una tendenza in cui l'evidenza
dei problemi ha sviluppato nell'opinione pubblica, nella cultura e
nell'arte, consapevolezza e attenzione verso i temi ambientali".
Il Festival
aprirà stasera, alle ore 21 con il rapporto sullo
stato della salute, stilato da
Luca Mercalli (cinema Massimo 1), a
cui seguirà il primo film in progamma, "di grande impatto e
attualità,
The Age of Consequences di Jared P. Scott (USA
2016), che si focalizza sul cambiamento climatico come causa delle
grandi emergenze internazionali";
chiuderà il 5 giugno con
La Vallée des Loups, "il film di Jean-Michel
Bertrand (Francia 2016) che Oltralpe sta mietendo ampi successi, ci
introdurrà alla vita segreta degli animali più fiabeschi del
nostro immaginario tornati a ripopolare i boschi europei". Tra i
due appuntamenti,
un centinaio di film, distribuiti tra le
tre
sezioni tradizionali di concorso,
Panorama e
Panorama corti,
riservate alle produzioni fuori concorso. Ci sono poi
Ecotalk,
Ecoeventi ed
Eventi speciali, che offrono occasioni di incontro,
dibattito e approfondimento sulle tematiche ambientali. Ritornano
anche il
Premio letterario Le Ghiande di CinemAmbiente e il
Premio
Movies Save the Planet, assegnati a uno scrittore e a un regista che
hanno al centro della loro opera i temi dell'ambiente e della natura:
i premiati 2017 sono lo scrittore
Matteo Righetto e il regista
Jean-Michel Bertrand.
Ciòa che rende Cinemambiente un
Festival
speciale è la sua
militanza, come scrivevo all'inizio, insieme alla sua
coerenza. Capizzi
sottolinea infatti che "il
Festival è parte del più ampio Progetto
CinemAmbiente che comprende
CinemAmbiente TV, la web tv dedicata alle
scuole, con centinaia di film ambientali utilizzabili liberamente per
uso didattico,
CinemAmbiente Tour che promuove e distribuisce i film
presentati nel corso degli anni al Festival per proiezioni pubbliche
a scopo non commerciale, e il
Green Film Network, l'associazione che
riunisce circa quaranta manifestazioni cinematografiche a tema
ambientale in tutto il mondo".
Tutte le informazioni, sul sito
ufficiale
www.cinemambiente.it.
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