Da quando ha riaperto al pubblico, con
la sede ampliata e un nuovo allestimento, ormai un paio di anni fa,
il Museo Egizio si è inserito prepotentemente nella vita culturale
(e non solo) cittadina, con tante iniziative, incontri, conferenze.
Merito del suo direttore,
Christian Geco, che immagina un Museo del
XXI secolo
non solo come un custode di collezioni,
ma anche come un
luogo di divulgazione e d'incontro di culture (a me piace tantissimo
l'attenzione alla comunità egiziana di Torino, essendo il Museo
scrigno di gioielli della sua cultura e del suo passato, più che del
nostro). Per questo mi piace segnalare il programma preparato per la
Giornata Mondiale del Rifugiato, il 24 giugno 2017 (casualmente anche
giorno di San Giovanni, patrono cittadino, e giornata di festa per la
città).
Il Museo Egizio sarà
aperto eccezionalmente e
gratuitamente dalle ore 19 alle ore 23.30, con numerosi appuntamenti,
a ricordare lo scopo della serata. Il titolo dell'iniziativa è
Io
sono il benvenuto: tutti i visitatori verranno invitati a indossare
un
adesivo, che riporterà sia questa frase,
Io sono benvenuto, che
Differents pasts, shared future (Passati diversi, futuro condiviso),
un concetto espresso e promosso dalla
Refugies Week e condiviso dal
Museo di via Accademia delle Scienze.
"Sabato 24 giugno il
pubblico verrà accolto con
un bicchiere di tè alla menta o al
cardamomo offerto da
Liberamensa, cooperativa che opera nel carcere
Lorusso & Cotugno. In cambio dell'ingresso gratuito, a ciascun
visitatore verrà chiesto di
scrivere o disegnare un messaggio di
benvenuto e di applicarlo sulla
Welcome Wall, una grande parete
situata all'ingresso che vuol essere un simbolo di apertura e
accoglienza" anticipa il comunicato stampa, che spiega anche
come per il direttore Christian Greco il Museo Egizio sia "un
ente di ricerca e un centro di cultura e,
consapevole delle proprie
responsabilità, deve porsi come
intermediario nel superamento delle
barriere sociali. Viviamo un periodo storico in cui
i valori della
diversità culturale rischiano di essere seriamente compromessi e il
Museo Egizio, come tutti i musei,
non può restare neutrale".
Lungo il percorso museale ci saranno anche delle
performances,
che inviteranno a riflettere
sui temi dei rifugiati e dei migranti,
del confronto e del dialogo. Nella sala conferenze ci sarà l'opera
teatrale sperimentale
Run 4 Our Lives. Fuggire per le nostre vite (i
posti sono limitati e la prenotazione è consigliata su
www.eventbrite.com).
Volti e
persone è un laboratorio di ritratti, che inviterà a guardare
all'altro senza pregiudizi. La
musica, da sempre ponte tra culture,
farà la propria parte con tre diversi appuntamenti: la
MELOS
Filarmonica, che propone un repertorio di compositori del
sette-ottocento che hanno trovato ispirazione nel'antico Egitto;
il
CoroMoro, un gruppo di richiedenti asilo che con grande energia e
creatività interpreta canzoni popolari in dialetto piemontese; e
infine il rapper
MUSO, giovane originario della Guinea Conakry che
canta in nome della tolleranza e dell'integrazione.
Anche le
guide saranno speciali: alcune
donne maghrebine racconteranno il loro
Museo Egizio
in arabo e in italiano, in base alla propria sensibilità
e a quanto imparato nel corso di formazione organizzato da Mondi in
Città in collaborazione con il Museo Egizio.
L'apertura
straordinaria e il programma della serata sono stati realizzati
grazie a Edison, la più antica società europea nel settore
dell'energia e tra le principali società energetiche in Italia. Gli
hashtag della serata saranno #withrefugees #iosonobenvenuto;
tutte le
info su
www.museoegizio.it.
Commenti
Posta un commento